C’è poco da fare, la pasta fresca non è nel mio DNA.
A Napoli non c’è la tradizione di prepararla, nessuna zia Pasquina si è seduta accanto a me e mi ha insegnato a muovere abilmente le dita con un coltello a lama liscia sopra un tavoliere.
Nessuna anziana parente mi ha tramandato l’arte della sfoglia.
Il massimo che mi era concesso da bambina era spezzare gli ziti quando nonna Lydia cucinava, uno dei ricordi che serbo con maggior affetto.
Questo è il motivo per cui la magica arte della pasta fresca, che sia all’uovo o di semola, ha su di me un fascino incommensurabile.
Sono attratta dalla pasta fresca come un’ape sul miele, con l’unica differenza che l’ape di miele riesce a mangiarne in abbondanza, io di pasta fatta da me, molto poca...
La settimana scorsa, durante la mia periodica tournèe in giro per l’Italia, ho tormentato la povera Cibou perché mi trasferisse un po’ della sua baresità insegnandomi le orecchiette.
A dire il vero già qualcun’altra ci aveva provato ma con scarsi risultati.
Non che alla povera Cibou sia andata meglio.
La mia parte del tavoliere era disseminata di cadaverini di orecchiette, solo qualcuna era riuscita a salvarsi e a rimanere in vita.
Mi scuso con la povera zia Pasquina, la zia di Cibou, che si sarà “arravotata” nella tomba nel vedere il mio scempio,nel vedere come ho barato rigirando l'orecchietta con il dito.
Oggi nessuna ricetta, per quelle vi rimando a Ciboulette, solo un reportage su delle povere malcapitate orecchiette che hanno avuto la disgrazia di incontrare una napoletana con velleità baresi
A Napoli non c’è la tradizione di prepararla, nessuna zia Pasquina si è seduta accanto a me e mi ha insegnato a muovere abilmente le dita con un coltello a lama liscia sopra un tavoliere.
Nessuna anziana parente mi ha tramandato l’arte della sfoglia.
Il massimo che mi era concesso da bambina era spezzare gli ziti quando nonna Lydia cucinava, uno dei ricordi che serbo con maggior affetto.
Questo è il motivo per cui la magica arte della pasta fresca, che sia all’uovo o di semola, ha su di me un fascino incommensurabile.
Sono attratta dalla pasta fresca come un’ape sul miele, con l’unica differenza che l’ape di miele riesce a mangiarne in abbondanza, io di pasta fatta da me, molto poca...
La settimana scorsa, durante la mia periodica tournèe in giro per l’Italia, ho tormentato la povera Cibou perché mi trasferisse un po’ della sua baresità insegnandomi le orecchiette.
A dire il vero già qualcun’altra ci aveva provato ma con scarsi risultati.
Non che alla povera Cibou sia andata meglio.
La mia parte del tavoliere era disseminata di cadaverini di orecchiette, solo qualcuna era riuscita a salvarsi e a rimanere in vita.
Mi scuso con la povera zia Pasquina, la zia di Cibou, che si sarà “arravotata” nella tomba nel vedere il mio scempio,nel vedere come ho barato rigirando l'orecchietta con il dito.
Oggi nessuna ricetta, per quelle vi rimando a Ciboulette, solo un reportage su delle povere malcapitate orecchiette che hanno avuto la disgrazia di incontrare una napoletana con velleità baresi
Ed ora vi presento le orecchiette belle, quelle di Cibou, di cui zia Pasquina andrebbe fiera...
...quelle che si ricavano "semplicemente" trascinando un pezzettino di pasta con il coltello sul tavoliere, senza rigirarla poi con il dito.
Naturalmente le abili mani che vedete in foto non sono le mie, sono quelle di Ciboulette.
Le mie meno abili mani, ma meglio fotografate, potete vederle qui
Ed eccole tutte insieme, orecchiette eretiche e orecchiette ortodosse, nella mischia si confondono
Se le orecchiette mi riuscissero così la prima volta penso che potrei anche uscire in pantaloncini sul balcone alle 5 di mattina e gridare la mia felicità al vicinato incurante del freddo e dei cani che comincerebbero ad abbaiare! Una chiamata al 113 val bene un piatto di orecchiette!!
