Ho fatto il ragù, quello napoletano, una giornata intera a pippiare, curato e corteggiato amorevolmente, coccolato come un amore appena nato.
Gli odori tritati con la pancetta, consumati con la carne, poi il vino rosso, e poi lentamente, molto lentamente, il concentrato di pomodoro, e poi tanto pazienza.
Dedicato alle mie amiche: Diletta, Virginia e Linnea, loro sanno perchè.
Anzi, farebbero bene a mandarmi un'impresa di pulizie....
RAGU’ NAPOLETANO
150 gr di pancetta
1 cipolla
Un paio di cucchiai di olio
1 kg di concentrato di pomodoro
2 bicchieri di vino rosso
2 salsicce (io preferisco le cervellatine)
500 gr tracchie
sale a fine cottura
Sminuzzate la pancetta e gli odori e metterli in una pentola capiente con dell’olio insieme alla carne ,girate di tanto in tanto e fate cuocere a fuoco bassissimo e con il coperchio finchè gli odori non si saranno consumati ben bene (1 oretta e ½ circa).
Aggiungete il vino poco alla volta e lasciatelo evaporare.
Continuate la cottura lentissima ancora per una mezz’ora.
Aggiungete un paio di cucchiai di concentrato sciolto in una tazza di acqua calda,continuando a mescolare e fate cuocere lentamente fino a che il pomodoro non sia diventato scurissimo. Ripetete ancora l’operazione fino a che non avrete esaurito tutto il concentrato (impiegherete 2 o 3 ore!!!).
Fate cuocere a fuoco lentissimo(ricordate che il ragù deve pippiare) per lo meno per 5 o 6 ore verificando sempre che ci sia acqua a sufficienza.La salsa deve essere scurissima,lucida e densa.
Solo alla fine aggiungere il sale
Ne avevo già parlato a proposito della lasagna napoletana
Post da lacrime...sia per il soggetto immortalato sia perchè ho una precisa idea di cosa possa diventare il piano cottura dopo ahahaaha!!
RispondiEliminaAdesso anche le dediche personalizzate ed avvolte nella nebbia vabbè :P...vado a "pippiare" l'idea di metterlo anche io sui fornelli un grande ragù!!
Buon we :)))
Ma la prima foto ritrae il tuo fornello? Sembra un'opera d'arte! Purtroppo non ho mai avuto il piacere di assaggiare questa meraviglia, comunque concordo sul fatto che queste cose vadano fatte con pazienza e con tanto amore.
RispondiEliminaMi spiegheresti per favore cosa sono le tracchie? Immagino siano tipo le nostre costoline...
Un bacione e buon fine settimana!
mmm ma le tracchie che so?:D
RispondiEliminaHo molti amici napoletani e, ho mangiato il loro ragù..un capolavoro!
RispondiEliminaPerò non ti dico le discussioni che si sono scatente con chi sosteneva la supremazia del ragù Napoletano(a pezzi grossi se non erro) e quello bolognese...roba da guerra punica!!!!:D
ha un'aria meravigliosa.
RispondiEliminaho solo due problemi:
1) cosa sono le tracchie?
2) cosa significa pippiare?
detto questo... complimenti alla cuoca!
ehhh la cucina tutta schizzata di sugo la ho sempre anche io quando faccio il mio pentolone di ragù!
RispondiEliminabuonissimo, ma tu nel ragu' ci aggiungi mai a cucinare le polpette o gli involtino di cdrne o pezzi di carne da spezzatino?
è uno dei miei confortfood il ragù della domenica con la sua carne al sugo.....
Si si è una meraviglia!!...Mi unisco da La Gaia Celiaca con le stesse domande!
