sabato 20 dicembre 2008

PANDORO DI VERONA (RICETTA SEMPLIFICATA)


Che dire??? di ricette di pandoro ne esistono tante , tantissime e senza alcun dubbio la migliore prevede la sfogliatura dell'impasto a lievitazione avvenuta.
Tuttavia, ho pensato che anche coloro che hanno poca dimestichezza con la sfogliatura o che semplicemente non ne hanno voglia, abbiano diritto al loro pandoro casalingo.
Ho anche pensato a coloro che non hanno simpatia per le lievitazioni infinite, di attendere segnali di vita da bighe, lievitini, fondi e preimpasti vari (io adoro le lievitazioni lente quasi impossibili).
Ho anche pensato a chi si avvicina per la prime volte a questa deliziosa e meravigliosa "arte" che é la panificazione ....quindi ho elaborato questa ricetta alquanto semplice per ottenere un pandoro abbastanza buono e morbido in tempi ragionevoli senza che ciò richieda capacità tecniche particolarmente elevate.
Ribadisco che , a mio avviso, la ricetta migliore per un pandoro casalingo è quella proposta dalle sorelle Simili.


Ecco la mia ricetta del pandoro semplificato:

200 gr di farina di frumento comune
200 gr di farina forte (tipo Manitoba)
170 gr di burro di buona qualità a temperatura ambiente
2 uova intere
300 gr di zucchero a velo
latte intero fresco a temperatura ambiente (quanto basta)
10 gr di sale marino fino
vaniglina anzi no bacche di vaniglia o ancor meglio estratto di vaniglia
30 gr di lievito di birra fresco in cubetto

Esecuzione

Setacciare con molta cura le due farine e con un qualche cucchiaiata di latte a temperatura ambiente disciogliete il lievito di birra ed unitelo alla farina.
Unire le due uova intere ed il latte necessario per ottenere un impasto elastico e parecchio sodo che dovrà essere lavorato per almeno una trentina di minuti.
Ungere una terrina con del burro e porvi a riposare l'impasto ottenuto coperto da pellicola trasparente per almeno tre ore oppure fino a quando non triplichi il proprio volume.
A lievitazione ultimata riprendere l'impasto e su di una tavola spalmare il burro ammorbidito assieme allo zucchero a velo e passarvi sopra l'impasto e muoverlo orizzontalmente al tavolo da lavoro fino a quando tutto il burro e lo zucchero a velo non saranno stati completamente assorbiti dall'impasto.
Questa procedura semplicissima da eseguire vi consente di incorporare i grassi molto lentamente senza sconvolgere la struttura dell'impasto permettendovi di ottenere a cottura ultimata un prodotto molto ben alveolato e non pesante.
Una volta che avrete terminato tale lavorazione che é del tutto simile all'aggiunta del burro come illustrato nella sequenza fotografica del panettone (vedi post sul panettone su questo blog), unite un cucchiaino di estratto di vaniglia, lavorando ancora per un paio di minuti.
L'impasto finale, una volta incorporato tutto il burro e lo zucchero dovrà risultare morbido, ma non molliccio ed appiccicoso; nella malaugurata ipotesi che ciò si verificasse, aggiungete pochissima farina sul tavolo di lavoro ed utilizzate un paio di spatole per maneggiarlo.
A questo punto, ungete ed infarinate due stampi da pandoro da 900 grammi /1 kg cadauno e ponetevi l'impasto e lasciate lievitare fino al raggiungimento del bordo.
Cuocere in forno preriscaldato a 160/180° per circa 50 minuti.
Il pandoro sarà cotto quando inserendo uno stecchino lungo di legno quest'ultimo ne uscirà asciutto.
Terminata la cottura, attendete cinque minuti prima di sformarlo.
Una volta raffreddato, ricoprite il pandoro con abbondante zucchero a velo e gustatene la fragranza e morbidezza.

12 commenti:

  1. Roberto, ciao!!
    E' sempre un piacere leggere le tue ricette, raccogliere i tuoi preziosi suggerimenti e panificare pensandoti.
    Un bacione, buonissime feste a te e a Paolo.
    Elena DG

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  2. che buono...adoro il pandoro!
    ho provato a fare il panettone,..era buono, ma non cosi soffice come quelli del pasticcere!
    Per il pandoro...ma, ho un po' paura che diventi secco.
    buone feste!

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  3. Mamma mia, che bello leggere la sister!!!!

    Robby, un pandoro per chi è a digiuno di lievitati!!
    Quanto dura?

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  4. Wowwww...la ricetta del pandoro!! Ieri ho provato con il panettone e mi è andata bene...mi riuscirà pure il pandoro? Complimenti per il blog!!! Ciao ciao Denise!

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  5. Volevo già lanciarmici quest'anno...poi sono stata colta dall'avarizia (non volevo spendere soldi per gli stampi)...
    Però l'anno prossimo è già un promessa.

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  6. X LYDIA: questo pandoro dura bello morbido e fragrante per almeno un pai di giorni se conservato in un sacchetto per alimenti

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  7. X DENISE: sicuramente ti riuscirà benissimo!!! Questa ricetta è semplice e la sua riuscita è quasi garantita al 100%!!!

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  8. Salve, mi chiamo Claudia

    Sinceramente ho provato la ricetta delle sorelle Simili, mi e' venuto bene ma ho una domanda.

    Dalle figure e da quello che si compra, l'esterno del pandoro e' piu' spugnoso, a me e' venuto come pane, o piu' come cornetti. Come mai? Mi potreste dare un consiglio?

    Da precisare che non ho usato lo stampo da pandoro, e' difficile trovarlo in inghilterra. ma ho usato una teglia tonda con carta da forno alta intorno i bordi, quindi aveva una forma da panettone invece.

    Grazie mille

    Claudia

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  9. ciao Claudia!
    allora, il problema della parte esterna del pandoro che non assume la classica porosità alla quale siamo abituati è principalmente dovuta ad una scarsa idratazione dell'impasto nel corso della lievitazione nello stampo.
    Ti consiglierei di vaporizzare abbondantemente con acqua lo stampo prima di inserirvi l'impasto e di vaporizzare per almeno un paio di volte nel corso della lievitazione.
    Vedrai che il risultato sarà migliore!
    un caro saluto

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  10. Grazie mille!

    Scusa la mia ignoranza, in che senso vaporizzare? Cosa dovrei fare precisamente?
    Scusami ancora se le mei domande sono un po stupide.

    Grazie
    Claudia

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