lunedì 24 maggio 2010

ci ritornate a colazione da noi?

Come al solito siete sempre i benvenuti!! Sono del Capricorno ascendente Scorpione, non che ciò possa avere rilevanza alcuna, ma mi riconosco nella testardaggine e nella forte risolutezza che contraddistinguono questo segno.
Sono anche molto pigro, ma quando "qualcosa" mi stuzzica, allora mi metto subito al lavoro per conseguire, forse no, inseguire le pochissime mete che mi prefiggo.
Ed è questo il caso emblematico del krapfen o bombolone.
Ho provato e riprovato le più disparate ricette, suggerimenti, consigli , ma l'esito non mi soddisfaceva,ma esattamente che cosa non mi andava a genio?
La forma finale del bombolone, la sua lievitazione andavano bene, ma il sapore no.
Dal lontano 1965 fino al 1975 ho trascorso una parte delle vacanze estive a Rimini perché l'aria di mare stimolava il mio scarso e debolissimo appetito.
Una delle pochissime cose di cui mi nutrivo molto volentieri erano i bomboloni che vendeva in spiaggia una signora dall'aspetto giunonico e cordiale che tutti chiamavano "la Nilde". Quindi, per me, il sapore del bombolone o krapfen é solo ed unicamente quello della riviera romagnola.



Ecco la ricetta:

KRAPFEN DELLA NILDE

Ingredienti:

per il lievitino:

100 grammi di farina forte (manitoba)
10 grammi di lievito di birra fresco
50 grammi circa di latte intero a temperatura ambiente


per l'impasto finale:

400 grammi di farina forte (manitoba)
130 grammi di burro morbido di ottima qualità
150 grammi di tuorli di uovo
100 grammi di zucchero semolato
abbondante olio di arachidi per la frittura
zucchero a velo

per la crema:

500 grammi di latte fresco intero
5 tuorli di uovo di grandezza media
130 grammi di zucchero semolato
60 grammi di amido di mais


ESECUZIONE

La sera precedente, preparate il lievitino avendo l'accortezza di coprire il piccolo impasto ottenuto con pellicola trasparente una volta averlo posto in una terrina.
Il giorno successivo, riprendete il lievitino ed unitelo alla rimanente farina alla quale avrete mescolato lo zucchero. Iniziate ad incorporare i tuorli attendendo che vengano assorbiti dall'impasto prima di unire il successivo. Quando avrete terminato di unire i tuorli, incorporare il burro in due riprese (seguite le stesse modalità per l'incorporazione dei tuorli).
Impastate energicamente per almeno una quindicina di minuti fino a conseguire un impasto particolarmente elastico e ben estensibile.
Ungete l'impasto con un pò di burro e ponetelo a lievitare per circa 4 ore (il volume dovrà triplicare).
Riprendete l'impasto e stendetelo in una sfoglia dell'altezza di circa 2 cm. Infarinate leggermente la sfoglia ottenuta e ricavate i soliti dischetti del diametro che maggiormente preferite.
Fate lievitare nuovamente i krapfen fino al raddoppio e friggeteli in abbondante olio di arachidi e con l'aiuto di una sac à poche riempiteli con la crema.
Infine, spolverizzate con abbondante zucchero a velo.

Annotazioni: i krapfen sembrano di facile esecuzione ed in parte lo sono, tuttavia per valutarne la buona riuscita, é necessario che, al termine della loro cottura, si sia creato un vuoto al loro interno nel quale sia possibile inserire agevolamente il ripieno sia esso a base di crema o di marmellata.
La consistenza finale del krapfen deve essere leggera e dovrebbero essere caratterizzati al loro interno da una microalveolatura uniforme e ben distribuita.