RispondiEliminaCiao LydiA, deve essere una vera sinfonia il tuo ragù napoletano, mi ricorda tanto i racconti di mia madre, che da bambina andava a passare l'estate a Sorrento e le nonne facevano per ore e ore sobbollire il ragù sul fuoco. Eccolo, questo magico ragù. Non sai che curiosità e quanto mi piacerebbe assaggiarlo :) UN bacione, buona giornata
RispondiEliminaAaaaaaah, è tutta colpa mia!!!!!!!!
RispondiEliminaUn capolavoro.
Non vedo l'ora...
che sono le tracchie??? :) :)
RispondiEliminabellissimo .. un signor ragu'
Il ragù, che meraviglia! Viene l'acquolina solo a pensarci!
RispondiEliminaOgnuno ha la propria ricetta per il ragù e ho visto scatenarsi grandi discussioni in merito... Ma l'aspetto di questo è davvero molto invitante
P.S. Pippiare significa far sobbollire piano piano piano.
Le tracchie sono le spuntature di maiale.
Anch'io ignoro cosa siano le tracchie...ma nonostante questo vorrei assaggiare questo ragù subito!
RispondiEliminaGiusto, colpa di Virginia!!!...ma anche io non vedo l'ora di paparmi cotanta bonta'....
RispondiEliminaUn sorriso a domani,
D.Gnam
Meraviglioso classico!!!
RispondiEliminala prima foto mi ha fatto morire :)))
Vorrei anch'io essere li' ed inebriarmi del profumo...per poi divorare tutto (per l'impresa delle pulizie devo informarmi ;-)
RispondiEliminaStupendo, devo provarlo almeno per mio padre.
Baci forti, buon fine settimana e buona abbuffata!
'O Raù di Eduardo De Filippo
RispondiElimina'O rraù ca me piace a me
m'o ffaceva sulo mammà.
A che m'aggio spusato a te,
ne parlammo pè ne parlà.
io nun songo difficultuso;
ma luvàmmel'a miezo st'uso
Sì,va buono: cumme vuò tu.
Mò ce avéssem' appiccecà?
Tu che dice? Chest'è rraù?
E io m' 'o mmagno pè m'o mangià...
M' ' a faja dicere na parola?...
Chesta è carne c'a pummarola!
@ Gambetto, sapevo che ti sarebbero scese le lacrime leggendo questo post!!!!
RispondiElimina@ Camo, si la foto è quella del mio fornello, altro che opare d'arte...
Le tracchie di maiale sono le costine, che penso corrispondano alle tue costoline.
P.S.
Ho delle cose per te!!!
@ Genny, come sopra, le tracchie sono le costine
@ Saretta, l'argomento è davvero scottante, io non mi pronuncio, sono di parte!!!
@ Gaia celiaca, vocabolario per i non napoletani: le tracchie sono le costine e pippiare significa sobollire,il ragù deve bollire molto lentamente
@ Sabina,si spesso ci faccio gli involtini, mai lo spezzatino però.
C'è voluto una confezione di sgrassatore per pulire il fornello...
@ Oxana,hai trovato una risposta alle tu domande!!
@ pupille gustative, non farmi pensare a Sorrento che mi viene la malinconia!!!!
@ Virgi, sentiti in colpa
@ Alem, leggi sopra ;-)
@ Mafaldina, ti ringrazio, sei assunta come assistente blogger
@ Gloria, te ne mando un pò se vuoi... ;-))
@ Dile, a domaniiiiii
@ Andrea, verrò a farti una visita appena possibile.
Benvenuto
@ Terry, anche a me ha fatto morire la prima foto... perchè ho dovuto pulire...
@ Dada, un bacio grandissimissimo.
Te lo preparo quando scenderai
@ Pinar, se vai sul post della lasagna ci trovi la poesia di Edordo, mitica!!!
Davvero spettacolare questo muro tutto imbrattato.. beh che dire allora quando hanno finito da te l'impresa mandamela a me... davvero gustosissima anche la ricettina della Pummarola... bacio a presto
RispondiEliminaE come potrei non piangere per il ragù!!