RispondiEliminaBello il filo conduttore che corre dai ricordi all'amicizia. Tutto intorno alla tavola ;)
PS
Ma la foto con viso "concentrato" dall'altra parte fa parte di quella fase..."se qualcuno mi disturba adesso gli spezzo le ginocchia!!!" ahahaahaha
Ambirei a una cooking session pugliese per imparare a fare le orecchiette..magari sedute a un tavolo in un vicolo come le vecchie signore che lo fanno tuttora! Bellissima esperienza hai vissuta, un abbraccio
RispondiEliminaLydia, voglio imparare anche io!!! Le orecchiette sono da sempre il formato di pasta che mi ispira più simpatia e mi piaccino un bel tot...quindi vedi di impratichirti così "orecchiettiamo" anzi no, mi "orecchietti"!
RispondiEliminaUn sorriso a te e a Cibou,
D.
sono assolutamente off limits per me...e i fossero uscite cos' al primo giro sarei molto soddisfatta!!
RispondiElimina..da buona pugliese devo dire che quelle che hai fotografato in primo piano sono pressocchè perfette..(Vedo cose c'è sullo sfondo della foto però :) ^-^ ).
RispondiEliminaNonostante sia pugliese io ho imparato tardi a fare le orecchiette (mica viviamo tutti col recondito desiderio di imparare insieme alla quotidianità le tradizioni!!!!!).
Quello che posso consigliarti è: insisti,insisti,insisti!!!!
Dai Lydia, le tue orecchiette con mi sembrano affatto male, anzi! Anche io vorrei imparare a farle...
RispondiElimina@ Gambetto, giurami che se ciò dovesse accadere mi chiamerai, una scena così non potrei perderla.
RispondiEliminaP.S.
Hai intuito perfettamente il mio pensiero
@ Elga, il prossimo passa sarà andare tutte in un vicolo di bari vecchia
@ Dile, la prossima volta niente cena, orecchietta session
@ Genny, ora mi è partito il trip e penso che trascorrerò le mie serate ad orecchioettare
@ annaferna, diciamo che ho dato risalto a quelle venute meglio.
Il cimitero che si vede di sfondo è un pianto greco
@ Cibou, tu sei buona con me perchè sei mia amica!!!
La prossima volta soufflè session
@ Gloria, è tutto merito della maestra
E' vero, è vero! Anche mia suocera me le ha insegnate col metodo eretico (non facendo alcuna menzione a quello without cappottament).
RispondiEliminaEbbrave ragazze!!
Da noi c'è la tradizione della pasta fresca, ma solo quella all'uovo da stendere con il mattarello. Niente grano duro.
RispondiEliminaE' tanto che vorrei provare a fare le orecchiette, visto che ne vado pazza, ma da sola non mi sono mai arrischiata :( mi ci vorrebbe proprio un'insegnante come la tua!
ecco io ci devo provare viste le tue e quelle di Cibu... sono perfette ragazze ma mi assicurate che la prima volta vengono sempre bene? poi per la seconda ci pensiamo.... ciao Ely
RispondiEliminap.s. secondo me è un gran complimento cucinare come Tita :-))))
ora vado a vedere le tue mani al lavoro, ma non essere troppo dura con te stessa...
RispondiEliminaa me le tue piacciono (sara' che non sapevo che con il dito vengono eretiche..?!?!)!
baci
Non saprei nemmeno da che parte iniziare per fare le orecchiette! Mi aggiungerei con piacere insieme ad Elga ad una cooking session barese, che è una cucina della quale so poco e niente :)
RispondiEliminaBuon fine settimana, un bacio
Anch'io voglio partecipare! Bellissimo questo tuffo di orecchiette e quest'incontri intorno alla pasta. Brave!
RispondiEliminaBacioni e buon fine settimana...ad orecchiettare ;-)
Ma non si può organizzare una cooking session milanes pro Ricchietell?!Che brave ragazzeeeeeeeeeee
RispondiElimina@ Virgi, anche tua suocera utilizza il metodo "facile" allora.
RispondiEliminaVabbè se lo fa lei posso farlo anch'io
@ Elena, allora la mia prossima insegnante sarai tu!!
@ Ely, sarà la fortuna dei principianti, la seconda volta sono certa che verranno fuori 2 orecchiette di numero.
P.S.
Riguardo a Tita, hai proprio ragione
@ Gaia, l'ho detto io che col dito vengono eretiche, lascio la parola a Cibu o ad una pugliese doc
@ Camo, evvai, tutte a Bari vecchia.
