la nostra bellissima colomba è opera di Nina-Francesca
Cari amici,
Artemisia Comina ed io stiamo avviando un piccolo progetto per dimostrare con i mezzi a nostra disposizione la nostra solidarietà verso l’Abruzzo in difficoltà.
Il nostro progetto-gioco coinvolge una storica azienda abruzzese, forse meno nota nel resto di Italia: l’azienda dolciaria Sorelle Nurzia, famosa per i suoi torroni a Natale, ma che produce anche biscotti, colombe, uova pasquali.
E' facile comprendere come e perché oggi l'azienda abbia delle difficoltà.
Per esserle in qualche modo d'aiuto avremmo pensato di indire un contest coinvolgendo 99 bloggers (99 è solo un numero simbolo, il numero simbolo dell’Aquila, noi ci auguriamo che i bloggers coinvolti possano essere molti di più) i quali dovrebbero pubblicare, il 6 aprile (giorno del primo anniversario del terremoto d’Abruzzo), una ricetta che utilizzi uno dei prodotti dell'azienda Sorelle Nurzia o che possa accompagnare un suo prodotto.
Nel frattempo vi invitiamo, ringraziandovi sin d'ora, a pubblicizzare come meglio credete questa iniziativa di solidarietà e ad andare a dare uno sguardo a 99 colombe, un nuovo blog
la colomba di Nina in versione quadrata è il logo della nostra iniziativa
Mi immagino vi chiediate come sia nato tutto questo ambaradan.
Vi copio la mail arrivata ad Artemisia da Mara, della Sorelle Nurzia , troverete la risposta alla vostra domanda
la foto dell'Aquila è della cara Alex
“Cara Rosa Maria, cari amici ,
scrivo da L'Aquila e precisamente da dentro una casina di legno antisismica che è diventata la mia nuova dimora lavorativa dopo il terremoto.
Il mio nome è Mara Marinangeli, mi occupo di Progetti Speciali, di strategie , di nuovi modi di inventare un modo di proporre il marchio Sorelle Nurzia che è l'azienda per la quale lavoro......non saprei dire onestamente che lavoro faccio da dopo il 6 aprile 2009 se non che invento ogni giorno la mia vita e quella di chi accanto a me ha deciso di non fermarsi e di far prevalere l'ottimismo innanzitutto.
Sarebbe illogico e falso se dicessi che va tutto bene ma la giusta ottica è quella che mi spinge a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e l'entusiasmo nel vivere la mia vita e nel cogliere le opportunità che questa tragedia ci ha messo davanti .
Se si vuole vedere il nero qui ce n'è da ogni dove.
Basta attraversare la strada davanti la fabbrica e ti trovi dentro Onna, dentro un paese fantasma dove i pullman di tutto il mondo vengono facendo tappa prima di arrivare a Pompei...più o meno i viaggi della tragedia ormai li dirottano tutti qui.
Vai dentro un paese raso a suolo , ti accori, ti giri intorno e poi guardi le nuove casine della ricostruzione dove le persone sembrano statuine in un presepe finto , dove sembra che la normalità abbia ripreso il suo posto ma dove mancano all'appello due generazioni: quella dei ragazzi e quella dei bambini del paese.
Questo è quello che vedi dentro Onna ma che a specchio trovi in ogni paese che circonda L'Aquila.
La mia città senza più il suo cuore pulsante, i suoi portici pieni di vita, le sue 99 chiese, 99 piazze, 99 fontane....senza la casa dove vivevo con la mia famiglia , le mie due bambine e mio marito. Casina antisismica di legno anche per la mia vita familiare.
Molto poco in piedi di tutto ciò che ci aveva lasciato il passato ma tanta energia giovane è rimasta ad osservare ed a progettare il modo e tempo giusto e propizio per rialzarsi.
Tra queste persone ci sono io con tutti i miei colleghi di Sorelle Nurzia che dall'11 maggio, appena sono tornati a riaccendersi i forni della fabbrica non abbiamo perso tempo siamo tornati a lavorare con una grinta incredibile.
Il terremoto ci ha sorpresi in modo vigliacco, di notte, sorprendendoci nel sonno.
Ci ha tolto tanto in 20 secondi dopo i quali abbiamo dovuto riorganizzare completamente le nostre vite ma abbiamo capito da subito che il lavoro ci avrebbe ridato la dignità e l'energia per non spegnerci dentro tanto dolore da cui eravamo circondati.
