tag:blogger.com,1999:blog-38594975643586297462024-03-18T10:48:02.627+01:00Tzatziki a Colazionerobertopotitohttp://www.blogger.com/profile/14150655364685324583noreply@blogger.comBlogger385125tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-45791380042540076912014-11-20T09:33:00.000+01:002014-11-20T09:33:14.981+01:00Ai.bi ed #accoltidasubito<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqOT81eQfpb6ByfsHiHmk6bXbXP70sl1XW6YJJ0ObXOXC_9qHEZ7GMd3oH0UzfGLW30asilFj5fo1QpOrh_L1DTEPnx2-znqmknw_aWCgCgTUb_2QdOVIS234MKguRMWC9B9aZfoH3LbY/s1600/AIBIMBI_2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqOT81eQfpb6ByfsHiHmk6bXbXP70sl1XW6YJJ0ObXOXC_9qHEZ7GMd3oH0UzfGLW30asilFj5fo1QpOrh_L1DTEPnx2-znqmknw_aWCgCgTUb_2QdOVIS234MKguRMWC9B9aZfoH3LbY/s1600/AIBIMBI_2.jpg" height="320" width="320" /></a></div>
<br /><br />Non sono mamma, ma i bambini mi stanno molto a cuore, soprattutto i più indifesi, quelli che non hanno un adulto a proteggerli e a tutelarli.<br /> Ho delle care amiche che lavorano in <a href="http://www.aibi.it/ita/">Ai.bi. Amici dei Bambini</a> , ed ahimè di storie che non avrei mai voluto sentire me ne hanno raccontate tante, troppe.<br />Aibi sta costruendo una struttura interamente dedicata alla prevenzione e alla cura dell'abbandono. Per dar loro una mano a portare a termine il progetto basta poco, pochissimo.<br /> Basta mett<span class="text_exposed_show">ere in vendita un giocattolo, un vestitino usato ( ma in buone condizioni) nella categoria "<a href="http://www.subito.it/info/accoltidasubito.htm">tutto per i bambini</a>" su <a href="http://subito.it/">Subito.it</a> e subito provvederà a donare 1 euro ad Aibi.<br /> A voi non costa nulla.<br /><a class="_58cn" data-ft="{"tn":"*N","type":104}" href="https://www.facebook.com/hashtag/accoltidasubito?source=feed_text&story_id=10204972484217620"><span class="_58cl">#</span><span class="_58cm">accoltidasubito</span></a><br /><br /></span></div>
Lydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com159tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-5855243040177062322012-10-15T06:00:00.000+02:002014-05-22T07:53:19.310+02:00pane raffermo in prestito<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Son tornata, come si suol dire "a volte ritornano".</div>
L'occasione
meritava: partecipare ad un contest per una buona causa ed evitare di
perdere un'amica, che sarebbe un danno gravissimo con la crisi che c'è
in giro.<br />
Così ho messo da parte la pigrizia e la stanchezza, ho
cercato nei meandri della mia memoria la password per entrare nel blog,
ho tolto le ragnatele dal forno, ho trascorso 2 ore della mia vita a
cercare lo stampo adatto, ho dovuto pendere al volo una laurea in ingegneria informatica per capire le modifice che il signor Blogger ha apportato negli ultimi mesi e ce l'ho fatta anch'io a partecipare a <a href="http://spilucchino.blogspot.it/2012/09/io-non-mangio-da-solo-il-contest.html">"IO NON MANGIO DA SOLO"</a> il contest di Virginia a sostegno delle<a href="http://iononmangiodasolo.blogspot.it/"> iniziative di ProgettoMondo Mlal</a>.<br />
Requisito
essenziale per partecipare al contest (che scade alla mezzanotte di
domani) è che la ricetta sia a base di pane: io ci tenevo che la ricetta
fosse soprattutto antispreco e che fosse realizzata con avanzi di pane
secco e fondi di frigorifero, perchè se è vero che ci sono 1 miliardo e
200 milioni di persone che non si nutrono a sufficienza, è altresì vero
che buona parte dei rimanenti 5 miliardi e passa sperperano a piene
mani.<br />
Unico problema: non compro e non faccio pane ultimamente, di
conseguenza non avevo a disposizione resti secchi, quindi è bene
sappiate che il pane raffermo utilizzato per questa ricetta è preso in
prestito.<br />
Mi sorge un dubbio: ora mi toccherà comprare del pane e
lasciarlo seccare per renderlo a chi me lo ha gentilmente prestato nel
momento del bisogno, o posso anche restituirlo fresco?<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://farm9.staticflickr.com/8186/8079363277_da3e908cec_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://farm9.staticflickr.com/8186/8079363277_da3e908cec_b.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
FRITTATA DI PANE RIPIENA<br />
io l'ho cotta in forno, ma potete prepararla in padella come una qualunque frittata.<br />
Le dosi sono assolutamente indicative, vi verrà bene sia che prevalga il pane sia che prevalga l'uovo.<br />
<br />
per 300 g circa di pane raffermo<br />
4 uova<br />
2 cucchiai di parmigiano grattugiato<br />
avanzi di salumi (io ho usato del prosciutto cotto)<br />
avanzi di formaggio (io avevo del provolone piccante)<br />
sale<br />
olio <br />
<br />
Spugnare il pane nell'acqua e strizzarlo bene.<br />
Sbattere le uova, salarle, aggiungere il pane ed il parmigiano grattugiato e mescolare.<br />
Ungere accuratamente uno stampo dal diametro di 15 cm, versare la metà del composto uova-pane, farcire con formaggio e salumi a pezzetti, completare con l'altra metà del composto uova-pane ed infornare a 180° per circa mezz'ora.<br />
<br />
<br />
Avevo già pubblicato <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.it/2009/07/cambiando-lordine-degli-addendi-il.html">qui</a> una ricetta molto simile. <br />
<br />
<br />
Ricetta e contest a parte ci tengo a ringraziare chi continua a scrivermi, a chiedere e a preoccuparsi per me.</div>
Lydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com64tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-11028505158156958802012-04-20T06:07:00.005+02:002012-04-20T08:45:41.838+02:00un risotto dopo mesiCi volevano nientepopodimenochè Aimo Moroni in persona, o per meglio dire una sua ricetta, il Comune di Milano con Pisapia in prima fila, e tutto il gruppo di Identità Golose a farmi rispolverare questo povero blog reietto ed abbandonato, a scrollarmi di dosso, anche se per poco, la noia ed il torpore di questi ultimi mesi e a farmi staccare le padelle dal chiodo.<br />Da ieri, giovedì 19 aprile, fino a domani, sabato 21, i mercati coperti di Milano sono più animati del solito, oltre alle solite "sciure" carrellomunite (somma invidia per quei deliziosi carrellini in tela) tra i vari banchi si aggirano loschi figuri (come la sottoscritta) muniti di una lista della spesa "speciale" redatta cioè da chef blasonati per relizzare un menu d'eccezione, il tutto con un intento anche solidale.<br />Certa di essere stata pressocchè criptica, invito chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni sull'iniziativa che si chiama "Aggiungi un pasto a tavola" a dare uno sguardo su <a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2012/04/18/milano-riscopre-i-mercati/">Gastronomia Mediterranea</a>, dove nei giorni scorsi ne ho parlato più dettagliatamente.<br />Vi basti sapere che uno stupendo risotto di Aimo Moroni mi ha finalmente smosso e mi ha fatto riaccendere i fornelli.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm8.staticflickr.com/7070/7093694805_ce8de86ff3_z.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 640px; height: 425px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7070/7093694805_ce8de86ff3_z.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />RISOTTO CON CAPPERI DI PANTELLERIA, STRACCIATELLA, POMODORI E PISELLI FRESCHI<br /><br />280 g riso carnaroli<br />1 cipollotto<br />100 g di stracciatella<br />2 pomodori tipo ramato maturi<br />500 g di piselli freschi<br />20 g di capperi di Pantelleria dissalati<br />1,5 lt di brodo vegetale (realizzato con i baccelli di piselli, le bucce dei pomodori, una carota, una cipolla e poco sedano)<br />4 foglie di basilico spezzettate<br />4 cucchiai olio extra vergine d'oliva<br />sale<br /><br />Lavare i piselli e sgusciarli avendo cura di separare i piselli più grandi da quelli più piccoli.<br />Utilizzare circa 100 g di baccelli vuoti insieme alle altre verdure per la preparazione del brodo vegetale.<br />Sbollentare i pomodori in acqua bollente per 1 minuto, pelarli e tagliarli a cubetti piccoli.<br />Affettare sottilmente la parte bianca del cipollotto, in una casseruola con 1 cucchiaio di olio ed 1 di acqua, farlo appassire per 3/4 minuti.<br />Aggiungere il riso, lasciarlo tostare per 1 minuto a fuoco vivace, aggiungere poco brodo alla volta, ben caldo, continuando la cottura a fuoco moderato per 12 minuti, unire la stracciatella e i piselli più grandi e cuocere per altri 2 minuti fino a fine cottura.<br />Togliere dal fuoco, unire i capperi e il basilico e mantecare con 1 cucchiaio di olio.<br />Condire i piselli piccoli e i pomodori con sale e 1/2 cucchiaio di olio.<br />Disporre il risotto nei piatti guarnendo con pomodoro e piselliLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com69tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-88886545090997726632012-02-23T06:04:00.000+01:002012-02-23T06:04:00.155+01:00un libro per i bambini di RocchettaVe la ricordate l'alluvione che aveva colpito la Liguria ed in particolare la Cooperativa Sociale Gulliver ed i bambini di Rocchetta Vara?<br />Ve lo ricordate il <a href="http://www.tzatzikiacolazione.blogspot.com/2011/11/milanesi-rapporto.html">mercatino sui Navigli di Milano</a> in cui avevamo raccolto fondi vendendo biscotti travestiti da decorazioni natalizie? E poi quello a <a href="http://www.tzatzikiacolazione.blogspot.com/2011/11/stavolta-tocca-ai-romani.html">Roma alla Chiesa Valdese</a>?<br />Ebbene ancora una volta chiedo il vostro aiuto.<br /><a href="http://melagranata.it/">Patrizia Bosso</a> ha raccolto in un libro molto grazioso più di 250 ricette regalate da altrettanti blogger.<br />C'è anche una mia ricetta.<br />Il libro è in vendita solo presso il <a href="http://www.liberodiscrivere.it/biblio/scheda.asp?OpereID=161267">sito dell'editore</a>: "libero di scrivere" e costa 18,50 .<br />Compratelo, è per una buona causa: i proventi andranno alla Cooperativa Sociale Gulliver.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm8.staticflickr.com/7041/6921055183_7ecc06b5e4_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 550px; height: 799px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7041/6921055183_7ecc06b5e4_b.jpg" alt="" border="0" /></a>Lydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com34tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-78795787187779518172012-02-17T06:07:00.001+01:002012-02-17T06:07:00.063+01:00grissini all'olio di nocciole per "Open"Mi avevate lasciato 4 giorni fa alle prese con l'olio di nocciole di Mattia Pariani ed una ricetta da realizzare per <a href="http://vfopen.vodafone.it/open.php">Open</a>, la manifestazione che si sta svolgendo in questi giorni alla Triennale di Milano, di cui, per inciso, sono entusiasta e a cui, se mi consentite un consiglio da amica, vi suggerisco di non mancare. <a href="http://vfopen.vodafone.it/programma.php">Qui </a>il programma.<br />Vi avevo chiamato a raccolta ed eravate corsi in mio aiuto numerosi, e di questo vi ringrazio nuovamente, tante idee e tanti spunti interessanti.<br />Ho dovuto scartare, ahimè, tutte le paste, i risotti e tutto ciò richiedesse qualunque tipo di cottura, in Triennale non avevo cucina a disposizione, ho dovuto scartare anche la tartare, che tanto mi avrebbe fatto comodo, perchè temevo che portata da casa già condita e preparata avrebbe un po' patito ed allora ho riflettuto su un paio di suggerimenti.<br />Lisa mi aveva consigliato dei carciofi grigliati, serviti con un pezzettino di blu di bufala e qualche nocciola tostata e Francesca aveva proposto di sostituire l'olio di nocciola all'olio extra vergine d'oliva in un lievitato che lo contenesse.<br />Visto che la mia idea era di fare assaggiare l'olio di nocciole sia a crudo che in un prodotto infornato, ho pensato ad un piccolo bocconcino con zucca grigliata, pecorino stagionato ed olio di nocciole (ispirandomi ai carciofi di Lisa) e a dei grissini stirati all'olio di nocciole, tanto per rimanere in Piemonte (seguendo il suggerimento di Francesca).