19 commenti:

  1. Aspettavo Diletta ma niente caro Roberto...stamattina il buongiorno ed i primi complimenti te li becchi da me! :PP ehehehehe
    Dispiaciuto per quanto accaduto ma non per questi krapfen che sono spettacolari!!
    PS
    Solo per la cronaca. A me invece da ragazzino dovevano portarmi in posti claustrofobici, fumosi, scuri e tristi per cercare di farmi passare la fame e nemmeno così ci riuscivano...altro che bomboloni!! ehehehe :PP

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  2. Eccomi!!!
    Roberto scusami tantissimo, volevo essere prima anche oggi ma niente.
    Certo che ci proponi una ricetta meglio dell'altra! Mi sono già segnata le ciambelle fritte che hai proposto su Scatti di Gusto e che mi hanno rapito il cuor...e grazie per la risposta!!!

    Un sorriso soffice,
    D.

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  3. giorno, attraverso gli occhi lacrimosi e il naso chiuso dai pollini guardo le foto e penso che si si fan così.
    io uso sempre la stessa ricetta ripresa tantissimi anni fa da rossanina ma è arrivato il momento di cambiare se mi dici della Nilde e del vuoto interno ampio.
    hai ragione non sempbrano e non sono difficili, unica cosa che suggerisco sulla scorta di rossanina è di stare attentissimi alla temperatura dell'olio, se troppo elevata rischiano di non cuocersi all'interno.

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  4. Lo avessero saputo i miei disperatissimi genitori, ai tempi in cui non mangiavo nulla, che c'era solo da portarmi sulla riviera romagnola :-)
    Segno e provo, anche io ho tutte ricette buone si, ma solo fino al 99 %.
    Buona giornata.

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  5. Anche a me i bomboloni ricordano tanto quando le mie giornate da bambina spensierata al mare! Quando mi passerà la fobia di friggere in casa li devo provare, sono molto tentata!

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  6. @ gambetto: adesso io ho il problema inverso. Un saluto caro

    @ diletta: scusami tu per il ritardo con cui ti avevo risposto.
    Un bacione

    @ enza: quoto assolutamente l'attenzione che è fondamentale porre sulla temperatura dell'olio in frittura: non deve essere eccessivamente bollente, altrimenti non cuociono al loro interno.

    @ arabafelice: con me aveva funzionato, ora per i problemi opposti, devo starci alla larga!!

    @ gloria: perchè non utilizzi la friggitrice? non puoi perderti le gioie della frittura casalinga!!!

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  7. roberto..... questo è un gran colpo basso.... a quest'ora, digiuna, dieticamente impegnata....... terribile..... buona settimana!

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  8. come mis ta simpatica questa nilde:D

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  9. Anche per me il bombolone e' solo quello della rivera romagnola e come te ho ricordi d'infanzia legati a quei posti. Non ho mai provato a farlo e credo che non provero', c'e' una strana alchimia in casa mia per cui la puzza di fritto fa salotto per una settimana nonostante cappa al massimo e finestre aperte con doppia esposizione che pare di avere una bora in casa, i tuoi bomboli sono bellissimi, complimenti!

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  10. Ecco, visto che al mare non ci si può ancora andare, con questo tempaccio dispettoso, portiamo la spiagia in casa: ancora oggi sul liltorale romano gira un "ameno" venditore di ciambelle (che con la sua tenera voce risveglia tutta la spiaggia dalle 14 alle 15, proprio in "orario pennichella" hehehehehe). Ricordo che, a Nettuno, c'era una rosticceria proprio davanti lo stabilimento Le Sirene che faceva ciambelle fantastiche (e, a fianco, dopo il bar, c'era quello che faceva i craphfen ripieni di crema o cioccolato che venivano "sganciati" da un siluro che, su un filo di metallo, come una seggiovia, proveniva dalla cucina retrostante: era uno spettacolo già "vederli arrivare"... pensa poi addentarli e sporcarsi di crema dappertutto: come si faceva a non aver fame? :-D