Bacione a te e buon w.e.
@ Edda, hai messo il tuo vero nome sul profilo, per un momento mi sono detta "e chi è Edda???"
RispondiEliminaSono felice di poterti chiamare con il tuo nome, bellissimo tra l'altro
@ Saretta, facciamo una petizione per far salire Cibou a Milano
ciao tesoro!!! anche le tue orecchiette sono belle...
RispondiEliminasiccome passeremo quattro giorni intimamente assieme, mi insegni vero?
Ciao Lydia! Una volta ho visto una signora pugliese preparare le orecchiette e in quel momento mi sono resa conto che quella non è una pasta fresca come le altre, ci vuole una manualità incredibile per riuscire a fare delle belle orecchiette come quelle di Ciboulette. Quindi complimenti comunque, sei sulla buona strada.
RispondiEliminaPur avendo un rapporto intimissimo con la pasta fresca, al corso delle Simili, le orecchiette piú belle erano quelle preparate da mio marito...e questo la dice lunga...da allora ha gonfiato il petto come l'unico gallo del pollaio.Da allora le prepara solo lui (vabbé che é vissuto in Puglia 6 anni e forse questo é stato utilissimo)
RispondiEliminaahahah bella battuta! Io ti insegno a fare le tagliatelle col mattarello e tu mi insegni le orecchiette ;-)
RispondiEliminacomitato pro petizione Cibou a Milano per corso base di orecchiette e pugliesitudine!!!
RispondiEliminasiete state fantastiche!anzi lo siete sempre. baci
Pensavo che la girata sul dito fosse d'obbligo. Sono un'eretica anch'io!!
RispondiEliminaA proposito degli ziti, cerco di non spezzarli mai, visto che mi rimbalzano sempre sugli occhiali quei pezzettini piccoli di pasta, con tanto di rimprovero di mia madre che vuole ritrovarseli tutti nel piatto!
Comunque anche le riuscite orecchiette eretiche sono bellissime!
@ Roby, io posso provarci, ma non rispondo della mia abilità
RispondiElimina@ Mafaldina, penso di averlo capito, ma io non demordo...
@ Cibou, tu NON puoi rigirarle con il dito, offenderesti la memoria della cara zia Pasquina
@ Alex, ma le rigira o gli vengono con la gobbetta senza il giramento di dito?
Se è così è un genio...
@ Elena, al massimo ti insegnerei a fare le orecchiette eretiche...
@ Giò, tu sei la presidentessa
@ Dodò, quei pezzettini sono la parte più buona, tua madre è un'intenditrice...
vedo che le orecchiette le hai imparate benissimo, spiegate bene che potrei farle anche io
RispondiEliminaSfatiamo subito una leggenda... in Puglia si dice che chi non sa fare le orecchiette, non si sposa! Beh, non è vero, tant'è che io non le so fare! :DDDD Questo per dirti che quasi tutte le bambine pugliesi hanno cercato di impare e che quella manualità necessaria si acquisisce col tempo... TANTO TEMPO, quindi non demordere perché sei sulla buonissima strada! Il sistema "dito" - come dice Cibou - non è affatto eretico, anzi è il più diffuso e praticato, per cui... vai tranquilla! Solo a Bari e nel barese si procede "sine dito sed cum coltellum", per altro secondo me,è DIFFICILISSIMO, per cui doppio plauso ad Elvira!!!!!
RispondiEliminaAvrei pagato per vedervi piegate in due sul Tavoliere( tipico appellativo barese della Spianatoia o Spianatora ovvero Spinatora che dir si voglia), siete state troppo brave e sicuramente vi sarete divertite un sacco con le orecchiette "partebaresi e partenapolene"! :DDD BRAVISSIME!!!!
Un abbraccio,
Ornella
P.S. I "cazzarielli" non li fai? Non è una pasta tipica napoletana?
@ Gunther, diciamo che ci ho provato
RispondiElimina@ Ornella, allora penso che il metodo con il dito rimarrà il mio.
I cazzarielli non sono napoletani, io li ho sempre mangiati dalle parti di Roccaraso
Ricetta Capo !! Ho tutti gli ingredienti! Io sicuramente farlo! Grazie mille.
RispondiEliminaGrazie a voi e buona fortuna a mettere più!
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