<br />Visto che il bocconcino di zucca non necessita di alcuna ricetta, ecco i grissini all'olio di nocciole, ricetta modificata delle sorelle Simili.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm8.staticflickr.com/7199/6888882079_aa1e73efe8_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 413px; height: 550px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7199/6888882079_aa1e73efe8_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />GRISSINI STIRATI ALL'OLIO DI NOCCIOLE<br /><br />500 g di farina 00<br />260 g di acqua circa<br />10 g di lievito di birra<br />1 cucchiaino di sale<br />50 g di olio di nocciole di Mattia Pariani<br />2 cucchiaiate abbondanti di granella di nocciole<br />semola di grano duro<br />olio di nocciole per pennellare<br /><br />Fare la fontana ed amalgamare tutti gli ingredienti. Impastare battendo per 10 min.<br />Io ho usato l'impastatrice con la frusta a gancio ed ho aggiunto in ultimo la granella di nocciole.<br />Fare un filone e stenderlo formando un rettangolo circa 30 per 10, appoggiarlo su uno strato di semola, pennellare con olio di nocciola e cospargere con semola.<br />Coprire a campana e lasciar lievitare 50/60 minuti.<br />Con un coltello largo o con una spatola tagliare dal lato corto dei bastoncini alti circa 1 dito, afferrarli al centro con le dita e assottigliarli tirandoli delicatamente e spostando contemporaneamente le dita verso l'esterno.<br />Disporli su una teglia e infornare a 200 gradi per 20 min circa.Lydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com38tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-43587857514856094992012-02-13T09:15:00.001+01:002012-02-13T09:21:46.718+01:00consigli e suggerimenti per un evento openNon sono stata travolta dall'ondata di maltempo, nessuna nevicata mi ha impedito di raggiungere un pc, il gatto non ha mangiato la tastiera e gli alieni non mi hanno rapita, sono solo stata assente ingiustificata per quasi 2 mesi e non ho scuse, ma se può interessarvi sono qui, ancora viva e vegeta.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm8.staticflickr.com/7063/6865875421_4a1f1f42fe_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 183px; height: 50px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7063/6865875421_4a1f1f42fe_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />Neanche il tempo di rientrare che vi chiedo subito una mano per un progetto, molto bello, in cui sono stata coinvolta da un caro amico: <a href="http://www.gianlucabiscalchin.it/">Gianluca Biscalchin</a>, illustratore e giornalista, che se malauguratamente ancora non doveste conoscere vi consiglio di andare a farlo immediatamente.<br />Dal 15 febbraio avrà inizio un progetto alla <a href="http://www.triennale.it/it/">Triennale di Milano</a> che si chiama Open, è un progetto che coinvolge diverse aree tematiche (cibo, design, sport, famiglia, arte e musica) e la loro evoluzione nell'era della tecnologia. E' un progetto aperto a tutti e l'area di discussione che interessa me è guarda caso il cibo...<br /><a href="http://vfopen.vodafone.it/programma.php">Openfood</a> attraverso una serie di eventi, che dureranno un paio di settimane, vuol raccontare il cibo nell'epoca dei tablet, vuol capire come sia cambiata la nascita di un alimento o di un piatto con l'avvento del web e delle nuove tecnologie.<br />E allora è stato chiesto a me e ad altri blogger di fare da padrini ad un prodotto d'eccellenza, di raccontarlo e di coinvolgere i lettori nella scelta di una ricetta che possa valorizzarlo. A me l'onore di raccontare <a href="http://pariani.blogspot.com/2009/09/olio-di-nocciola-piemonte-igp.html">l'olio di nocciole di Pariani</a>.<br />Ed a voi chiedo: come utilizzereste un ottimo olio di nocciole piemonte IGP? Quale secondo voi l'abbinamento più adatto? Non servono ricette particolarmente complesse, solo un consiglio in un commento a questo post.<br />Il suggerimento che mi convincerà più di tutti mi accompagnerà giovedì 16 febbraio alle 12 nella sala lettura della Triennale di Milano.<br /><br />Se siete a Milano siete invitati tutti perchè Open è aperto a tutti e culminerà mercoledì 29 febbraio con "la cena della rete" in cui chefs veneti, lombardi e piemontesi (Lorenzo Cogo, Manuel e Christian Costardi, Cesare Battisti, Alessandro Negrini e Fabio Pisani e Gianluca Fusto) porteranno un prodotto d'eccellenza di queste terre e lo cucineranno presentati da 5 bloggers della rete.<br /><a href="http://vfopen.vodafone.it/programma.php">Qui</a> tutte le informazioni per partecipareLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com49tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-56625170266861720882011-12-19T06:06:00.001+01:002011-12-19T06:06:04.151+01:00sono deficienteLa mia cucina è chiusa da tempo immemore, i fornelli non sono mai stati così limpidi, mai arrivate bollette dell'elettricità così basse, segno che il forno è lì che giace abbandonato, nessun profumo di biscotti nè puzza di cipolle ad impregnare casa e vestiti, i vicini stanno vivendo un periodo di pax kenwoodiana, è un po' che non sono svegliati ad orari improbabili da rumori di apparecchi molesti.<br />So bene di essere deficiente... manchevole nei confronti di chiunque capiti da queste parti.<br />Passerà e tornerò a cucinare e a scrivere.<br />Oggi una torta dei miei amici <a href="http://lacucinadicalycanthus.net/">calycanthi</a> di mele e mandorle, tratta dal loro libro sulle torte di mele edito da Guido Tommasi, delizioso, un'ottima idea per Natale.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm8.staticflickr.com/7174/6533232735_83b52f4133_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 488px; height: 650px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7174/6533232735_83b52f4133_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />TORTA DI MELE E MANDORLE<br />Per uno stampo da 22 cm<br /><br />150 g Zucchero<br />4 Uova<br />100 g Farina 00<br />100 g Mandorle<br />1/2 Bustina di lievito<br />3 Mele (120g circa l'una)<br />Succo di un limone<br />Zucchero al velo per guarnire<br /><br />Tritare le mandorle finemente, sbucciare e tagliare a fettine le mele e bagnatele con il succo del limone. Montare i tuorli con lo zucchero fino a quando il composto diventa bianco e spumoso. Aggiungere la farina insieme al lievito mescolando delicatamente, poi le mandorle. Infine unire le mele sbucciate. In ultimo gli albumi a neve. Versare l'impasto in uno stampo imburrato e infarinato e cuocere a 180°C per circa 1 ora (prova stecchino). Sfornare, aspettare qualche minuto e sformare. Quando la torta è fradda cospargere con zucchero al velo, cosa che io non faccio perchè odio lo zucchero al veloLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com66tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-88657827354005764782011-12-12T06:07:00.001+01:002011-12-12T06:07:00.401+01:00sono un uomo fortunato...<div><a href="http://farm5.static.flickr.com/4090/5198977480_9dcb2fd5b8_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; width: 650px; height: 488px; text-align: center;" alt="" src="http://farm5.static.flickr.com/4090/5198977480_9dcb2fd5b8_b.jpg" border="0" /></a><br />Sì ebbene sì...sono un uomo molto, ma molto fortunato.<br /><div>A quanti di voi è capitato di trovarsi in un periodo di lavoro intenso e massacrante e nello stesso tempo di dovere organizzare un'iniziativa importante che vi vede alle prese con la preparazione casalinga di 60/70 panettoni, di temere di non potercela fare e di avere un paio di amiche intrepide che accorrono in vostro aiuto??<br />Non ho chiesto aiuto direttamente, ma i miei due angeli lo hanno capito e non hanno esitato.<br />Sono piombate con leggiadra eleganza a casa mia e per ben due giorni hanno impastato, steso sfoglie, fuso cioccolato, tostato mandorle e quant'altro producendo chili e chili di dolcetti, biscotti e madeleines salate: tutto squisito e tutto perfetto.<br />Al sottoscritto è stato amichevolmente ed amorevolmente consigliato di farsi da parte, di rilassarsi; al massimo di fumarsi una sigaretta.<br />E poi come se non bastasse, le mie due amiche hanno pensato bene di diffondere la notizia del mercatino di Natale presso la Chiesa valdese di Roma in piazza Cavour in tutto il web, ed hanno pensato ancora meglio quando hanno deciso che una parte potesse essere devoluta ai bambini di Rocchetta Vara.<br />Numerosi bloggers e non hanno aderito all' appello, inviando pacchi di autentiche meraviglie che troneggiavano sul mio banchetto di vendita.<br />Allora, sono o non sono un uomo fortunato??<br />Avrei voluto pubblicare un paio di foto che ritraevano i miei dolci angeli all'opera, ma non hanno voluto.<br />Se non l'aveste ancora capito si tratta di <span style="font-weight: bold;">Lydia (dal fascino inquietante) e di Giovanna (dall'inquietante fascino).</span><br />Che dire? Grazie a tutti coloro che hanno generosamente pubblicizzato l'evento, che hanno partecipato direttamente ed indirettamente al mercatino di Natale alla Chiesa Valdese.<br />L'incasso del nostro banco è stato di circa 1200 euro ed una parte (600 euro) è stata devoluta alla comunità alloggio di Rocchetta Vara, il resto ad opere che seguo personalmente, in particolare case di riposo e opere per l'infanzia<br /><br />Un ringraziamento particolare va a Jajo, a Cindystar, a Patrizia, a Maite e Marie, ad Artemisia, a Caris, a Cristina<br /><br /><br /><div><a href="http://farm5.static.flickr.com/4126/5198402031_a328b246e4_z.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; width: 480px; height: 640px; text-align: center;" alt="" src="http://farm5.static.flickr.com/4126/5198402031_a328b246e4_z.jpg" border="0" /></a><br />PANDOLCE GENOVESE<br /><br />600 G di farina forte (W superiore a 320)<br />12 g di lievito di birra<br />150 g di zucchero semolato<br />140 g di burro morbido<br />50 g di uvetta<br />25 g di arancia candita<br />60 g di pinoli leggermente tostati in forno<br />1 cucchiaino di semi di finocchio<br />1 cucchiaino raso di sale fino<br />acqua a temperatura ambiente q.b.<br />qualche mandorla per decorare<br /><br />ESECUZIONE<br /><br />Il giorno precedente, preparate una piccola biga poolish con 100 grammi di farina, 100 grammi di acqua a temperatura ambiente ed il lievito di birra sbriciolato.<br />Lavorate il tutto non troppo a lungo. Coprite la ciotola con della pellicola e fate fermentare.<br />Il giorno successivo, riprendete la poolish alla quale aggiungerete la rimanente farina assieme allo zucchero ed iniziate ad aggiungere poca acqua fino a quando non avrete intriso la farina, la biga e lo zucchero.<br />Lasciate riposare l'impasto molto, ma molto granuloso per circa un quarto d'ora.<br />Riprendetelo ed unite l'acqua necessaria ad ottenere un impasto alquanto sodo.<br />A questo punto, incorporate il burro in almeno un paio di riprese: non aggiungetene altro se il precedente non sarà stato ben assorbito dal vostro impasto.<br />Alla fine della lavorazione, otterrete un impasto morbido ed elastico.<br />Ungetelo con del burro, copritelo con della pellicola e fatelo riposare per circa un paio di ore (dovrà raddoppiare il proprio volume).<br />Riprendete l'impasto ed incorporatevi con delicatezza l'uvetta, l'arancia candita, i pinoli e per ultimo i semi di finocchio.<br />Arrotondate bene l'impasto e fatelo riposare in una teglia un pò alta fino a completo sviluppo.<br />Ungete di tanto in tanto la superficie con del burro molto morbido per evitare la disidratazione.<br />Al momento della cottura, praticate un taglio a croce ed infornate a 190° per circa 1 ora e trenta.<br />Personalmente non ho utilizzato alcuna teglia ed ho lasciato il pandolce che si sviluppasse liberamente.<br /><div></div></div></div></div>robertopotitohttp://www.blogger.com/profile/14150655364685324583noreply@blogger.com33tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-42260663636696197492011-11-30T06:22:00.004+01:002011-11-30T09:49:11.120+01:00stavolta tocca ai romaniOramai lo sanno anche le pietre: <a href="http://www.tzatzikiacolazione.blogspot.com/2011/11/milanesi-rapporto.html">domenica</a> siamo state a Milano sui Navigli, abbiamo venduto le nostre decorazioni natalizie commestibili, le borse di <a href="http://www.stelladisale.it/">Stella</a>, i bijoux di<a href="http://www.qwertyfood.it/"> Francesca</a>, i semini di basilico.