A volte può capitare che, dopo aver preparato la pizza il sabato sera, vi avanzi un pò di impasto e che non ve la sentiate di commettere "un impasticidio" e allora stendete controvoglia un'ennesima pizza che quasi sempre viene condita malamente visto che la mozzarella e gli altri condimenti non vi sono avanzati o ve ne sono avanzati molto pochi.
Così la sventurata pizza dell'ultimo secondo non viene consumata da nessuno e viene relegata come avanzo per l'indomani o peggio surgelata.
Anche il sottoscritto ha quasi sempre agito in questo modo, ma un pò di tempo fa a Torino, vidi un negozio che vendeva la "focaccia di Giaveno": non sapendo di cosa si trattasse sono entrato nella panetteria incuriosito e dopo vari tentativi sono riuscito a far "sputare" al proprietario la ricetta.
La ricetta in questione si basa prevalentemente sull'utilizzo di un buon quantitativo di pasta di riporto (nello specifico proveniente da impasto base per pizza) e l'aggiunta di un pò di burro morbido, qualche uovo ed un pò di zucchero per la glassatura.E' assolutamente di facilissima preparazione, poiché contenendo nella propria massa una considerevole componente di pasta da riporto, quindi già sufficientemente lievitata, non risente dell'aggiunta di proteine e grassi che in impasti di natura differente richiederebbero accorgimenti specifici ed una lavorazione maggiormente attenta.
Risultato: un dolce ottimo, non eccessivamente dolce o stucchevole e di buona conservazione.
Desumo che la focaccia di Giaveno provenga da Giaveno, cittadina molto carina in provincia di Torino dove spesso andavo con mio padre la domenica pomeriggio.
FOCACCIA DI GIAVENO
INGREDIENTI
800 GR DI PASTA DI RIPORTO (PREFERIBILMENTE IMPASTO PER LA PIZZA PREPARATO COME PIU' VI PIACE)
300 GR DI FARINA O
350 GR DI BURRO AMMORBIDITO
4 TUORLI DI UOVO
400 GR DI ZUCCHERO A VELO
BUCCIA DI LIMONE E DI ARANCIA FINEMENTE GRATTUGIATE
QUALCHE CUCCHIAIATA DI LATTE INTERO
ESECUZIONE
Unire alla pasta di riporto la farina 0 ed intridere unendo qualche cucchiaiata di latte intero.
Incorporare i tuorli leggermente battuti assieme allo zucchero ed impastate energicamente per almeno una decina di minuti.
Quando l'impasto avrà cominciato ad assumere la sua struttura leggermente elastica, incorporate il burro ammorbidito assieme agli aromi.
Completate l'impasto e dategli la forma di una pagnotta circolare, vaporizzatela con acqua e sistemate la glassatura inumidendo qualche cucchiaiata di zucchero semolato assieme a poca acqua: dovrete ottenere un composto alquanto solido che andrete a spalmare delicatamente solo al centro della focaccia.
Tale accorgimento si rende necessario poiché in cottura la glassa cederà naturalmente dirigendosi anche verso i bordi.
Fate riposare per almeno un'ora ed infornate a 180° fino a completamento della cottura.
Sfornate e fate raffreddare su di una gratella; ottima se consumata il mattino successivo a colazione.
Schietta come solo una preparazione di recupero sa essere. Mi da l'idea di un pane che avrebbe voluto essere brioche...ma è restato pane, scoprendo poi una sua dignità e golosità. Probabilmente mi sbaglio ma mi piace l'idea. Ho copiato in toto la preparazione e visto che da me non si butta nulla...con il prox avanzo di pasta per pizza (solitamente ci faccio delle similparigine con quanto avanza dal frigo...acciughe incluse!) ci provo!
RispondiEliminaGrazie Roberto per il bel post!
PS
Mi immagino che con il tuo garbo e la tua gentilezza non ti sia stato difficile avere la ricetta...io per la mia "simpatia naturale" avrei solo dovuto usare la pistola!! ahahahaha
Buon we!
ha un'alveolatura fantastica! un pane dolce golosissimo (si può anche spalmare o esagero in golosità?? :D). bella ricetta per un riciclo diverso della pasta da pizza (chi l'avrebbe mai detto che sarebbe potuta diventare dolce?? eppure...e chissà che soffice e buona!)
RispondiEliminabuona giornata :)
a parte che èsplendida, ma credo dipenda dalla tua maestria...sai che d'ora in avanti l'impasto per la pizza casaulmente avanzerà sempre , si ??:D
RispondiEliminae' un ottimo riciclo degli avanzi!
RispondiEliminaciao
apperò! vedi che io ci combino sempre pizzettine o panzerottini o???? beh insomma, questo mi pare un bel modo di riutilizzare l'avanzo!
RispondiEliminaproverò :-) buon we lydia
Roberto anche questa è da provare...anche se a me non avanza mai la pasta della pizza!!!Però visto che è di facile lavorazione riesco pure io che con i lievitati dolci sono un disastro....
RispondiEliminaUn sorriso di riporto,
D.
come ha già detto Gambetto, sembra una briosche fuori e un pane dentro.
RispondiEliminaDeve essere meravigliosa!
Difficile che resti eh!!! Ma se resta ora so cosa farne. E' davvero una buona idea!!! Ma diciamolo... tu hai sembre ottime idee : )))
RispondiElimina@ Gambetto: gentile come al solito, con il prossimo avanzo prova a realizzare questa focaccia.
RispondiElimina@ Bread: grazie dei complimenti.L'alveolatura ritengo sia dovuta alla prolungata fermentazione dell'impasto.
@ Genny: credimi che in questo caso non si tratta di maestria!!!
@ Maia: é esattamente ciò che si propone di essere
@ Babs: buon we anche a te, non sono Lydia, ma Roberto
@ Diletta: provaci!!! questa volta non avrai nessuna delusione...
@ Alem: credo sia da provare, a me piace moltissimo..
ogni giorno se ne scopre una nuova, e tu Roberto sei stato molto abile a scoprire i segreti di questo dolce con impasto pizza da riporto. Veramente una bella ricetta, e utile!
RispondiEliminaDavvero particolare,come ha già osservato qualcuno dà l'idea di una brioche fuori e pane dentro.Vorrei proprio scoprirne il sapore,davvero i miei complimenti per questa preparazione.Un saluto a Lidya.
RispondiEliminaL'idea mi piace molto, anche perchè son curiosa di provare il risultato finale passando dal salato al dolce!
RispondiEliminauna fetta la gradireii davvero tantissimo! ^_^
RispondiEliminaA presto
Gialla
ma brava ....le tue risorse sono infinite :). Un caro saluto
RispondiEliminaMa te pensa, ed io che tristemente surgelavo gli avanzi di pasta della pizza per cene dell'ultimo minuto...
RispondiEliminaCaspita che bella ricetta che ti sei "portato a casa"! Me la segno subito perchè anche qui gli avanzi finiscono o nel surgelatore o finiscono in teglia come pizza "sguarnita" di serie B
RispondiEliminane è uscita una meraviglia ....io non faccio molti lievitati ma a guardare la foto.....invidio parecchio ;-))
RispondiEliminatrovo che sia un modo interessante di riutilizzare la pasta che avanza
RispondiEliminaAmmazza Robè, guarda cosa hai tirato fuori dal cappello!!
RispondiEliminaBellissima ricetta.
Un maestro come sempre
ma sai che pur vivendo non molto lontano da lì, la focaccia di giaveno non la conoscevo? grazie
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