venerdì 6 novembre 2009
la vita è una continua scoperta
Il comodino per me è un po' come la borsa, ci tengo tutto ciò ritengo essere indispensabile.
E le cose indispensabili per me sono davvero troppe...
Sul mio, oltre ad una pila di libri, a svariate penne, ad un blocco per gli appunti ( chissà perché di notte mi viene sempre in mente qualcosa da scrivere), ad una limetta per unghie, ad una foto con il mio fratello adorato, ad un peluche regalatomi da Elena e varie altre cianfrusaglie, ci tengo "la cucina napoletana" di J. Carola Francesconi.
Una specie di bibbia per chi ama la cucina napoletana, che può essere di una ricchezza e di una vastità davvero sorprendenti.
E’ incredibile come ancora riesca a trovare ricette mai sentite prima d’ora, nonostante abbia sfogliato quel libro centinaia di volte e nonostante io mi picchi di conoscere l’argomento abbastanza bene.
Nella sezione dedicata agli gnocchi, ai timballi e alle lasagne sono stata attratta da questa ricetta di gnocchi milanesi tratta dal Cavalcanti (n.d.r. "trattato di cucina teorico pratica" di Ippolito Cavalcanti, noto testa di cucina napoletana pubblicato nel 1837).
Gnocchi milanesi??? Sono napoletana da 37 anni, vivo a Milano e non li avevo mai sentiti nominare.
Naturalmente non ho resistito e li ho fatti subito, sono praticamente un incrocio tra gli gnocchi alla romana e gli gnocchi di ricotta
GNOCCHI MILANESI
Per 2 persone
370 gr di latte
100 gr di semolino
Sale
Noce moscata
1 tuorlo
20 gr di burro
20 gr di parmigiano
50 gr di ricotta compatta
Semola
Portate a bollore il latte, salarlo ed aggiungere il semolino a pioggia, farlo cuocere una decina di minuti, fin a quando sarà bello compatto, aggiungere la noce moscata e il burro e lasciare raffreddare per bene.
Aggiungere al semolino il tuorlo, la ricotta (che sia bella compatta mi raccomando) ed il parmigiano grattugiato. Impastare bene e con l’aiuto di abbondante semola formare dei cilindri larghi un dito e tagliare gli gnocchi poco più piccoli di una falange.
Lessare in acqua bollente salata fino a quando non vengono a galla.
Io li ho conditi con un ragù alla bolognese bianco, che io faccio uguale uguale a quello rosso, solo che non metto il pomodoro, ma lo stesso quantitativo di latte
Il comodino come sintesi delle esigenze espresse ed inespresse del proprio io...ma se così fosse c'erano anche questi gnocchi sopra ad asciugarsi prima della cottura?! ahahaha
RispondiEliminaScherzo, per me è la stessa cosa...ma non intendo solo per il comodino ma per il ragù bianco alla bolognese che a casa mia è da sempre un piatto 'troppo' buono!
PS
Quale è la differenza che hai trovato al palato con gli gnocchi classici, in termini di consistenza ovviamente?
Buona giornata e complimenti come sempre per la non banalità dei tuoi post e delle tue ricette...il tutto in poche righe...che anche il blog fosse una estensione del tuo comodino dove accorpare poche ma essenziali ed importanti annotazioni della quotidianetà?! ;-P
@ Gambetto, ti premetto che io adoro gli gnocchi, come i bambini quando nvado al ristorante li chiedo sempre.
RispondiEliminaGli gnocchi di ricotta, come questi milanesi, hanno il grande vantaggio pratico di essere veloci da preparare (non devi lessare e schiacciare le patate).
Per quel che concerne il gusto, sono diversi, direi un pò più leggeri di quelli di patate.
Provali, davvero sono un'ottima alternativa
Ok, farò tesoro di questo post. Già ne ero convinto ma con quello che hai scritto ne hai dato l'ufficialità se mai ce ne fosse stato bisogno.
RispondiEliminaBrava
ce l'ho! ce l'ho!
RispondiEliminaIl libro di Carola Francesconi ce l'ho!!
Questi gnocchi sono stupendi, li facciamo quando venite a Roma?
Ho fatto tutti le versioni degli gnocchi, ma questi mi mancavano!!!
RispondiEliminaBuongiorno Lydia, leggendo l'intro. ho subito pensato alla mia amica di cucina che tiene nel cassetto del comodino...il sifone! ;-) Dice di non sapere dove metterlo...mi sa che ti batte eh?
RispondiEliminaMi interessa molto questa versione ibrida di gnocchi, io adoro entrambi, quelli alla Romana con la ricetta storica di mia mamma (ve li proporrò prima o poi) e quelli, delicatissimi di ricotta! Grazie anche per lo spunto, tra le righe, sul libro...
Molto interessante questa versione di gnocchi, grazie, ne farò tesoro.
RispondiEliminala provo, la provo, la provo!
RispondiEliminaIl comodino è lo specchio dell'anima?
Sul mio adesso c'è un libro che non riuscirò mai a finire di leggere, un libricino sulle torte salate, la tachipirina e un ciuccio.
Che periodaccio!
Io sul comodino tengo alcuni libri e riviste di cucina, i tappi di cera per dormire, la mia agendina e anch'io ho un libro di Matilde Asensi che non finirò credo mai :)
RispondiEliminaNon li conoscevo nemmeno io questi gnocchi, come non conoscevo quel libro anche se ti confesso che, come tutti i testi di cucina regionale, mi interesserebbe molto! Io ne ho uno di ricette bolognesi dove ci sono alcuni piatti talmente tanto antichi che non li ho mai sentiti nominare... e per questo sono ancor più affascinanti ;)
Perdona il papiro, buon week end :)
sul mio comodino c'è una collezine di pelouche parlanti, uno spegnicandela che non serve a nulla me è bello, il telefono, l'abat-jour...ilibri li poso per terra:D ... questi gnocchi sono fantastici!sai che siamo golose allo stesso modo!