<br />E' andata benissimo, le pietre sono a conoscenza anche di questo: abbiamo raccolto quasi € 1600 che sono stati già inviati ai bimbi di Rocchetta Vara.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm5.staticflickr.com/4124/5202385660_948e6ed630_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 622px; height: 640px;" src="http://farm5.staticflickr.com/4124/5202385660_948e6ed630_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Sabato 3 dicembre, forse questo le pietre non lo sanno ancora, tocca ai romani.<br />Come ogni anno si terrà il mercatino di beneficenza gestito da Roberto alla Chiesa Valdese in piazza Cavour.<br />Roberto sta già preparando i soliti panettoni, che vi consiglio di prenotare perchè vanno a ruba, mentre <a href="http://lacucinadicalycanthus.net/">Maite</a>, <a href="http://unfiloderbacipollina.blogspot.com/">Ciboulette</a>, <a href="http://aaaaccademiaaffamatiaffannati.blogspot.com/">Artemisia</a>, <a href="http://www.cookingplanner.it/">Caris</a>, <a href="http://lost-in-kitchen.blogspot.com/">Giovanna</a>, <a href="http://cindystarblog.blogspot.com/">Cinzia</a>, <a href="http://melagranata.it/">Patrizia</a>, <a href="http://viaggi-cucina-e-io.blogspot.com/">Jacopo</a> sono già tutte all'opera per preparare biscotti, zelten, taralli, pesto e dolcetti vari.<br />Una percentuale del ricavato andrà ai bambini di Rocchetta, il resto verrà utilizzato come al solito da Roberto per iniziative benefiche da lui stesso seguite.<br /><br />Vi aspettiamo numerosi sabato 3 dicembre dalle 10,30, e per tutta la mattinata, alla Chiesa Valdese di piazza Cavour, con ingresso da via Marianna Dionigi.<br />Se vorrete potrete fermarvi anche a pranzo, verrà allestita una sorta di tavola calda home made.<br /><br />P.S.<br />Vi preghiamo di diffondere la notizia, stavolta non saremo per strada ed avremo bisogno del vostro passaparolaLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com47tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-55488741264199504212011-11-25T06:06:00.015+01:002011-11-26T18:57:25.836+01:00Milanesi a rapportoLa rete ha un cuore grande, molto grande.<br />Può capitare che una foto su facebook o un post su un blog possano generare catene di solidarietà del tutto inaspettate.<br />E' capitato l'anno scorso con le <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/03/99-colombe-99-bloggers-che-si.html">99 colombe</a>, qualche settimana fa con<a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2011/11/succede-purtroppo.html"> L'Officina di cucina di Chiara e di Claudia</a>, che per la cronaca martedì ha riaperto con grande emozione di tutti, ed è quello che sta accadendo in questi giorni per i bambini di Rocchetta Vara.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm8.staticflickr.com/7030/6395789257_df0ca76fe5_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 650px; height: 460px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7030/6395789257_df0ca76fe5_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Tutto ha inizio con un <a href="http://melagranata.it/2011/iniziative/una-ricetta-per-i-bambini-di-rocchetta-vara/">post</a> in cui Patrizia, una cara amica blogger genovese, racconta di due case famiglia distrutte dalla recente alluvione in Liguria, di 20 bambini rimasti senza casa, senza vestiti, senza libri, senza giochi, senza nulla di nulla, di una cooperativa, che di questi bambini si occupa, senza più neanche una sede. Tutto spazzato via dalla forza devastante dell'acqua e del fango, il 25 ottobre.<br />Nasce l'idea di raccogliere ricette e di farne un libro i cui proventi andranno alla Cooperativa sociale Gulliver per i bambini di Rocchetta Vara, così i foodblogger della rete si attivano e si mettono ai fornelli.<br />Ma non basta, servono fondi: i bambini hanno perso tutto. E' un susseguirsi di idee e di iniziative, così da un brainstorming su facebook nasce l'idea di un banco al mercatino sui Navigli a Milano, domenica 27 novembre.<br />Le foodblogger venderanno decorazioni natalizie commestibili, non hanno i permessi necessari per vendere alimenti preparati da loro, per cui si adattano e scatenano la loro fantasia: i biscotti saranno palline natalizie o decorazioni da attaccare all'albero, saranno alberelli o campanelli da mettere sulle tavole.<br />Ma credetemi è tutto roba assolutamente commestibile ed anche molto buona, con o senza permessi.<br />Andate a trovarle domenica sui navigli, le riconoscerete dal naso freddo e dal sorriso caldo, sul loro banchetto ci sarà scritto a caratteri cubitali "Un filo per...i bambini di Rocchetta", che è il filo della solidarietà che ha unito tutte loro, il filo sottile e resistente della speranza che i bambini di Rocchetta possano tornare quanto prima alla normalità.<br />E se non doveste trovarle sul ponte del naviglio grande (Ripa di Porta Ticinese, fronte Darsena) dalle 9,30 fino ad esaurimento scorte, andate direttamente a San Vittore probabilmente saranno state portate lì dai vigili con la forza.<br />Chi vi scrive è una di queste foodblogger e vi ringrazia sin d'ora per l'aiuto che potrete dar loro.<br /><br />Tra le altre cose troverete:<br />gli alberelli di pane di <a href="http://cindystarblog.blogspot.com/2009/12/alberini-di-natale-bbd-25.html">Cindystar</a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.staticflickr.com/6038/6395667219_3b77a34bce_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 600px; height: 470px;" src="http://farm7.staticflickr.com/6038/6395667219_3b77a34bce_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Le campanelle di <a href="http://solongandthanksforallthefood.com/?p=2440">Reb</a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm8.staticflickr.com/7157/6396385865_cfb163801e_z.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 480px; height: 640px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7157/6396385865_cfb163801e_z.jpg" alt="" border="0" /></a><br />I biscottini di panpepato di <a href="http://losciefscientifico.blogspot.com/2011/11/forza-venite-gente.html">Diletta</a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm8.staticflickr.com/7169/6398709613_069b6b0076_z.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 427px; height: 640px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7169/6398709613_069b6b0076_z.jpg" alt="" border="0" /></a><br />gli alberelli glassati di <a href="http://www.fragolelimone.com/">Sarah</a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm8.staticflickr.com/7162/6398930063_7bd7ef5efd_z.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 427px; height: 640px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7162/6398930063_7bd7ef5efd_z.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />lebkuchen, paste di meliga, frolle al cioccolato di <a href="http://cookingbreakdown.blogspot.com/">Daniela</a>, di <a href="http://melagranata.it/">Patrizia</a>, di <a href="http://www.labna.it/">Benedetta</a>, di <a href="http://www.food-couture.com/">Alice</a>, di <a href="http://simonapinto.blogspot.com/">Simona</a><br /><br />P.S.<br />Oltre alle decorazioni commestibili, potrete trovare anche portatorte e borse di <a href="http://www.stelladisale.it/2011/05/tutorial-portatorta/">Stella</a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm8.staticflickr.com/7035/6395845275_bc34cb4d5c_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 490px; height: 368px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7035/6395845275_bc34cb4d5c_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />i bijoux di <a href="http://www.qwertyfood.it/">Francesca</a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm8.staticflickr.com/7001/6400173457_173ff272a8_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 604px; height: 402px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7001/6400173457_173ff272a8_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />le splendide corone di <a href="http://spilucchino.blogspot.com/">Virginia</a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.staticflickr.com/6108/6406272277_668129b5d4_z.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 426px; height: 640px;" src="http://farm7.staticflickr.com/6108/6406272277_668129b5d4_z.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />P.S.2<br />il 3 dicembre toccherà ai romani, saremo al mercatino alla Chiesa Valdese in piazza Cavour, una parte del ricavato andrà ai bambini di Rocchetta.<br />Lì troverete anche i panettoni di RobertoLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com48tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-66708137825334352322011-11-22T06:06:00.003+01:002011-11-22T08:08:46.823+01:00senza cappelloChi mi conosce e chi segue tzatziki sa che non amo pubblicare ricette nude e crude, senza un racconto seppur stupido o banale ad introdurle, senza una storiella o qualche riga che dica anche un po' di me.<br />Oggi ho il vuoto, il blocco dello "scrittore" ha avuto il sopravvento.<br />La ricetta però è davvero buona, fidatevi, anche senza un cappello di presentazione o 4 parole stupide.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.staticflickr.com/6237/6377718223_a2427bb74c_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 650px; height: 488px;" src="http://farm7.staticflickr.com/6237/6377718223_a2427bb74c_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />CALLE SU CREMA DI CIPOLLA CON TONNO SCOTTATO, OLIVE, PINOLI E CAPPERI<br /><br />per 500 g di pasta (io ho usato le calle del pastificio dei campi, ma questo condimento si sposa bene anche con un mezzo pacchero o un pacchero)<br /><br />3 cipolle bianche di media grandezza<br />300 g di filetto di tonno<br />una ventina di olive nere di gaeta<br />una manciata di capperi piccoli sotto sale<br />50 g di pinoli tostati<br />olio extra vergine d'oliva<br />1 bicchiere di vino bianco<br /><br />Tagliare le cipolle a fette sottili, metterle in un tegame con un filo d'olio, scottarle a fuoco vivo, aggiungere un bicchiere d'acqua e lasciare che si consumino a fuoco lento per un paio d'ore. Aggiungere un po' d'acqua quando necessario.<br />Per questa operazione io ho usato la pentola a pressione per abbreviare i tempi (20 minuti a partire dal fischio).<br />Sfumare con 1 bicchiere di vino bianco secco.<br />Quando il vino sarà evaporato salare e frullare con 1 frullatore ad immersione.<br />Mentre la pasta cuoce in abbondante acqua bollente e salata, tagliare a cubetti il filetto di tonno e scottarlo su una padella antiaderente ben calda (mi raccomando a far scaldare bene la padella prima di mettere il tonno, che non dovrà essere eccessivamente cotto).<br />Scolare la pasta al dente, condirla con la crema di cipolle, i capperi dissalati, le olive denocciolate e i pinoli tostati e completare con i cubetti di tonno.Lydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com32tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-72998332710678942852011-11-18T06:06:00.012+01:002011-11-18T06:06:00.131+01:003 da festeggiare<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6219/6352527933_c2ba7acd64_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 460px; height: 650px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6219/6352527933_c2ba7acd64_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Caro blog ti scrivo,<br />da un bel po' pensavo di farlo, quale migliore occasione del tuo compleanno?<br />Conosci bene la mia grafomania (o forse davanti ad una tastiera si è tastieromani e non grafomani?), non so resistere alla tentazione di dispensare in giro missive, un paio di anni fa avevo proprio su questi lidi pubblicamente deliziato persino Massimo Bottura, neotristellato del mio cuore, a cui per inciso vanno i miei più affettuosi complimenti. Si vede che questo è l'anno dei 3, 3 anni a te e 3 stelle a lui, ognuno ha il 3 che si merita...