La vita nelle tendopoli è stata un'esperienza di grande crescita. La condivisione degli spazi con persone sconosciute, la mensa con altre 250 persone con cui si pregava prima di mangiare, la scuola dei bambini conquistata con grande fatica pur di non permettere che vivessero come senzatetto lasciati senza una guida o un punto di riferimento di un'insegnante.
Fare la fila per poter fare una lavatrice, non avere una parrucchiera per mesi.
A ripensarci mi vengono i brividi ma sento che siamo stati eroici.
Sorelle Nurzia ha fornito dentro le tendopoli le colazioni per tanti sfollati, io andavo a contare i cartoni nelle tende-mensa per fare un minimo di inventario ed aiutare la Protezione Civile, la Croce Rossa o le Misericordie che gestivano i campi a fare i rifornimenti ed agevolarli negli scarichi dei prodotti .
Chiudono le tendopoli e arriva il Natale folgorante del 2009 con la solidarietà di tutto il mondo che ci ha cercati e sostenuti acquistando i nostri torroni e panettoni.
Ma il momento più temuto non si è fatto attendere ed è stato gennaio dove è arrivato lo stop fisiologico nel quale l'azienda ha avuto un calo di commesse.
Non esistendo più il mercato locale del centro storico si sono fermate automaticamente le vendite dei nostri favolosi biscotti che fornivamo nelle enoteche, nei bar, nei negozi specializzati, negli alimentari o nei centri commerciali.
Non ho paura ma mi rendo conto che senza L'Aquila ho bisogno di trovare un indotto commerciale fuori questo territorio dolorante dove la ripresa sarà lenta e faticosa.
Quindi internet che mi permette ogni giorno di conoscere tante persone tra le quali i foodblogger , un gruppo di originali appassionati del mondo del cibo.
Ho 41 anni ed ho sempre lavorato nel marketing, guidata da studi accademici che mi facevano camminare quasi su un territorio tracciato da altri.
Dopo il 6 aprile mi sento un'esploratrice, una pioniera che cerca, curiosa, osserva luoghi e mosse come se fossi la prima a scendere su un'isola deserta.
Ripartire , o meglio risorgere dopo un sisma catastrofico dove non hai più neanche un punto di riferimento in piedi è davvero difficile ma allo stesso modo affascinante.
Quando hai bisogno di ago e filo e sei costretto a chiederlo a qualcuno che te lo deve portare da Roma il giorno seguente capisci che devi ripartire da zero e se sei coraggioso fai finta di niente e riparti altrimenti fai le valige e decidi di tornare dopo un paio di anni quando qualcuno al posto tuo avrà provato a riattaccare i pezzi di un puzzle.
Noi abbiamo deciso di rimanere non senza vivere momenti di grande sconforto ma Sorelle Nurzia è stata la nostra ancora, un transatlantico che è uscito fuori rotta , ha imbarcato un pò d'acqua ma poi grazie a chi stava al timone ha ripreso la via, cercando di non guardarsi mai alle spalle e sostenendo chi aveva momenti di cedimento. Ora siamo migliori di prima, sicuramente persone diverse ed orgogliosi di non aver mai abbandonato la nave. Anzi....
Nuova vita...nuovi modi di lavorare e produrre.
Lavorare sulla destagionalizzazione di Sorelle Nurzia è stato il mio primo pensiero, uscire dal binomio Sorelle Nurzia uguale torroni uguale Natale ma piuttosto Sorelle Nurzia ......tentazioni tutto l'anno.
Ho letto , non so dove, che quando ci sono grandi avvenimenti catastrofici , situazioni negative che cambiano la vita, di contro ci sono nuove risorse che lo spirito di sopravvivenza ti spinge a tirare fuori.
Forse è propri dietro questa filosofia che è uscita la nuova linea di Sorelle Nurzia che propone la Pasqua con colombe, pizze di Pasqua prodotte con patate locali e lievitate 2 giorni, uova di cioccolato realizzate con il nostro cioccolato del torrone e ovetti confettati, praline di ogni tipo, amaretti, cantucci al pistacchio e tanti tanti altri prodotti da forno.
Vi invito quindi a visitare il nostro sito www.sorellenurzia.it, anzi , mi piacerebbe invitarvi in fabbrica qui da noi per conoscerci e visitare un pezzettino dell'Aquila produttivo e pieno di vita!!!
Se poi siete interessati a qualche prodotto o alla nostra linea di biscotteria potete contattarmi , sarò lieta di darvi ogni consiglio o chiarimento.