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  11. Non ho mai fatti i kraphen ma sono uno dei miei cibi coccola. Ricordo che da bambina mia madre aveva inaugurato il negozio di abbigliamen to dove lavorava e aveva ordinato tipo un centinaio di minikraphen vuoti e strabordanti di crema e che li avevo mangiati nascosta nel retrobottega con il naso pieno di zucchero =) ricetta bellissima! poi sono una capricorno e scorpione anche io =D

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  12. Caro Roberto, anche per me il mare ha il sapore di bombolone!!! La lotta con mia madre era sul tempo per il bagno: "Vuoi il bombole? Allora aspetti un'ora prima di fare il bagno!"... come puyoi capire io non avevo problemi d'appettito e ancora oggi adoro stare ore in acqua. Ricetta rubata, quella che utilizzo io è semplice: questa mi pare molto interessante!!!

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  13. IL bombolone !!!!! Ma questo e' un colpo basso..non lo mangio piu' da quando ho scoperto la celiachia, mannaggia ma prima o poi me lo rifaccio gluten free...un po' da testoni ...!

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  14. Lo sai che ti odio?
    Ma anche no!
    Io sono uno che calcola le calorie sull'unghia quando guardo un alimento, ma ho una passione smoderata per questi barilotti lussuriosi, al punto che spengo il pallottoliere che ho incorporato in testa e me li pappo senza tanti complessi di colpa. E' una di quelle ricette che avrei sempre voluto provare ma ero indeciso tra le tante e diverse che vedevo in giro. La tua versione mi ispira molto e voglio assolutamente farla. Che dici, è troppo difficoltosa da fare a mano? Mi preoccupa un po' la frittura, mai fatta in vita mia, ma in qualche modo farò. Tanto per capire, perché se fossero buoni come sembrano sarà difficile resistere a farli fuori tutti, quanti pezzi ti escono con queste dosi immaginando di usare un coppapasta da 7 cm?
    LaCaloriaSolitaria

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  15. @babs:come ti capisco, come ti capisco...

    @ genny: credimi era ed è proprio una forza!

    @barbara: grazie dei complimenti, ma una fritturina una volta ogni tanto...

    @jajo: io se non fossi in te mi toglierei quella maglietta eh eh..
    Scherzi a parte, forse è proprio l'aria di mare che conferisce ai krapfen quel delizioso sapore..chissà

    @cey: piacere di leggerti..abbiamo due cose in comune : i bomboloni ed il segno zodiacale.

    @ciboulette: un bacione pieno di affetto...falli lo stesso anche se non vengono i nipoti

    @lacquaodorsa: ti quoto in tutto e per tutto...

    @glufree: con la farina aglutinata non ne garantisco la riuscita...

    @asa: non odiarmi ti prego! io dovrei allora ucciderti per il modo meraviglioso con cui scrivi nel tuo blog? ogni tanto ti potrai concedere uno strappo alla regola!!Credo che con il tuo coppapasta ne dovrebbero venire forse una decina o pochi più.Un abbraccio

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  16. Roberto: quest'anno, come non mai prima, hai rischiato di vedere una "nuova versione" di QUELLA maglietta hahahahaha

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  17. Krapfen..uhm solo la parola mi fa venire fame..e quella cremina sopra..sono una di quelle cose ke nn cucinerò mai xkè tento a tagliare i grassi e i krapfen van mangiati cosi come sono!

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  18. quando ho aperto questa pagina mi sono commossa, mi è rivenuta in mente mia nonna carmela e i suoi krapfen meravigliosi, dei quali ovviamente NON ho la ricetta.

    proverò un giorno con i tuoi, sempre che l'adattamento gluten free funzioni...

    grazie del tuffo nostalgico nel passato

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  19. Una piacevole goduria questo post, come si fa a far finta di niente, a non farsi tentare?
    Terrò presente questa ricetta ed i tuoi utili consigli.
    Grazie per la visita e piacere di aver conosciuto il tuo blog.
    Ciao Alessandra

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