<br />Bando alle ciance tzatziki caro, come ben sai 3 anni fa nascesti a Roma, attorno ad un tavolo, la tua vera madre è <a href="http://lost-in-kitchen.blogspot.com/">Giovanna</a>, Roberto ed io ti abbiamo solo adottato e cresciuto. In questi 3 anni sei stato testimone dei nostri deliri, delle nostre crisi e dei nostri spassi, sei stato silenzioso ma partecipe, hai assistito ed hai sopportato, ed io per ringraziarti ho deciso di festeggiarti, i 3 anni si possono ancora festeggiare, sono i 40 che è meglio passino sotto silenzio.<br />Non ho trovato niente di meglio da fare che regalarti il meglio o il peggio, giudica tu, di questi ultimi 3 anni insieme, 10 post scelti da me per te, spero ti piacciano.<br /><br />Con affetto<br />Lydia<br /><br />La <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/02/lettera-aperta-massimo-bottura.html">lettera aperta a Massimo Bottura</a> in occasione di Identità Golose 2010<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGmdSbLesU20CyTH6q1411pVo5kD-50UscOpVT193NLipWfhYnNNoMAM1mAI1QxqGaNwwmF4YlzckZaL7Lb7k1lwOcBPh99QEup5dcb89zLcvjRAVRFr6pWFKQEmG4jIFOitoBW9UlD8k/s1600/bottura.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGmdSbLesU20CyTH6q1411pVo5kD-50UscOpVT193NLipWfhYnNNoMAM1mAI1QxqGaNwwmF4YlzckZaL7Lb7k1lwOcBPh99QEup5dcb89zLcvjRAVRFr6pWFKQEmG4jIFOitoBW9UlD8k/s400/bottura.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675916318866861826" border="0" /></a><br />Le <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2009/11/il-cippo-forcella.html">cartucce</a> di quando ero bambina<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn1QExU4Xtt0LlI-sNB4ezkK5isI8CKUiiUANQrOOSb_-R_bJrFny6nuHB2KEpmjDLcT8JWYCpmk72BAXLEUtHoCct8hf8hY86IsxcYThLGduxy6qeeDXos_LcuSjaVrMA2GHwZ9NelAk/s1600/cartucce.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn1QExU4Xtt0LlI-sNB4ezkK5isI8CKUiiUANQrOOSb_-R_bJrFny6nuHB2KEpmjDLcT8JWYCpmk72BAXLEUtHoCct8hf8hY86IsxcYThLGduxy6qeeDXos_LcuSjaVrMA2GHwZ9NelAk/s400/cartucce.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675915245747615218" border="0" /></a><br />I <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2009/12/venite-colazione-da-noibrioscine-del.html">buondì</a> di Roberto<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6fvsBRY0vng7GtgGGyL-9PpDDKLIahZLBQZZI7m86GBfzV_sQEh_M_mXr9UXBhgjoAqj9n8-26teAe8DOdDxfGUuiBHH1BHR4T2tQ8i7yYmIqwHLGzf5V2lzxul66wWQyokkosq8vD2s/s1600/buond%25C3%25AC+roby.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6fvsBRY0vng7GtgGGyL-9PpDDKLIahZLBQZZI7m86GBfzV_sQEh_M_mXr9UXBhgjoAqj9n8-26teAe8DOdDxfGUuiBHH1BHR4T2tQ8i7yYmIqwHLGzf5V2lzxul66wWQyokkosq8vD2s/s400/buond%25C3%25AC+roby.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675914740034247282" border="0" /></a><br /><br />L'<a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2009/12/capa-fresca-uova-fresche-e-riflessioni.html">assaggio alla cieca</a> dell'uovo di Paolo Parisi insieme a <a href="http://spilucchino.blogspot.com/">Virginia</a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3vFTuxIjely-OIATWLwY1cYZJJN96MDgBZPmXl90fByIYj6jf0cEFciqQPtpkEOZzEK0OvCL4Ax_5-pEFWTbueTJ1FDQ9w92lj0VM8i2rK7eiEOro1swH8n9beh6pfH76ZClbxBdo-uY/s1600/uovo+Parisi.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3vFTuxIjely-OIATWLwY1cYZJJN96MDgBZPmXl90fByIYj6jf0cEFciqQPtpkEOZzEK0OvCL4Ax_5-pEFWTbueTJ1FDQ9w92lj0VM8i2rK7eiEOro1swH8n9beh6pfH76ZClbxBdo-uY/s400/uovo+Parisi.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675914464425992050" border="0" /></a><br />Gli <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/12/tre-generazioni-con-le-mani-in-pasta-in.html">struffoli</a> e 4 generazioni con le mani in pasta<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXqKXYumxU2me6QN7eKKd3zyAw43f2aZK0aSdsGQG3xcwhw36P7Rzv3T-52rYj5BVT7KVqfj7i5BtLP8oqKUi7pnAkH23PkaUu1paaf5PxDqIHEBDN73eHCzkErhQo7XllyFVUcR3ExzI/s1600/struffoli.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXqKXYumxU2me6QN7eKKd3zyAw43f2aZK0aSdsGQG3xcwhw36P7Rzv3T-52rYj5BVT7KVqfj7i5BtLP8oqKUi7pnAkH23PkaUu1paaf5PxDqIHEBDN73eHCzkErhQo7XllyFVUcR3ExzI/s400/struffoli.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675914019548792770" border="0" /></a><br />Al <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/10/anchio-sono-gente-del-fud-e-ne-vado.html">Salone del Gusto 2010</a>: così nacquero Gente del Fud ed alcune importanti amicizie<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWXRUCnjBaogi4D-XcZxKeoii8SFR-XXUW295ASk3kSv9OS6PSEOI8gN341FJcj5tz65CDi50ifGh_7YW57hWcDztmhc2Lf_IywJ_gFT0Zh3o-jsiNjRz-Odh2YLHpKgvQp8PuUQd3d9c/s1600/gente+del+f.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWXRUCnjBaogi4D-XcZxKeoii8SFR-XXUW295ASk3kSv9OS6PSEOI8gN341FJcj5tz65CDi50ifGh_7YW57hWcDztmhc2Lf_IywJ_gFT0Zh3o-jsiNjRz-Odh2YLHpKgvQp8PuUQd3d9c/s400/gente+del+f.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675913601708539026" border="0" /></a><br />I <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/07/la-cibouly-corporation-presenta-english.html">fusilli col ferretto</a> con <a href="http://unfiloderbacipollina.blogspot.com/">Ciboulette</a>, pasta session con rimpianto<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOtVX6zk57Q8lMqo1-xcfood-MtINb69WxPVSEGu_ov1xbJqbOCF39-q6P9Nned30x3gYFZVXUb5tyxKl9kB0DdbEvFfpjsDTv29eaWAd4ney2KTXUkwrX3UiiMEcjxuu6FRMHK-U7GZI/s1600/fusilli.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOtVX6zk57Q8lMqo1-xcfood-MtINb69WxPVSEGu_ov1xbJqbOCF39-q6P9Nned30x3gYFZVXUb5tyxKl9kB0DdbEvFfpjsDTv29eaWAd4ney2KTXUkwrX3UiiMEcjxuu6FRMHK-U7GZI/s400/fusilli.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675913166421737858" border="0" /></a><br /><br />La mia prima <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2011/06/don-vincenzo-nicola-giuseppe-e-il.html">mietitura del grano</a> in Puglia<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYY0Uw6VZr_bJnDwP1UwGgk7LR_idzD823OUJzpxypIv7JVe8Ns71hO5DII2aTrKz3g27jNg9OVpfdc1YvAgRJTfRhZMOOJCx5GbJGs2srP2PCCy6ZiP1p6jepvdEp78xNieOoO-hi4hc/s1600/mietitura.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 301px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYY0Uw6VZr_bJnDwP1UwGgk7LR_idzD823OUJzpxypIv7JVe8Ns71hO5DII2aTrKz3g27jNg9OVpfdc1YvAgRJTfRhZMOOJCx5GbJGs2srP2PCCy6ZiP1p6jepvdEp78xNieOoO-hi4hc/s400/mietitura.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675912391230918226" border="0" /></a><br /><br />Il <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/12/allinseguimento-della-pietra-verde.html">mitico panettone</a> di Roberto<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHYdsDmLHtgQKDzm80Yt7Khs3szjFhRyz_94RAPLQtut92DkSV_PmcIY7lVHgPRD_cqv0HwAxvtx7C8LrbRuHStDh06JsVlnLQaI36eZvuDx9xa-H7LhYwg-g9lX5-n2In7TdK9KSgirk/s1600/panettone.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHYdsDmLHtgQKDzm80Yt7Khs3szjFhRyz_94RAPLQtut92DkSV_PmcIY7lVHgPRD_cqv0HwAxvtx7C8LrbRuHStDh06JsVlnLQaI36eZvuDx9xa-H7LhYwg-g9lX5-n2In7TdK9KSgirk/s400/panettone.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675911788852589826" border="0" /></a><br /><br />E dulcis in fundo il post più letto e commentato di questi 3 anni, quello in cui si parla dell'<a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2009/10/ci-risiamo.html">appropriazione indebita da parte di Anna Moroni</a> della mia caprese bianca al limone e della crostata mandorle e limone di Adriano Continisio<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMmngaWEhaomryU5Z3HZRMjV6hBqLSuOqBWJRZhYbQn4TgEy_8pcE1LzglFKfWL_GC4a-I5fZRHE6R5S36Nw7-E0LJxPr8AvzkNLgmqSGng85FlGXUT_1Nu5vahmP1KVFPROTWv-mINHs/s1600/caprese+al+limone.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMmngaWEhaomryU5Z3HZRMjV6hBqLSuOqBWJRZhYbQn4TgEy_8pcE1LzglFKfWL_GC4a-I5fZRHE6R5S36Nw7-E0LJxPr8AvzkNLgmqSGng85FlGXUT_1Nu5vahmP1KVFPROTWv-mINHs/s400/caprese+al+limone.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675911280201914242" border="0" /></a>Lydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com42tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-11430518516925430342011-11-16T06:05:00.004+01:002011-11-16T10:49:19.202+01:00Succede, purtroppo<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgltDaSzsNVw3LswLT4JRAYbQXEpfw9Sl7-BBmVqqY546y-UCgQD-sP8pDlnUkH0RTSpIhF14BWpX8cn9peGE5ZBSjS81589y7C98roguLHTaYaluWZO-9FS2zwVL4tjSFkSoM03VnMrVk/s1600/cuorebannerxofficinapiccolo.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 315px; height: 282px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgltDaSzsNVw3LswLT4JRAYbQXEpfw9Sl7-BBmVqqY546y-UCgQD-sP8pDlnUkH0RTSpIhF14BWpX8cn9peGE5ZBSjS81589y7C98roguLHTaYaluWZO-9FS2zwVL4tjSFkSoM03VnMrVk/s400/cuorebannerxofficinapiccolo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675363252694822338" border="0" /></a><br /><span style="font-style: italic;">"Succede. Uno si fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta a giocarci insieme, e te li smonta, un attimo, una frase, e tutto si disfa. Succede."</span><br /><br />Non è farina del mio sacco, queste parole sono di Alessandro Baricco, che ammetto di non amare molto, ma quando avevo letto Oceano Mare, avevo pensato che sì, è proprio così, a volte succede, spesso succede.<br />Chiara e Claudia 3 mesi fa avevano messo sù un ristorante, con cura, con dedizione, con amore, era il loro sogno, "Officina di cucina", a Genova. Poi la vita, nella fattispecie l'alluvione, in un attimo ha smontato tutto.<br /><a href="http://toccoetacchi.blogspot.com/">Chiara</a> e Claudia non si sono perse d'animo, stanno lavorando sodo per poter riaprire, ma la solidarietà blogger sta dando loro una mano, sì <a href="http://toccoetacchi.blogspot.com/">Chiara</a> è una blogger. Perchè è così quando la vita ti smonta i sogni che avevi costruito è bello non sentirsi soli.<br /><br />L'altra sera ero davanti al pc, nel <a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=1406891404&sk=wall&ref=notif&notif_t=wall#%21/groups/255716611142512/">gruppo facebook</a> aperto per scambiarsi idee, per cercare di trovare qualcosa da fare per poter dare loro una mano, e in poche ore c'è stato un susseguirsi di messaggi: Sigrid ha ottenuto un kitchen aid, la Alessi rifornisce di tazzine, alla pasta ci pensa Garofalo, Chiara ha reperito riso e zucchero....<br />Ma c'è ancora tanto da fare.<br /><br />Queste sono le urgenze, come potrete vedere alcune sono risolte, ora c'è bisogno di liquidità per poter sistemare velocemente il locale e poter riaprire:<br /><br />- Ripristino impianto elettrico (se ne fa carico il proprietario dei muri)<br />- Bancone cucina 160 x 100 x h.90<br />- Lavastoviglie (sono stati ordinati i pezzi di ricambio, molto costosi)<br />- Lavabicchieri<br />- 2 frigoriferi della prima sala ( non si sa ancora se funzioneranno, una volta asciutti)<br />- Frigorifero vetrinetta prima sala: c’è da cambiare almeno un pezzo, ma bisogna ancora chiamare il frigorista di riferimento)<br />- Lucidatura pavimento<br />- Porte del bagno (2 ) : sono gonfiate, il falegname deve riadattarle<br />- Verniciatura della porta del vano elettrico (prima sala) e dei banchi (sempre prima sala)<br />- Imbiancatura muri (tutti i vani) risolto!<br />- Arredi: tavoli, sedie: per ora potrebbe bastare una verniciatura ma alla lunga non reggeranno<br /><br />Sono stati danneggiati, e devono essere ricomprati:<br />- Kenwood impastatrice (o similare) grazie a Sigrid e Kitchen Aid, habemus planetaria!<br />- Robot da cucina<br />- Bimby<br />- tazze caffè le abbiamo grazie alla Alessi!<br /><br />Sono state irreparabilmente danneggiate:<br />- Farina (scorta del mulino Marino) grazie a Mariachiara e Fulvio Marino, la farina c'è!<br />- Pasta (scorte) grazie a Garofalo abbiamo risolto!<br />- Riso Riserva San Massimo ci ha offerto aiuto. E Alce Nero, con Chiara si è associato. Grazie!<br />- Zucchero Giulietta e Chiara, Cuneo Zuccheri, Alce Nero, grazie!<br />- altri generi alimentari, non immediatamente deperibili: formaggi, conserve, caffè etc, tutto serve!