Vi abbraccio
Mara”
ECCO IL LISTINO PREZZI DEI PRODOTTI DELLE SORELLE NURZIA (Per una buona visione cliccarci su)
Le colombe costano euro 15,00 cadauna.
Tipologia classica alle mandorle, o al cioccolato, da 1 kg.
Le pizze di Pasqua da 1/2 kg, € 5,00 quella da 1 kg, € 9,00 cad.
Le condizioni di vendita sono le seguenti:
Le spese di trasporto sono di 5 euro a spedizione.
Pagamento: anticipato altrimenti contrassegno.
Consegna immediata.
Visione campionatura, sul sito www.sorellenurzia.it
Per ordini o info: mara.sorellenurzia@gmail.com
Grazie per ogni cosa ma soprattutto per l'entusiasmo e la grinta che ci state regalando......
la colomba di Nina in versione quadrata è il logo della nostra iniziativa
Mi immagino vi chiediate come sia nato tutto questo ambaradan.
Vi copio la mail arrivata ad Artemisia da Mara, della Sorelle Nurzia , troverete la risposta alla vostra domanda
la foto dell'Aquila è della cara Alex
“Cara Rosa Maria, cari amici ,
scrivo da L'Aquila e precisamente da dentro una casina di legno antisismica che è diventata la mia nuova dimora lavorativa dopo il terremoto.
Il mio nome è Mara Marinangeli, mi occupo di Progetti Speciali, di strategie , di nuovi modi di inventare un modo di proporre il marchio Sorelle Nurzia che è l'azienda per la quale lavoro......non saprei dire onestamente che lavoro faccio da dopo il 6 aprile 2009 se non che invento ogni giorno la mia vita e quella di chi accanto a me ha deciso di non fermarsi e di far prevalere l'ottimismo innanzitutto.
Sarebbe illogico e falso se dicessi che va tutto bene ma la giusta ottica è quella che mi spinge a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e l'entusiasmo nel vivere la mia vita e nel cogliere le opportunità che questa tragedia ci ha messo davanti .
Se si vuole vedere il nero qui ce n'è da ogni dove.
Basta attraversare la strada davanti la fabbrica e ti trovi dentro Onna, dentro un paese fantasma dove i pullman di tutto il mondo vengono facendo tappa prima di arrivare a Pompei...più o meno i viaggi della tragedia ormai li dirottano tutti qui.
Vai dentro un paese raso a suolo , ti accori, ti giri intorno e poi guardi le nuove casine della ricostruzione dove le persone sembrano statuine in un presepe finto , dove sembra che la normalità abbia ripreso il suo posto ma dove mancano all'appello due generazioni: quella dei ragazzi e quella dei bambini del paese.
Questo è quello che vedi dentro Onna ma che a specchio trovi in ogni paese che circonda L'Aquila.
La mia città senza più il suo cuore pulsante, i suoi portici pieni di vita, le sue 99 chiese, 99 piazze, 99 fontane....senza la casa dove vivevo con la mia famiglia , le mie due bambine e mio marito. Casina antisismica di legno anche per la mia vita familiare.
Molto poco in piedi di tutto ciò che ci aveva lasciato il passato ma tanta energia giovane è rimasta ad osservare ed a progettare il modo e tempo giusto e propizio per rialzarsi.
Tra queste persone ci sono io con tutti i miei colleghi di Sorelle Nurzia che dall'11 maggio, appena sono tornati a riaccendersi i forni della fabbrica non abbiamo perso tempo siamo tornati a lavorare con una grinta incredibile.
Il terremoto ci ha sorpresi in modo vigliacco, di notte, sorprendendoci nel sonno.
Ci ha tolto tanto in 20 secondi dopo i quali abbiamo dovuto riorganizzare completamente le nostre vite ma abbiamo capito da subito che il lavoro ci avrebbe ridato la dignità e l'energia per non spegnerci dentro tanto dolore da cui eravamo circondati.
La vita nelle tendopoli è stata un'esperienza di grande crescita. La condivisione degli spazi con persone sconosciute, la mensa con altre 250 persone con cui si pregava prima di mangiare, la scuola dei bambini conquistata con grande fatica pur di non permettere che vivessero come senzatetto lasciati senza una guida o un punto di riferimento di un'insegnante.
Fare la fila per poter fare una lavatrice, non avere una parrucchiera per mesi.
A ripensarci mi vengono i brividi ma sento che siamo stati eroici.