RispondiEliminaEhehehehe
PS
Non ci conosciamo...ma ho il vago sospetto che la lontanza dai luoghi di provenienza acuisca il desiderio di cucinare piatti della propria tradizione...poi per il resto 'casa' può essere dovunque ;)
Quanti modo esistono per fare il ragù? Mia nonna lo prepara con tracchie,salsiccia e braciola(con aglio e prezzemolo dentro) e poi ci condiamo i cavatelli fatti a mano! E poi...bisogna impegnarsi per digerire tutto!
RispondiEliminaQuegli schizzi mi sono familiari..tutto quel tempo a "squacchiarià"! Alle pulizie ci si pensa dopo!
Cara la prima foto, evviva le cucine vissut :)
RispondiEliminaNon credo mi ci metterò mai a fare il ragù, ma ammiro chi ne ha la pazienza e chi lo fa con tanto amore ;)
Dopo aver lette le tue risposte, ho capito cosa sono le tracchie!! Mica facile!!! Buono quel ragù!!!!
RispondiEliminaHo imparato il significato del termine "pippiare" l'anno scorso, in tv ed è un termine musicale, perfettamente onomatopeico ....
RispondiEliminaPer il ragù passo .....
Bentornata!!!!!
è un capolavoro...ti prego non pulire le macchie!!!
RispondiEliminaQui imparo sempre nuove parole. Tracchie (grazie santo Google), pippiare. Adoro questo aspetto linguistico dei tuoi post :-)
RispondiEliminaE la prima foto ha davvero qualcosa di artistico, spettacolare.
Avete fatto danni a Paris?
Un bacio
Alex
Appena reduce dalle fatiche del ragù ... fantastica la foto. Io, per 18 ani, mi sono svegliato, la domenica, all'odore del ragù fatto dalla nonna la domenica mattina. Poi eravamo cresciutelli e allora la nonna ha iniziato a restarsene a casa sua il sabato sera. Ma quell'odore ti resta dentro.
RispondiEliminaAd Maiora
Fabrizio aka Artèteca
@ cuoca pasticciona, per l'esattezza quello tutto imbrattato è il fornello.
RispondiEliminaSe le mura avessero avuto quell'aspetto avrei dovuto imbiancare casa!!!!
@ Gambetto, si chiama sindrome dell'emigrante...
@ Dodò, io penso che esistano tante versioni di ragù per quante sono le famiglie campane!!!
@ Rosmarina, la mia cucina è più che vissuta, credimi
@ Solema, sto pensando ad un vocabolario gastronomico napoletano-italiano
@ Lenny, m olto spesso esistono dei termini dialettali onomatopeici che nella traduzione in italiano non rendono assolutamente, pippiare è uno di questi.
Benritrovata
@ Robby, troppo tardi, l'opera d'arte è sparita
@ Cibou, devo dirti che mentre lo pulivo non ci vedevo nulla di bello!!
@ Alex, dovrò decidermi a fare un dizionario semiserio napoletano-italiano!!!!
Grandi danni a Paris, ho scoperto grazie a Dada una pasticceria strepitosa
@ Fabrizio, certi ricordi sono indelebili, per fortuna
non faccio ragù cosi da molto tempo, ma complimenti per la pazienza, riesco solo a fare cotture berevi ma il ragù è il ragù
RispondiEliminaEhehehe :))
RispondiEliminalo faceva così anche il mio papà, che non era napoletano ma aveva vissuto a Napoli per un certo periodo. Tra le nebbie lodigiane ogni tanto spuntava un ragù o una frittata con gli spaghetti, dovrò provarci anch'io!
RispondiEliminaarticolo superba che mi ha dato le tracce reali per i miei oggetti a me. I metterà alla prova partendo prossimo articolo. Per dire che ho anche messo la pagina in Preferiti.
RispondiEliminagrazie
I miei migliori congratulazioni per il tuo sito meraviglioso! Perfetto !!!
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