<br /><br />Chiunque di buon cuore volesse contribuire può fare un bonifico, anche di modesta identità, l'unione fa la forza<br /><div style="text-align: justify;"> <span class="Apple-style-span" style="color: rgb(68, 68, 68);font-family:Georgia,'Times New Roman',serif;" ><br /></span></div> <div style="text-align: justify;"> </div> <div style="line-height: 18px; text-align: center;color:white;"> <span class="Apple-style-span" style="color: rgb(102, 102, 102);font-family:Georgia,'Times New Roman',serif;" >IBAN: IT86T0617501410000001648580</span></div> <div style="line-height: 18px; margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;color:white;"> <span class="Apple-style-span" style="color: rgb(102, 102, 102);font-family:Georgia,'Times New Roman',serif;" >Intestato a: OFFICINA DI CUCINA S.N.C. FONDI ALLUVIONE 2011 NEGOZIO</span></div><br />Un ringraziamento particolare a <a href="http://cobrizoperla.blogspot.com/2011/11/squadra-che-vince-non-si-cambia.html">Cobrizo</a> per il banner, a <a href="http://www.chez-babs.com/2011/11/un-raggio-di-solidarieta-per-chiara.html">Babs</a> e a <a href="http://www.thechefisonthetable.it/2011/11/11/genova-per-noi-foodblogger/">Mariachiara</a> motori dell'organizzazione e a tutti coloro i quali hanno mosso e stanno muovendo mari e montiLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-70686775907387416562011-11-14T06:06:00.001+01:002011-11-15T08:03:44.794+01:00la storia, interamente inventata, di nonna Fanette<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6120/6338267786_79310351fb_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 488px; height: 650px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6120/6338267786_79310351fb_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Un giorno qualcuno mi arresterà per appropriazione indebita di parente altrui, ne sono quasi certa.<br />Ci avevo provato l'anno scorso con la mamma di <a href="http://mogliedaunavita.wordpress.com/">Silvia</a> ed il suo fantastico <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2011/02/mamme.html">latte brulèe</a> e mi era andata bene, nessun agente in divisa aveva bussato alla mia porta.<br />Stavolta la mia vittima è nientepopodimenochè l'illustre nonna del fotografo calycantho, la nonna Fanette.<br />Me ne sono innamorata appena ho letto di lei e del suo Quatre-quatrs su una delle ultime fatiche di <a href="http://lacucinadicalycanthus.net/">Marie Ferrè e Maria Teresa Di Marco</a> "Torte di mele" edito da Guido Tommasi:<span style="font-style: italic;"> "Nonna Fanette, sbarcata a Roma con l'inganno e rimasta per amore, portava con sè le ricette dal cuore di burro della sua Bretagna".</span><br />E' incredibile come 24 parole in fila lette nell'introduzione ad una ricetta possano scatenare la fantasia perversa di una squilibrata come me.<br /><br />E' il dicembre del '46, Italia e Francia sono da poco uscite dalla Guerra, la voglia di ritornare a vivere è tanta, Fanette, giovane e avvenente fanciulla bretone, riceve un misterioso invito al ballo di fine anno a Palazzo Farnese a Roma. Impossibile mancare ad un evento simile.<br />E così Fanette parte, il viaggio in treno è lungo, ma a Roma c'è ad attenderla la cugina Janette trasferitasi da Parigi prima della guerra e ben felice di ospitarla.<br />E' il 31 sera, sono le 20, Fanette in tutto il suo splendore e la sua avvenenza è davanti all'ingresso di Palazzo Farnese, con sommo disappunto si rende conto che Palazzo Farnese è chiuso, nessuna festa, nessun ballo è in programma per quella sera.<br />E' interdetta, è arrabbiata, chi può averle giocato un simile scherzo? Si volta di scatto, ha solo voglia di scappare via, quand'ecco apparire davanti ai suoi occhi Antonio, giovane musicista di belle speranze e di bella presenza, che avendo un giorno visto una foto di Fanette in casa di Janette ne era rimasto folgorato e non aveva trovato modo migliore per conoscere chi le aveva rubato il cuore che inviarle quell'invito ad un ballo inesistente.<br />E' inutile dire che per Fanette è amore a prima vista, lei e le sue ricette dal cuore di burro non hanno più fatto ritorno in Bretagna.<br /><br />Ora sia ben chiaro, questa storia su Nonna Fanette è solo frutto della mia immaginazione solleticata dall'introduzione ad una ricetta che mi è piaciuta molto, come il libro che la contiene.<br />Chiedo venia a Maurizio Maurizi, fotografo calycantho nonchè nipote di nonna Fanette e naturalmente a nonna Fanette, la cui storia sarà sicuramente più bella di quella inventata da me.<br />Spero non me ne vogliano<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6120/6338267314_fe07ebdeea_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 650px; height: 489px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6120/6338267314_fe07ebdeea_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />QUATRE-QUARTS di nonna Fanette<br /><br />per 8 persone<br />3 mele<br />2 uova<br />100 g di farina<br />100 g di zucchero + 5 cucchiai<br />100 g di burro<br />1 cucchiaino di lievito<br /><br />Sciogliete il burro a bagnomaria, lavoratelo poi con lo zucchero, unite le uova, la farina e il lievito, un ingrediente alla volta, mescolando bene con un cucchiaio di legno.<br />Sbucciate le mele, privatele del torsolo, tagliatele a dadini e mettetele in uno stampo foderato di carta forno e imburrato.<br />Preparate un caramello con i 5 cucchiai di zucchero e appena si scurisce versatelo sopra le mele nello stampo, quindi ricoprite con l'impasto.<br />Infornate in forno già caldo a 200° C per 40-40 minutiLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com28tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-2581533450699654222011-11-10T06:05:00.004+01:002011-11-10T06:05:00.360+01:003 anni di gestazioneHo impiegato ben 3 anni a scrivere questo post, da quando cioè questo blog è nato, 3 anni fa tra qualche giorno per l'appunto.<br />L'ho cominciato e messo da parte non so quante volte, l'ho scritto nella mia mente, poi l'ho buttato via, poi ci sono ritornata.<br />Non per la complessità della ricetta, decisamente no, ma perchè la zuppa di fagioli e castagne era uno dei piatti preferiti di mio nonno.<br />Non volevo scrivere un post melenso e sciancacore con lacrime, abbracci e fazzoletti alla Raffaella Carrà, ma neanche mi piaceva l'idea di sorvolare sull'argomento.<br />Allora lasciatemi ricordare di quando in un piovoso pomeriggio d'inverno di almeno 25 anni fa a bordo della sua 126 bianca targata NA 897019 girammo tutta la città alla ricerca disperata delle castagne secche e lasciatemi anche sorridere ricordando i suoi improperi quando volevano a tutti i costi rifilargli le castagne del prete, più umide e poco adatte alla zuppa di fagioli.<br />Allora castagne secche e castagne del prete mi sembravano assolutamente identiche e non riuscivo proprio a spiegarmi la sua ostinazione, mi ci sono voluti più di 25 anni per capire.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6091/6327985921_58855fc68e_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 488px; height: 650px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6091/6327985921_58855fc68e_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />ZUPPA DI CASTAGNE E FAGIOLI<br />per 4 persone<br />300 g di fagioli secchi tipo borlotti<br />100 g di castagne secche<br />olio<br />sale<br />2 foglie di alloro<br />1 spicchio d'aglio<br />1 pezzetto di pancetta<br /><br />Mettere i fagioli e le castagne ammollo in 2 recipienti separati per almeno 1 notte.<br />In 2 tegami separati lessare ben al dente le castagne ed i fagioli ciascuno con una foglia di alloro.<br />In un tegame abbastanza capiente mettere un filo d'olio un po' di pancetta a pezzetti piccoli e far rosolare insieme ad 1 spicchio d'aglio, eliminare l'aglio ed aggiungere le castagne ed i fagioli con i loro liquidi di cottura. Portare a cottura.<br />Se vi piace potete passare qualche fagiolo per ottenere una zuppa più cremosa.<br />Completare con un filo d'olioLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com31tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-16448255924399006692011-11-08T06:06:00.005+01:002011-11-08T10:30:20.005+01:00Manzoni e peperoniSi sa, i gusti cambiano, cambiano le esigenze e cambiano le priorità, ce lo hanno insegnato a scuola: la vita è un continuo divenire.<br />Se il cambiamento è evoluzione, se si cambia per migliorare non si può che gioire, ma se ci si accorge che il cambiamento è involuzione, è imbarbarimento, è irrozzimento, che fare? come correre ai ripari?<br />Ero e sono una manzoniana convinta: i Promessi Sposi per me sono un capolavoro assoluto, li ho letti più e più volte e l'addio ai monti mi commuove ogni volta; mi hanno appassionato le vicende della famiglia Manzoni attraverso lo splendido romanzo della Ginzburg; "Sparsa le trecce morbide Sull'affannoso petto, Lenta le palme, e rorida Di morte il bianco aspetto, Giace la pia, col tremolo Sguardo cercando il ciel.": sognavo che alla maturità mi chiedessero il secondo coro dell'Adelchi solo per il piacere di poter declamare la morte della sventurata Ermengarda (si, lo so, non sono normale).<br />Eppure se oggi a bruciapelo mi dicessero "Carmagnola" la mia mente non correrebbe più al Signor Conte, al capitano di ventura Francesco Bussone, no, la mia mente andrebbe automaticamente ad un peperone. Vi rendete conto? Un peperone ha spodestato Alessandro Manzoni! Io lo so, lo sento: il Manzoni è lì che si rigira nella tomba e non sa farsene una ragione.<br />Che qualcuno mi dica come uscire da questo lento declino intellettuale che potrebbe portare a conseguenze irreversibili e disastrose.<br />Ma cosa avranno mai questi peperoni che il Manzoni non ha?<br />Intanto sono ancora di stagione, gli ultimi,certo, ma pur sempre di stagione: si raccolgono da fine luglio a fine ottobre<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6232/6322558264_cd4552ea5e_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 488px; height: 650px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6232/6322558264_cd4552ea5e_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />PEPERONI E PATATE<br />per 4 persone<br />2 peperoni di Carmagnola, in mancanza scegliete la varietà che più vi aggrada, ma non sarà la stessa cosa<br />2 patate di media grandezza<br />olio extra vergine d'oliva<br />2 acciughe salate (io ho usato quelle di menaica)<br />sale<br />In un tegame versare un filo d'olio ed aggiungere le patate sbucciate e tagliate a pezzi:fate rosolare per bene.<br />In un secondo tegame versare un filo d'olio e le acciughe dissalate e tritate, aggiungere i peperoni a pezzi e portare a cottura.<br />Unite le patate e i peperoni e fate insaporireLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com37tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-59814129401775879122011-10-27T06:06:00.004+02:002011-10-27T06:06:00.390+02:00la sindrome della formicaPiù pericolosa e devastante della <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2011/10/ancora-sulla-sindrome-dellemigrante.html">sindrome dell'emigrante</a>, con cui tutto sommato si rischia solo un colpo della strega e la perdita di quell'esigua parte di guardaroba sventuratamente a contatto con le derrate viaggiatrici, c'è solo la sindrome della formica.<br />La sindrome della formica, quella che spinge, in maniera del tutto inconsapevole e compulsiva, a imbarattolare e trasformare qualunque cosa passi sotto gli occhi in conserva, marmellata, sott'olio, sott'aceto o sottoquellochevipare, può arrivare a conseguenze estreme, si perchè senza neanche accorgersene può costringere chi ne sia affetto a dover cambiare urgentemente casa.<br />Accade sovente che chi si trovi allo stadio culminante di detta sindrome si lasci prendere un po' la mano dall'imbarattolamento e dall'ansia di stivare scorte per l'inverno e si veda costretto repentinamente a dover cercare una nuova abitazione per evidenti limiti di spazio raggiunti, con tutte le conseguenze economiche e pratiche del caso che lascio alla vostra immaginazione.