Sorelle Nurzia ha fornito dentro le tendopoli le colazioni per tanti sfollati, io andavo a contare i cartoni nelle tende-mensa per fare un minimo di inventario ed aiutare la Protezione Civile, la Croce Rossa o le Misericordie che gestivano i campi a fare i rifornimenti ed agevolarli negli scarichi dei prodotti .
Chiudono le tendopoli e arriva il Natale folgorante del 2009 con la solidarietà di tutto il mondo che ci ha cercati e sostenuti acquistando i nostri torroni e panettoni.
Ma il momento più temuto non si è fatto attendere ed è stato gennaio dove è arrivato lo stop fisiologico nel quale l'azienda ha avuto un calo di commesse.
Non esistendo più il mercato locale del centro storico si sono fermate automaticamente le vendite dei nostri favolosi biscotti che fornivamo nelle enoteche, nei bar, nei negozi specializzati, negli alimentari o nei centri commerciali.
Non ho paura ma mi rendo conto che senza L'Aquila ho bisogno di trovare un indotto commerciale fuori questo territorio dolorante dove la ripresa sarà lenta e faticosa.
Quindi internet che mi permette ogni giorno di conoscere tante persone tra le quali i foodblogger , un gruppo di originali appassionati del mondo del cibo.
Ho 41 anni ed ho sempre lavorato nel marketing, guidata da studi accademici che mi facevano camminare quasi su un territorio tracciato da altri.
Dopo il 6 aprile mi sento un'esploratrice, una pioniera che cerca, curiosa, osserva luoghi e mosse come se fossi la prima a scendere su un'isola deserta.
Ripartire , o meglio risorgere dopo un sisma catastrofico dove non hai più neanche un punto di riferimento in piedi è davvero difficile ma allo stesso modo affascinante.
Quando hai bisogno di ago e filo e sei costretto a chiederlo a qualcuno che te lo deve portare da Roma il giorno seguente capisci che devi ripartire da zero e se sei coraggioso fai finta di niente e riparti altrimenti fai le valige e decidi di tornare dopo un paio di anni quando qualcuno al posto tuo avrà provato a riattaccare i pezzi di un puzzle.
Noi abbiamo deciso di rimanere non senza vivere momenti di grande sconforto ma Sorelle Nurzia è stata la nostra ancora, un transatlantico che è uscito fuori rotta , ha imbarcato un pò d'acqua ma poi grazie a chi stava al timone ha ripreso la via, cercando di non guardarsi mai alle spalle e sostenendo chi aveva momenti di cedimento. Ora siamo migliori di prima, sicuramente persone diverse ed orgogliosi di non aver mai abbandonato la nave. Anzi....
Nuova vita...nuovi modi di lavorare e produrre.
Lavorare sulla destagionalizzazione di Sorelle Nurzia è stato il mio primo pensiero, uscire dal binomio Sorelle Nurzia uguale torroni uguale Natale ma piuttosto Sorelle Nurzia ......tentazioni tutto l'anno.
Ho letto , non so dove, che quando ci sono grandi avvenimenti catastrofici , situazioni negative che cambiano la vita, di contro ci sono nuove risorse che lo spirito di sopravvivenza ti spinge a tirare fuori.
Forse è propri dietro questa filosofia che è uscita la nuova linea di Sorelle Nurzia che propone la Pasqua con colombe, pizze di Pasqua prodotte con patate locali e lievitate 2 giorni, uova di cioccolato realizzate con il nostro cioccolato del torrone e ovetti confettati, praline di ogni tipo, amaretti, cantucci al pistacchio e tanti tanti altri prodotti da forno.
Vi invito quindi a visitare il nostro sito www.sorellenurzia.it, anzi , mi piacerebbe invitarvi in fabbrica qui da noi per conoscerci e visitare un pezzettino dell'Aquila produttivo e pieno di vita!!!
Se poi siete interessati a qualche prodotto o alla nostra linea di biscotteria potete contattarmi , sarò lieta di darvi ogni consiglio o chiarimento.
Vi abbraccio
Mara”
ECCO IL LISTINO PREZZI DEI PRODOTTI DELLE SORELLE NURZIA (Per una buona visione cliccarci su)
Le colombe costano euro 15,00 cadauna.
Tipologia classica alle mandorle, o al cioccolato, da 1 kg.
Le pizze di Pasqua da 1/2 kg, € 5,00 quella da 1 kg, € 9,00 cad.
Le condizioni di vendita sono le seguenti:
Le spese di trasporto sono di 5 euro a spedizione.
Pagamento: anticipato altrimenti contrassegno.
Consegna immediata.