RispondiEliminaGli gnocchi milanesi sono praticamente lo specchio della tua condizione di profuga!
RispondiEliminaYEAAAH, ce l'ho anch'io il libro della Francesconi!!!
RispondiEliminaFantastici.
RispondiEliminaSto immaginando che bontà e leggerezza deve produrre il misto di ricotta e semolino.
Il mio comodino è simile al tuo, in quanto a ricettacolo di tutto ciò che devo avere vicino nel momento della giornata più intimo e tranquillo, quando fai il punto della giornata e pensi a ciò che sarebbe bello fare l'indomani.
RispondiEliminaAdoro gli gnocchi e questa variante milanese è davvero interessante :))
L'altra sera ho preparato il rotolo di gnocco e ti ho pensata!
Sai che non conoscevo il ragù bianco?
Avviso: questa e' una vergognosa autopromozione :-)
RispondiEliminaCiao, sono un lettore silente, esco ora allo scoperto per segnalarti che ho lanciato il mio primo contest. E' difficilotto, ma intrigante. Dacci un'occhiata, se credi.
CIAO :-)
Ed io scopro cose con te :-). Un piatto ricco e adoro il ragù bianco.
RispondiEliminaBellissima la descrizione e forse la metafora del comodino, anche per me è simile, è un posto intimo, personale, dove spesso nascono mille progetti
Un abbraccio e buona giornata!
Nemmeno io conoscevo gli gnocchi milanesi! Buoni...
RispondiEliminaMi associo alla confusione dei comodini: agli occhi altrui il mio può sembrare disordinato, invece per me è perfetto, è soprattutto è solo mio!
Gnocchiiiiiiiii...li adoro, ma questi non li conoscevo..interessantissimi!!
RispondiEliminaPs..sarà una prerogativa del nome...ma anche il mio comodino e la mia scrivania sono come la mia borsa...incasinataaaaaaa!!!
ciaoooooooo
Scopro adesso il ragù bianco....Interessante ricetta e nel mio comodino, purtroppo non posso tenere nulla.....ho una bimba troppo curiosa che ha una il potere di rompere la maggior parte dell ecos eche trova...uff. Ma ne avrei di cose da mettere...... Un bacio e buona giornata.
RispondiEliminaCara Lydia, posso invitarti qui?
RispondiEliminaGiocosa come sei magari mi dici anche di sì!
Buona giornata
gnocchi del tutto sconosciuti!una bella scoperta..mi hai anche fatto ricordare il ragù banco, mai fatto ma assaggiato tempo fa mi aveva conquistato!
RispondiEliminaLa foto e' bellissima e loro devono esssere buonissimi. Semolino e ricotta, che abbinamento morbido e dolce, e quel ragu' con il latte devo assolutamnete provarlo, anche se lo faro' con il macinato vegetale, il Quorn (sorry).
RispondiEliminaComplimenti per il blog: mi è bastato il titolo per innamorarmene... ah, la Grecia... gyros pita, moussaka, dolmades...
RispondiEliminapraticamente il milanese lascia latte e semolino e di suo il napoletano ci aggiunge l'immancabile ricotta, quella da dunderi immagino.
RispondiEliminail comodino è il mio posto del cuore, pile di libri,un telefono staccato e lucetta da lettura ma solo perchè non ha il cassettino. :)
Bella l'immagine del tuo comodino!!! Sul mio ci sono una valanga di fazzoletti....!
RispondiEliminaDa quando ti ho conosciuto e scoperto il tuo blog....non lo lascio più!!!
ciao!
belli questi gnocchi!
RispondiEliminaL'altra sera a cena ad Atene ho mangiato tzatziki e ti ho pensato!:O)))
"Noooo... il libro di cucina sul comodino.." ho pensato tra me e me leggendo il tuo post. Poi ho inarcato il sopracciglio sinistro ammonendomi (sempre tra me e me mi pare ovvio): "Ma io sul comodino non ho forse "Erbe in pignata 75 facili ricette? Da quale pulpito.. tze tze...". Dopo aver fatto mea culpa sono andata a prendere il "mio" Francesconi... e a pagina 237 li ho trovati: Gnocchi milanesi! Almeno stavolta non servirà trascivere la ricetta per provare a realizzare qualcosa di tuo! Un bacione e l'augurio di un sereno fine settimana!
RispondiEliminaChe bella sorpresa! Scoprire di essere sul tuo comodino è stata una vera gioia.
RispondiEliminaUn bacio
assolutamente deliziosi questi gnocchi delicati e gustosi!!bacioni imma
RispondiEliminaSemplici! Li proverò
RispondiEliminaBacioni
buonissimi questi gnocchi,li ho preparati . dovresti però cambiare il titolo, non so da cosa lo deduci ma ti assicuro che non sono gnocchi tipici milanesi.
RispondiEliminaEffettivamente! Buon testo, molto informativo ed esplicito! Grazie per aver condiviso i tuoi suggerimenti.
RispondiEliminaYes, I am totally agreed with this one. Your blog give me really a sweet recipes. I must make this one with my good friends. Now it's time to avail https://quickshutterrepair.co.uk/ for more information.
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