<br />Ora che ho scoperto il burro di mele devo decisamente ed urgentemente cambiare casa: non ho più spazio neanche per uno spillo.<br />Lo avevo scoperto <a href="http://lepalaisgourmand.blogspot.com/2011/10/beurre-de-pomme-epicee.html">qui</a> e <a href="http://cookingbreakdown.blogspot.com/2011/10/apple-butter-per-confortare.html">Daniela</a> deve avermi letto nel pensiero<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6240/6282345281_195e4d9d0a_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 488px; height: 650px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6240/6282345281_195e4d9d0a_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />BURRO DI MELE<br />per un barattolo da 250 g<br /><br />600 g di polpa di mele tagliate a cubetti<br />250 g di zucchero<br />il succo di 1 melograno<br />la buccia grattugiata ed il succo di 1 limone<br />1 pizzico di cannella<br />1 bicchierino di aceto di mele<br />1 pizzico di sale<br /><br />In un tegame dal fondo spesso mettere le mele con lo zucchero, il sale, il succo del melograno, il limone e la cannella e fare cuocere a fuoco basso per una mezz'ora circa, fino a che le mele non si saranno ammorbidite.<br />A questo punto passare la frutta con un passaverdure a fori stretti e continuare la cottura fino a che la purea non si addensi , aggiungere l'aceto all'ultimo momento, prima dell'ultimo bollo.<br />La consistenza finale deve essere un po' più densa di una normale marmellata.<br />Nel frattempo avrete sterilizzato dei vasetti (con queste dosi 1 da 250g), io li lavo bene e li metto in forno a 100° per 1 ora circa, riempiteli fino all'orlo con la purea bollente, chiudeteli ermeticamente e metteteli a testa in giù fino al raffreddamento.<br /><br />Il burro di mele, meno dolce e più compatto di una marmellata di mele, è ottimo a colazione con pane caldo o fette biscottate, ma anche come accompagnamento a carni di maiale o selvagginaLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-70330506849348693272011-10-24T06:06:00.002+02:002011-10-24T11:15:22.949+02:00ancora sulla sindrome dell'emigrante<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6108/6272687623_a1d73084b7_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 650px; height: 488px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6108/6272687623_a1d73084b7_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />A volte penso che dovrei scattare qualche foto alle mie valigie, quelle che fanno con me il viaggio da Napoli a Milano, quelle che poi trascino per 2 piani senza ascensore e che prima o poi mi costeranno la schiena, quelle il cui interno un giorno esploderà e distruggerà tutti i miei vestiti.<br />Si, poi dovrei proprio mostrarvele quelle foto, anche se a dire il vero, pensandoci bene, forse farei meglio a nasconderle, perchè non farebbero altro che alimentare lo stereotipo ancora in voga del napoletano emigrante, quello con i polli nella valigia di malafemmenana memoria.<br />Ma è così, è bene me ne faccia una ragione, la <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2011/03/in-valigia.html" target="blanc"">sindrome dell'emigrante</a>, di cui avevo già avuto modo di parlare in occasione del viaggio in treno di un baccalà, aumenta vertiginosamente con l'età.<br />E siccome non c'è mai limite al peggio stavolta le valigie hanno fatto una tappa intermedia tra Napoli e Milano: Londra, dove ero stata invitata a colazione per l'inaugurazione del nuovo "Centre of Excellence" di Scholtès.<br />Stavolta nel viaggio Napoli-Londra-Milano mi hanno accompagnato:<br /><ul><li>n.1 barattolo da 500 g di ottimo tonno sott'olio di Cetara</li><li>n.1 confezione di latta di caffè kimbo gold medal che a Milano non si trova, fa nulla che io non bevo caffè: è un regalo</li><li>1 kg di taralli appena sfornati<br /></li><li>2 kg di semola di grano duro dei molini de vita<br /></li></ul>e soprattutto 4 preziosissimi barattoli di pomodorini fatti dalle sapienti mani della mia amica Palmira, quella delle <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2009/04/arance-caramellate-per-virginia-ed-un.html" target="blanc">arance</a> e della <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2011/05/tanta-lemon-e-sai-cosa-bevi.html" target="blanc">Tanta Lemon</a>.<br />E così non ho resistito ed ancora una volta, chiedendo umilmente venia ai toscani e cospargendomi il capo di cenere, ho fatto scempio della pappa al pomodoro, come già avevo fatto l'estate scorsa aggiungendoci i <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/09/post-eretico-english-version-included.html" target="blanc">peperoni</a>, e ne ho fatta una ancora più eretica ai pomodori e patate.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6215/6272687639_00bd7d50e4_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 649px; height: 487px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6215/6272687639_00bd7d50e4_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />PAPPA AL POMODORO E PATATE<br /><br />Ingredienti per 4 persone<br />1 barattolo da 1/2 kg di pomodorini di ottima qualità, se non li avete aspettate di avere dei pomodori buoni<br />1 scalogno<br />1/2 carota<br />1/4 costa di sedano<br />basilico<br />olio extra vergine d'oliva<br />sale<br />pepe<br />2 patate<br /><br />Lessate le patate in acqua salata, pelatele, fatele a pezzetti e schiacciatele grossolanamente con la forchetta, tenetele da parte.<br />In un tegame con dell'olio fate appassire lo scalogno a fettine sottili e il sedano e le carote a pezzetti molto piccoli, bagnate con qualche mestolo d'acqua per evitare che attacchino.<br />Aggiungete i pomodorini e fate cuocere per una decina di minuti, la varietà dei pomodori utilizzati inciderà sui tempi di cottura.<br />Versare le patate e il basilico spezzettato, fate insaporire, aggiustate di sale e di pepe e servite con un filo d'olio a crudoLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-10048230774903975722011-10-18T06:06:00.003+02:002011-11-09T14:03:59.636+01:00un post che mi sta a cuoreOttobre è il mese della prevenzione dei tumori al seno e come <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2010/10/post-rosa.html">l'anno scorso</a> sento il dovere di ricordare soprattutto a me stessa, ma anche agli avventori di questo blog, che una buona prevenzione si fa anche a tavola.<br />Non sono un medico e mai mi permetterei di sostituirmi a chi ne sa più di me e a questi studi dedica la sua vita, ma oramai è arcinoto che le cattive abitudini alimentari, che l'abuso di alcool, che il sovrappeso, che mangiare molti grassi animali, molte carni rosse e zuccheri raffinati, aumentino la predisposizione a certi tipi di tumori.<br />Quindi accolgo con gioia l'appello di <a href="http://www.stelladisale.it/2011/10/pane-farro-integrale-e-noci/">Stella</a> e pubblico oggi una ricetta "sana" impegnandomi a mangiare in maniera sana tutti i mesi dell'anno, non solo quello di ottobre.<br />Perchè sano e gustoso non sono il contrario l'uno dell'altro.<br /><br />Se volete saperne di più ed approfondire l'argomento vi consiglio di leggere le <a href="http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2009/04/17/news/dieci_mosse_per_difendersi_dal_tumore-5586012/">10 regole d'oro</a> per prevenire il cancro diffuse dal WCRF, il fondo mondiale per la ricerda sul cancro, e di consultare il sito della campagna <a href="http://www.nastrorosa.it/#">Nastro rosa</a><br /><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6233/6252542453_c27a5caef8_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 484px; height: 645px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6233/6252542453_c27a5caef8_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />ZUPPETTA DI CECI, TOTANI E ROSMARINO<br /><br />per 4 persone<br />250 g di ceci secchi<br />1/2 kg di totani già puliti<br />olio extra vergine d'oliva<br />1 spicchio d'aglio<br />1 pizzico di sale<br /><br />Mettere i ceci in ammollo per 7/8 ore, lessarli in acqua con 1 rametto di rosmarino o utilizzare la pentola a pressione (io li cuocio per 15 minuti dopo il fischio).<br />In un tegame con un cucchiaio d'olio mettere uno spicchio d'aglio e quando l'olio si sarà riscaldato aggiungere i totani a rondelle, fateli cuocere lo stretto necessario evitando che induriscano.<br />Passare al passaverdure metà dei ceci e mettere i ceci ed il passato di ceci in un tegame sul fuoco, aggiungere un po' del liquido dei totani e fate insaporire.<br />All'ultimo momento aggiungere i totani tagliati a pezzetti e qualche ago di rosmarino, controllate il sale, se dovesse servire aggiungetene lo stretto necessario, e servite la zuppetta con un filo d'olio a crudoLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-23032835729991837732011-10-16T06:08:00.001+02:002011-10-16T06:08:00.844+02:00light as a golden feather (english version included)<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLsITNoT-dg3Y-ZPEkfgtjqSIJcQTEOO_XioFCRqRcSt8QnuXFVsrl2tDUaghaE-ce8uatMThXwwmhTveVpXBiOkro6t-ojuYhmW7GFPQYTH5fCawYni0L7V3fT9rjtw353RhjKTfVJ04/s1600/world+bread+day+2011.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 130px; height: 250px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLsITNoT-dg3Y-ZPEkfgtjqSIJcQTEOO_XioFCRqRcSt8QnuXFVsrl2tDUaghaE-ce8uatMThXwwmhTveVpXBiOkro6t-ojuYhmW7GFPQYTH5fCawYni0L7V3fT9rjtw353RhjKTfVJ04/s400/world+bread+day+2011.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5663317698541404530" border="0" /></a><br /><div>Con questa semplice ed intuitiva ricetta non voglio assolutamente celebrare me stesso; non ci penso proprio! In questa meravigliosa ossessione panificatoria c’è costantemente da imparare, da confrontarsi e da aggiornarsi…quindi celebrazioni vuote niente.<br /><div>Mi sono permesso di definire questa preparazione “piuma” semplicemente perché la consistenza finale di questa pagnotta è veramente leggera leggera come se fosse una piuma dorata.<br />Il trucco consiste in una lunga lievitazione dell’impasto finale in ciotola per almeno 6 ore e nella struttura dell’impasto che deve essere ben idratata.<br />Quindi, quasi niente fatica o ammazzamenti fisici o mentali per ottenere gli alveoli che non si presenteranno particolarmente accentuati, ma qui ciò che maggiormente conta, è la leggerezza della pagnotta.<br />Niente formature, pezzature o procedure di questo tipo. Solo attesa, dolce, dolcissima attesa mentre il nostro impasto lentamente cresce e prende vita.<br />Si tratta di un’esperienza sensoriale a 360 gradi, il profumo, il rumore della pasta che viene ripetutamente sbattuta sulla superficie di lavoro, l’aroma pungente del lievito naturale, il profumo di amido che si sprigiona dopo circa una ventina di minuti dall’infornata della pagnotta.<br /><br />E poi l’attesa trepidante per come “uscirà” la nostra pagnotta dal forno.<br /><br />Tutto questo non è meraviglioso? Non è un dono di un essere supremo (chiamatelo come vi pare) che ci ama?<br /><br />Questa ricetta partecipa al <a href="http://kochtopf.twoday.net/stories/announcing-world-bread-day-2011-bake-bread-for-world-bread-day/">World Bread Day</a>.<br /><br /><br /><div><a href="http://farm3.static.flickr.com/2804/4102097287_583796bdab.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; width: 500px; height: 375px; text-align: center;" alt="" src="http://farm3.static.flickr.com/2804/4102097287_583796bdab.jpg" border="0" /></a><br />PANE PIUMA<br /><br />Ingredienti<br /><br />350 g di lievito naturale<br />700 g di farina forte<br />100 g di farina integrale<br />500 g di acqua minerale gasata<br />50 g di olio extravergine di oliva<br />2 cucchiaini di sale fino<br /><br />Innanzitutto: aggiungete al vostro baldanzoso lievito naturale 200 g di farina ed impastate con un po’ di acqua fino a quando otterrete un impasto morbido, ma non appiccicoso. Riponetelo in una ciotola e fatelo lievitare protetto da pellicola trasparente per circa due ore fino al raddoppio.