Visione campionatura, sul sito www.sorellenurzia.it
Per ordini o info: mara.sorellenurzia@gmail.com
Grazie per ogni cosa ma soprattutto per l'entusiasmo e la grinta che ci state regalando......
Vi segnalo inoltre che sabato 27 marzo a Roma nella chiesa valdese di piazza Cavour in occasione del consueto mercatino pasquale di beneficenza, il nostro Roberto avrà da dei prodotti delle sorelle Nurzia in vendita
quanto sarebbe bello andare davvero a fare un giro là, in mezzo a loro, con loro, tra di loro. Visitare un pezzo della loro terra e un po' viverla. peccato sia così lontano da me.
RispondiEliminaComunque... direi che c'è l'imbarazzo della scelta! quindi .. diamoci da fare :))
concordo in pieno con Fiordivanilla, è la prima cosa che ho pensato!!
RispondiEliminabrave ragazze un'iniziativa davvero bella!
Come già detto sul nuovo blog: PRESENTE !!!
RispondiEliminaciao Lydia,
RispondiEliminagià risposto all'altro blog :-) mi pare un'ottima iniziativa.
appena possibile ne scriverò anche io. grazie!
Tutte in volo oggi. Grazie Lydia.
RispondiEliminaA.
Grazie ancora Lydia di avermi dato la possibilità di partecipare!
RispondiEliminaun abbraccio
dida
Anche io presente!!!!!!
RispondiElimina:)
Presente. Se direttamente con Roberto (da vicino) o da solo, farò la mia parte ;)
RispondiEliminaGrazie per esserti/vi rese il tramite di una iniziativa pregevole, molto.
Bene Lydia, ho appena pubblicato il mio post sul tema, vediamo quello che verrà fuori!
RispondiEliminaCiao.
Bello. Davvero. Potete contare su di noi.
RispondiEliminaConosco l'azienda Sorelle Norzia perchè una mia zia ha lavorato per più di dieci anni a l'Aquila; e quando ero piccola mi portava sempre il torrone :)
RispondiEliminaSono ben felice di partecipare. Ho già messo il logo a questa bella inizativa nel mio blog.
Lydia quello che penso te l'ho già scritto, adesso scarico il logo quadrato e lo metto nella sidebar, provvedo anche ad aggiornare il post in modo da far conoscere ancora di più questo progetto a chi ancora non avesse letto i vostri post.
RispondiEliminaUn abbraccio!
ho i brividi.....se posso verro' al mercatino intanto diffondo l'appello...
RispondiEliminaAle Roma
Diffonderò l'iniziativa anche via mail ai miei amici! E inizio a pensare alla ricettina...
RispondiEliminaE` una bellissima iniziativa! Partecipero` il 6 aprile con voi. Inizio con inserire il link nel mio blog. Ilaria
RispondiEliminaGrazie a voi per l'iniziativa, per la generosità, vorremmo quasi fare di più. Bellissima la colomba, di una delicatezza...
RispondiEliminaIntanto vedo se riesco a farmi recapitare qualche bontà ;-)
Un forte abbraccio
Sempre io, giusto per dire che ho aggiornato il post messo il banner. Magari facciamo scoprire questi prodotti anche ai francesi ;-)
RispondiEliminaCiao questa è una iniziativa davvero bella ed importante, In questo periodo ho davvero poco tempo libero, ma vedro' di fare cio' che posso, davvero una grande cosa.
RispondiEliminaho fatto di fretta e furia anche la mia pagina con le colombe...iniziativa nobile, spero di riuscire a farmi recapitare dei prodotti anche qui :)
RispondiEliminami sarà difficile arrivare di persona fino in abruzzo, però i dolci che regalerò quest'anno a Pasqua li ordinerò on line dalle Sorelle Nurzia! :-)
RispondiEliminaInutile dire che l'iniziativa merita tutto il nostro sostegno...provvedo subito a pubblicizzarla sul mio blog e a pensare a qualche ricettina
RispondiEliminaGrazie Lydia! E scusa il ritardo. Ci sono anche io!
RispondiEliminaPatrizia
Splendida iniziativa e puoi immaginare quanto la senta avendo parenti (e ricordi) a L'aquila e dintorni.
RispondiEliminaPer favore, puoi dirmi di più (magari via mail) sull'iniziativa nella chiesa valdese? grazie!
Grazie per questo sito e tutte le informazioni abbonda. Trovo molto interessante e lo consiglio a tutti!
RispondiEliminaBuona fortuna a voi. Sinceramente .
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