<br />Miscelate la rimanente farina forte con quella integrale, aggiungetevi il precendente impasto e la rimanenza dell’acqua.<br />Quasi alla fine dell’impastamento, unite il sale assieme all’olio.<br />Ora, impastate a dovere per non meno di trenta minuti ovvero fino a quando l’acido lattico non vi avrà semi paralizzato le mani!!!<br />Scherzi a parte…è fondamentale impastare per molto tempo e con molta energia questo impasto al fine di rafforzare moltissimo il glutine ed evitare quindi che buona parte dei gas prodotti nel corso della lievitazione non vengano trattenuti all’interno dell’impasto e si disperdano.<br /><br />Una volta terminata questa delicata fase, mettete l’impasto in una capiente terrina leggermente oleata e fate lievitare per circa 6 ore.<br />Al termine delle 6 ore, il vostro impasto dovrà presentarsi molto vescicoloso.<br /><br />Adesso, inspirate a fondo: preparate una teglia leggermente infarinata e fate cadere lentamente e gentilmente l’impasto dalla terrina direttamente sulla leccarda. Ora, non toccate nulla!!!<br /><br />Non date assolutamente alcuna forma al vostro impasto: ci penserà il forno a modellarlo.<br /><br />Molto delicatamente, vaporizzate la superficie dell’impasto con acqua e massaggiate lentamente la pagnotta con un po’ di farina.<br /><br />Fate riposare il vostro impasto per circa un’ora ed infornate a 250° per i primi 15 minuti per poi proseguire la cottura per altri 60 minuti a 180°.<br /><br />Estraete la pagnotta dal forno e fatela raffreddare completamente su di una gratella.<br />Potrete gustare questo pane con tutto.<br /><br />Felice World Bread Day!!!<br /><br /><div><a href="http://farm3.static.flickr.com/2779/4102097123_fa21aaf217.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; width: 375px; height: 500px; text-align: center;" alt="" src="http://farm3.static.flickr.com/2779/4102097123_fa21aaf217.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div>English version<br /><br />Light as feather<br /><br />I am not going to celebrate myself at all. But this rustic bread ‘pagnotta’ turned up particularly light and fluffy.<br />Why am I so keen on bread? Well, this is something I still need to discover ; maybe we should date back to my early childhood and to the strong fascination I felt whenever in my granny’s court yard these plumpy women were baking loaves of well risen bread.<br /><br />The smell and the flavour really excited my fantasy and the strong smell of fermented batter made me feel so good. Bread baking is particularly appealing to me; that makes me feel at home and feel so cozy. Well, I spent most of my life wondering why I am so fond of bread and I’ll never be able to find the clue to such a question!<br /><br />I simply like it . When you make bread at home, just close your eyes and relax, just relax. Try to capture the thousands and thousands of flavours originated by bread making. Feel the texture of the batter, the smell of slightly acid fermented dough, the beautiful smell of the loaf once it’s put into the oven and the crust starts becoming yellowish. Ear the pleasant noise of the dough when it’s worked through the slightly flour surface and finally enjoy the charming smell of your baked loaf.<br /><br />Feather Loaf<br /><br />Ingredients:<br />350 g wild yeast<br />700 g bread flour<br />100 g wholemeal flour<br />2 teaspoons of salt<br />560 g mineral water with gas<br />50 g extra virgin olive oil<br /><br />First thing first: add to your fresh and strong wild yeast 200 g bread flour and knead with a little water until you get a soft but not sticky dough. Let it rise for about a couple of hours ; your dough must double its bulk.<br /><br />Mix the remaining bread flour with the wholemeal flour, add the previous dough, and the rest of the water.<br />Nearly at the end of the kneading process, add the salt along with the oil.<br /><br />Knead well and thoroughly for over 30 minutes, putting your dough on a slightly floured table.<br />Punch the dough repeatedly so that gluten will be strong enough to bear a long rest.<br /><br />Once the dough is done, puti in a slightly greased pan and cover with coking film. Let it rest for over 6 hours: the dough will be bubbly for successful baking of this loaf.<br /><br />Now, here comes the difficult task: prepare a baking tray and let your dough gently fall on it.<br /><br />Spray the surface with water and massage with a little flour. All these actions must be performed very, very gently in order not to break the glutinous tissue .<br />Let it rise for roughly an hour and bake at 250° for 15 minutes and then at 180° for about 1 hour.<br /><br />Once ready, take it out fot the baking tray and put it on a rack and let it completely cool.<br />You can enjoy this feather loaf with any kind of food.<br /><br />Happy <a href="http://kochtopf.twoday.net/stories/announcing-world-bread-day-2011-bake-bread-for-world-bread-day/">world bread day</a>!!<br /><br /><br /><br /><div></div></div></div></div></div></div>robertopotitohttp://www.blogger.com/profile/14150655364685324583noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-26042046589955424932011-10-13T06:06:00.001+02:002011-10-13T06:06:00.164+02:00elogio della torta di mele<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6104/6239153534_cc32c73d12_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 650px; height: 488px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6104/6239153534_cc32c73d12_b.jpg" alt="" border="0" /></a>Non riesco ad immaginare come avremmo potuto vivere se non fossero state inventate le torte di mele.<br />Se le maldestre sorelle Tatin non avessero rovesciato una tarte aux pommes, tramandando così ai posteri un geniale errore.<br />Se Nonna Papera non avesse deciso di rendere felici Qui, Quo, Qua e intere generazioni di sognanti lettori di Topolino, sfornando la Torta con la T maiuscola.<br />Se a chissacchì in qualche paesino dell'Impero Austroungarico non fosse venuto in mente di arrotolare un bel po' di mele in un sottilissimo velo di pasta matta.<br />Sicuramente saremmo stati tutti un po' più tristi perchè la torta di mele, qualunque essa sia, è il dolce più buono del mondo.<br />E sebbene ce ne siano migliaia di ricette in giro, penso non siano mai abbastanza.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6224/6238633673_a14bd61cef_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 650px; height: 488px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6224/6238633673_a14bd61cef_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />TORTA DI MELE, MELOGRANI E MANDORLE<br />per uno stampo da crostata dal diametro di 24 cm<br /><br />per la frolla<br />250 g di farina 00<br />125 g di burro<br />80 g di zucchero al velo<br />1 uovo<br />1 cucchiano di fler de sel<br />1 grattugiata di limone<br />1 cucchiaino di estratto di vaniglia<br /><br />Io preparo la frolla nell'impastatrice, mettendo tutti gli ingredienti, burro freddo di frigo compreso, nella ciotola.<br />Con la foglia a velicità minina faccio andare la macchina, poi aumento la velocità fino a quando gli ingredienti non si saranno perfettamente amalgamati.<br />Lascio riposare il panetto in frigo, avvolto in pellicola, per qualche ora.<br /><br />per il ripieno<br />3 mele<br />1 bella manciata di uvetta<br />chicchi di melograno<br />1 uovo<br />50 ml di panna<br />80 ml di succo di melograno (per ottenerlo spremere un melograno con uno spremiagrumi elettrico, come fareste con un'arancia)<br />50 g di zucchero<br />40 g di farina di mandorle<br /><br />Taglio le mele a pezzetti e le metto da parte.<br />Mescolo l'uovo con la panna e lo zucchero, aggiungo la farina di mandorle e il succo di melograno.<br /><br />Fodero accuratamente lo stampo da crostata con la frolla, bucherello in fondo e faccio cuocere in bianco a 170° per 10-12 minuti.<br />Tolgo dal forno la crostata, aggiungo le mele a pezzetti e verso sù la creme royale alle mandorle e melograno, aggiungo l'uvetta ed inforno ancora per una mezz'ora.<br /><br />Prima di servire decoro con chicchi di melogranoLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com39tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-73541918159612218572011-10-10T06:08:00.005+02:002011-10-10T08:58:14.145+02:00del tempo, degli inglesi e di un ragù ai funghi secchiSono cresciuta nella convinzione che fossero gli Inglesi a parlare sempre del tempo e delle condizioni metereologiche.<br />Bah, sarà, ma ho come la sensazione che noi Italiani ci siamo inglesizzati: fa troppo caldo, fa ancora caldo, piove, non piove, ma quando arriva il freddo, accidenti è arrivato il freddo.<br />Se parlate al telefono con chiunque viva in un punto dello stivale che non sia il vostro, il primo argomento di conversazione trattato state pur certi che riguarderà le condizioni meteo.<br />Se salite su un autobus, se andate in metro, se siete in fila alla cassa del supermercato o siete alla posta per pagare una bolletta, potete scommettere che qualcuno vi parlerà e si lamenterà del tempo.<br />Fate pure l'esperimento, voi dovete solo star lì fermi ed attendere, vedrete che prima o poi accadrà, l'inglesizzato di turno si farà vivo e brontolerà alzando gli occhi al cielo.<br />A questo punto consentite anche a me di farlo: questo autunno è piovuto poco, molto poco, quasi niente, quindi pochi funghi per ora, pochissimi, e cari, non si può far altro che metter mano alle scorte di funghi secchi, almeno per ora.<br />Speriamo piova, anzi no che sono metereopatica.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6038/6219564365_98ab98f6e1_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 650px; height: 488px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6038/6219564365_98ab98f6e1_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />RAGU' VEGETALE DI FUNGHI<br /><br />per 500 g di pasta<br />2 cipolle<br />1 scalogno<br />1 gambo di sedano<br />3 carote<br />1 manciata di porcini secchi<br />1 manciata di finferle secche<br />1/2 bicchiere di vino bianco<br />olio<br />sale<br /><br />per mantecare la pasta<br />una spolverata di parmigiano grattugiato<br />1 noce di burro<br /><br />Mettere i funghi in ammollo in acqua calda.<br />In un tegame dal fondo spesso con un filo d'olio aggiungere gli odori tritati grossolanamente e mettere sul fornello a fuoco medio, fate cuocere per una mezz'ora, tre quarti d'ora circa, gli odori dovrebbero rilasciare il loro liquido quindi non dovebbero attaccarsi al fondo del tegame, in caso contrario aggiungete un po' d'acqua.<br />A questo punto sminuzzate i funghi, filtratene l'acqua ed aggiungete entrambi al tegame con gli odori, lasciate cuocere ancora un'oretta e mezza a fuoco basso e con coperchio, fate sempre attenzione che il ragù non attacchi ed aggiungete un po' di acqua se necessario.<br />Quando gli ortaggi saranno scuriti e disfatti e la salsa sarà diventata densa e lucida, versare il vino e lasciare evaporare. Salare.<br /><br />Cuocere la pasta molto al dente e prima di scolare conservare un po' di acqua di cottura.<br />Mantecarela pasta a fuoco vivace con il ragù, un mestolo di acqua di cottura, una spolverata di parmigiano ed una noce di burro<br /><br /><br />Vi segnalo su <a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/">Gastronomia Mediterranea</a>:<br /><a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2011/10/08/bottarghe-ditalia/">una breve rassegna sulle bottarghe d'Italia</a> di me medesima<br /><a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2011/10/06/dop-co/">come raccapezzarsi tra doc, igp & company</a> di Fabrizio<br /><a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2011/10/05/la-leggenda-del-buon-cibo-italiano/">"la leggenda del buon cibo italiano"</a>, un libro che dovremmo tutti leggere di Giovanna<br /><a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2011/10/07/zucchine-ripiene-di-cipolla-gorgonzola-e-menta/">una ricetta con le ultime zucchine della stagione</a> di EddaLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-58602795184494390012011-10-06T06:06:00.001+02:002011-10-06T06:06:00.499+02:00non si vive di solo pane<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwDfBv6Lc3UPtyZEvkffBjCYKrLPgpGnA-AVho-RFtbSSkeuX6YFlBosL6U2n4WxJzwOHaK9RjHkD_2aTxODDBQAxpLrVWUGlXeDIlz7qxstKkf4cu7ImJECLf1ShXTXJFl4t0GuCo5Ew/s1600/legge+bavaglio.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 290px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwDfBv6Lc3UPtyZEvkffBjCYKrLPgpGnA-AVho-RFtbSSkeuX6YFlBosL6U2n4WxJzwOHaK9RjHkD_2aTxODDBQAxpLrVWUGlXeDIlz7qxstKkf4cu7ImJECLf1ShXTXJFl4t0GuCo5Ew/s400/legge+bavaglio.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5660135459408450258" border="0" /></a>Questo blog è nato nel 2008, sta per spegnere le 3 candeline, ed in questi 3 anni quella di queste ultime ore è almeno la terza emergenza "antibavaglio" che si trova a dover affrontare.<br />E' almeno la terza volta, infatti, che provano ad imbavagliare i blog.<br />Ora, che imbavaglino noi che scriviamo stupidaggini ed imbrattiamo pentole, poco importa, importa molto invece per tutti quei blog che esprimono idee, opinioni politiche, religiose, sociali e svolgono un ruolo di diffusione libera delle notizie.<br /><br />Questi in breve i fatti:<br /><br />In questi giorni in Parlamento si discute alquanto animatamente del disegno di legge sulle intercettazioni dove la lettera <i>a)</i> del comma 29 recita:<br /><span style="font-style: italic;">«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.» </span><br />Questo significa che se io scrivo qualcosa che Pinco Pallo ritiene essere lesivo della sua immagine, Pinco Pallo può farmi richiesta di rettifica di quanto ho scritto ed io devo farlo entro 48 ore pena forti sanzioni pecunarie.<br />L'assurdità della vicenda è che a giudicare la lesività dell'immagine non è un Giudice imparziale ma il diretto interessato, chi si ritiene offeso e leso nella sua immagine.<br /><br />La protesta mediatica è cominciata da <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Comunicato_4_ottobre_2011">Wikipedia</a>, l'enciclopedia scritta dai suoi utenti, quella che ognuno di noi utilizza più e più volte al giorno e senza cui io sarei persa, che ha deciso di oscurare i suoi contenuti giudicando, giustamente, l'obbligo di rettifica una "inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza".<br />Nel giro di poche ore tutte le bacheche di facebook si sono riempite di messaggi di indignazione e sono nati numerosi gruppi "antibavaglio", ma la protesta non è stata solo virtuale, in molti si sono radunati al Pantheon in attesa di una manifestazione nazionale.<br /><br />E' di poche ore fa la notizia di un accordo salva blog secondo cui l'obbligo di rettifica si applica solo alle testate giornalistiche e non ai siti amatoriali, ragion per cui almeno i blog dovrebbero essere salvi: una magra consolazione.<br /><br />Non so voi, ma io mi sento in uno stato di regime, è possibile che nel 2011 in Italia si stia a discutere di un principio che dovrebbe essere oramai acquisito da tempo: la libertà di stampa e di opinione?<br />Vi prego, ditemi che non ho capito nulla e che quanto ho scritto in questo post è frutto di un fraintendimento o della mia immensa stupidaggine.<br /><br />Dell'argomento hanno parlato: <a href="http://unfiloderbacipollina.blogspot.com/2011/10/diciamo-no-alla-legge-bavaglio-che-esce.html">Elvira</a>, <a href="http://www.thechefisonthetable.it/2011/10/05/perche-non-si-puo-parlare-sempre-di-pizza-la-legge-bavaglio/">Mariachiara</a>, <a href="http://www.stelladisale.it/2011/10/legge-bavaglio-ovvero-come-obbligare-la-rete-ad-autocensurarsi/">Stella</a>, <a href="http://www.qualcosadirosso.com/2011/10/noleggebavaglio-post-reti-unificate.html">Sara</a>Lydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-9034782198805701462011-10-04T06:07:00.008+02:002011-10-04T07:05:58.569+02:00onorare i debiti o quasi<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6174/6207023699_e91b3998ae_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 650px; height: 488px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6174/6207023699_e91b3998ae_b.jpg" alt="" border="0" /></a>Io ho un grande debito nei confronti di molti avventori di questo blog, una buona percentuale di malcapitati digitando su google, o su qualunque altro motore di ricerca, la parola "tzatziki" si aspetterebbe, a giusta ragione, di trovare la ricetta di quella famosa quanto deliziosa salsa greca a base di cetriolo, yogurt ed aglio che da queste parti si mangia a colazione, ed invece si ritrova qui a leggere di qualunque altra ricetta tranne che dello tzatziki.<br />Non che oggi sia finalmente riuscita ad onorare il mio debito, ma sento di essere sulla buona strada.<br />Leggevo la settimana scorsa di una ricetta pubblicata da Maite su <a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/" target="blanc">Gastonomia Mediterranea</a>: la <a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2011/10/01/canaria-ovvero-tzatzichi-di-carote/" target="blanc">canaria</a>, una specie di tzatziki meno aglioso a base di carote e più digeribile nonchè ottimo.<br />In attesa di pubblicare lo tzatziki originale chiedo così venia a chi si imbatte in questo blog per errore.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6161/6207537890_c24947d760_b.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 488px; height: 650px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6161/6207537890_c24947d760_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />CANARIA (lo tzatziki di carote)<br />4 belle carote<br />2 spicchi d’aglio senza germoglio (io ho usato uno scalogno)<br />375 g (=3 vasetti) di yogurt tipo greco o tipo bulgaro <br />zenzero fresco a piacere (facoltativo) <br />olio extravergine di oliva<br />sale<br /><br />Lavare accuratamente le carote, pelarle grossolanamente quindi tagliarle a julienne piuttosto sottile. Scaldare in una padella due cucchiai di olio extravergine di oliva con l’aglio (privato del germoglio), aggiungere le carote e far rosolare velocemente, quindi aggiungere lo zenzero fresco grattugiato (noi ne abbiamo utilizzata una radice di circa un pollice) e mezzo bicchiere di acqua, lasciar cuocere per una decina di minuti. Quando le carote avranno cambiato colore e risulteranno morbide spegnere e lasciare raffreddare; scartare gli agli e versare lo yogurt nella padella stessa, amalgamare bene (sempre a freddo) aggiustare di sale quindi conservare il frigo per un paio d’ore. Al momento di servire aggiungere un filo di olio extravergine d’oliva.<br /><br />Vi segnalo su Gastronomia Mediterranea:<br /><a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2011/09/29/2308/" target="blanc">Il coniglio da fossa dell'isola d'Ischia</a> di Giovanna<br /><a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2011/10/03/il-mercato-di-rialto-sopravvivera-a-venezia/" target="blanc">Il mercato di Rialto</a> di Maite<br /><a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2011/09/30/mozzarella-stories/" target="blanc">A cinema a vedere Mozzarella stories</a> con Diletta<br /><a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2011/09/28/pasta-garofalo-lancia-gente-del-fud/" target="blanc">Il nuovo sito di Gente del Fud</a> di Fabrizio<br /><a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2011/09/23/laioli-la-salsa-della-provenza/" target="blanc">L'aioli</a> di Edda<br /><br />Ed oggi <a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2011/10/04/il-baba-la-leggenda-di-un-dolce/">la leggenda del babà e del Kugelhopf</a> di me medesimaLydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-3859497564358629746.post-3956873775897379482011-09-27T06:07:00.006+02:002011-09-27T06:10:12.059+02:00Samarcanda... da mangiare<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6174/6186313583_8ba28f627e_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 475px; height: 633px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6174/6186313583_8ba28f627e_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Può capitare che vi troviate sulla Via della Seta, che visitiate qualche mercato e che buttiate l'occhio a qualche bancarella qua e là.<br />Con un buon numero di ore di viaggio ed il fuso orario sulle spalle vi saluto con qualche foto mangereccia giunta or ora direttamente dall'Uzbekistan.<br /><br />Gradite un cristallo di zucchero?<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6180/6186623692_1393d2e410_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 437px; height: 640px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6180/6186623692_1393d2e410_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />o una fetta di melone?<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6167/6186623880_6280a844e7_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 480px; height: 640px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6167/6186623880_6280a844e7_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />se poi amate la frutta secca, vi consiglio albicocche e uvetta,<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6156/6186077845_5ba9bd386b_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 480px; height: 640px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6156/6186077845_5ba9bd386b_o.jpg" alt="" border="0" /></a>oppure i noccioli di albicocca salati e cotti nella cenere: una droga...<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6155/6186076647_973958e9b9_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 480px; height: 640px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6155/6186076647_973958e9b9_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Vi piace la verdura?<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6156/6186602590_cf4703b150_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 480px; height: 640px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6156/6186602590_cf4703b150_o.jpg" alt="" border="0" /></a>Potete trovarla anche già pronta per l'uso.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6154/6186602234_eeae8593ed_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 640px; height: 480px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6154/6186602234_eeae8593ed_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />O preferite un secchio di panna acida?<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6155/6186602858_38638df81c_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 448px; height: 640px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6155/6186602858_38638df81c_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Meglio un po' di pane che quello di Samarcanda è leggendario.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6157/6186599158_35df271d96_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 480px; height: 640px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6157/6186599158_35df271d96_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Se poi volete divertirvi a preparavelo in casa, non mancano gli stampini decorativi benauguranti da imprimere sull'impasto prima che il <span style="font-style: italic;">non</span> venga infornato nel <span style="font-style: italic;">tandoori</span>.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6155/6186077649_a775423c02_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 640px; height: 480px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6155/6186077649_a775423c02_o.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Non dimenticate qualche chicco di melograno, mi raccomando, porta fortuna...<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm7.static.flickr.com/6171/6186624110_bc4e5ac8ff_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 480px; height: 640px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6171/6186624110_bc4e5ac8ff_o.jpg" alt="" border="0" /></a>Lydiahttp://www.blogger.com/profile/11854681925942662618noreply@blogger.com35