Questi biscotti ergo questo post mi sono costati i legamenti delle ginocchia.
Ho sprecato uno dei rari sabato mattina di tiepido sole milanese inginocchiata al cospetto del forno, con la faccia incollata al vetro, sbirciando e pregando che dei biscotti del cavolo venissero fuori decentemente. (grazie ad Enza mi è venuto in mente che la lampadina del suddetto forno è fulminata, quindi probabilmente mi sono giocata anche qualche diottria...)
Ed ho provato e riprovato, buttato via non so quante teglie e non so quanti impasti, ho montato, incorporato, infornato.
Si, perchè il limite tra un savoiardo ed una frittatina è molto labile, labile come può essere il confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, tra il sogno e la realtà, tra una madeleine ed un plumcake.
Sapete quando vi prende la fissazione per qualcosa e ci dovete sbattere contro, provare e riprovare e vi incaponite e siete decisi a non mollare, questo è ciò che è accaduto sabato scorso tra me e i savoiardi.
Ah tutto ciò accadeva perchè a Napoli i savoiardi li pucciamo nel sanguinaccio a Carnevale e a giudicare dai coriandoli che vedo sparsi per strada ci dovremmo essere.
SAVOIARDI
100 g di albumi (3)
60 g di tuorli (3)
80 g di zucchero
70 g di farina 00
50 g di fecola di patate
estratto di vaniglia
zucchero semolato
Montare a neve fermissima gli albumi con lo zucchero, sbattere i tuorli e l'estratto di vaniglia con una forchetta e versarli lentamente a filo sulla massa incorporandoli molto delicatamente.
Setacciare farina e fecola ed incorporarle delicatamente e lentamente al composto facendo attenzione a non smontare il tutto.
Riempire una sac a poche munita di bocchetta liscia grande (se come a me dovesse mancarvi la bocchetta liscia grande, tagliare il foro d'uscita della soc a poche quanto una falange) e formare dei bastoncini su una teglia ricoperta di carta forno. Io li ho fatti un po' più piccoli del solito, normalmente sono lunghi sugli 8 cm.
Spolverateli con dello zucchero semolato ed attendere qualche minuto prima di infornare (credetemi, il riposo è importante).
Infornare a 160° lasciando un piccolo spiraglio allo sportello del forno (basta inserire una cucchiarella in legno tra lo sportello e la guarnizione), cuocere una decina di minuti circa, spegnere e farli intiepidire prima di tirarli fuori dal forno.
Conservarli in scatole di latta per mantenerli morbidi
Beh, innanzitutto complimenti per non aver mollato, io dopo la prima infornata mi sarei arresa. Non sapevo di questa tradizione napoletana.
RispondiEliminaBuona giornata cara
A.
Quando ho letto "biscotti del cavolo" ho detto tra me e me "Oddio la sindrome della mia portinaia sulla via che porta alla beatificazione le crucifere partendo da Napoli e non da Damasco!" :P ehehehehehehehe
RispondiEliminaEd invece no degli ottimi savoiardi e la risata che mi hai fatto fare constatando che è Carnevale a giudicare dai coriandoli per terra.
Anche se meditavo...ma a Napoli dove si trova sempre l'occasione per sparare qualche botta (fuoco d'artificio sarebbe una concessione troppo ampia) è sempre capodanno?! :P ahahhahahahaha
Ricetta in ogni caso stra-segnata perchè come sempre la tua firma per me è sinonimo di continuità nel mio forno o ai miei fornelli! :P
Buondì :))
Lydia non mi avrai.
RispondiEliminaho già la sinusite che mi tormenta, non vorrei rimetterci il crociato che ho anche la luce del forno fulminata... :)
a giudicare dall'invasione di sabato di 22 principesse vestite di rosa o celeste a scelta, un paio di winx e due spiderman direi che si, è carnevale.
@ Alex, credimi non lo so mica come mai non ho buttato tutto nella pattumiera...
RispondiEliminaQuesta "tradizione" risale a quando ero bambina, non so mica se fosse una moda del momento.
Resta il fatto che secondo me la morte del sanguinaccio è con i savoiardi, molti ci pucciano le chiacchiere, ma a me il fritto pucciato in una crema di cioccolato non piace
@ Gambetto, se un giorno dovessi fare dei biscotti al cavolfiore, denunciatemi
@ Enza, anche la lampadina del mio forno è fulminata, dimenticavo di dire che i savoiardi mi sono costati anche qualche diottria...
Bellissime le principesse rosa ed azzurre, sono nata anch'io in periodo carnevalesco e le mie festine erano di questo genere.
Come mi sarebbe piaciuto vestirmi da principessa, una volta ero vestita con il costume tradizionale del paese di mio nonno (per carità era bellissimo) ma a 5 anni mi vergognavo come una ladra a dire che ero vestita da contadinella di monte san giacomo, sono traumi questi...
mai come essere vestita da re leone prima e damina del 700 (presumo) veneziano con tanto di tricorno nero e neo finto.
RispondiEliminasi fa a gara da queste parti quanto a traumi.
a traumi vince il mio! (e infatti io ODIO carnevale!). Il mio più grande sogno di esser vestita da principessa si è infranto contro la creatività di mia mamma (santa donna, ma per niente creativa) che ha pensato di creare lei il mio abito principesco: secondo lei, una sua gonna, e una vestaglia rosa a fiori avrebbero fatto la magia. Una roba che ancora oggi, quando guardo le foto di tanti tanti anni fa, mi scappa da piangere!! ahahaha. Col carnevale non faccio pace, ma uno di questi savoiardi lo prendo molto volentieri!!!
RispondiEliminaNon sono tenace come te: se le ricete non mi riescono mollo, ma quando "sbollisco" un po' ci riprovo: sabato mi sono riusciti dei biscotti che l'anno scorso mi avevano fatto fare una figuraccia ...
RispondiEliminaNon ho mai provato a fare i savoiardi!
@ Enza, il neo però ce lo avevo anch'io una volta che ero vestita da giapponesina, con chimono originale rosso. Accidenti che fine ha fatto quel chimono? Mia madre lo avrà regalato nei suoi deliri di generosità
RispondiElimina@ Silvia, questi sì che sono traumi, tu ci batti tutte, non c'è gioco con te
@ Milena, devo ammettere che in genere anch'io mollo, non so sabato cosa mi avesse preso...
già immagino la scena :) devi assolutamente sostituire la lampadina nel forno! cmq il risultato sembra ottimo!
RispondiEliminama il sanguinaccio lo fai col sangue di maiale o senza? qui da noi si fa col sangue, usiamo quello del 'compare' che si cresce i maiali in campagna e viene ottimo :P
lo so ti sembrerà macabro ma a me piace, sarò un piccolo vampiro??!
buona giornata
@ Gio, io da bambina adoravo il sanguinaccio con il sangue, ti sembrerò macabra ma io ci impazzivo...
RispondiEliminaPurtroppo a milano se chiedo il sangue di maiale dal macellaio chiamano la polizia
"il limite tra un savoiardo e una frittatina è molto labile.."...è la frase più bella della giornata! Entra di diritto nella top ten di oggi! Mi fai fare sempre due sanissime risate!!!
RispondiEliminaMa questi savoiardi qui li sostituisci tranquillamente a quelli che si comprano per il tiramisù??'Avessi trovato la ricetta, finalmente! Reggono l'impatto con la crema al mascarpone e il caffè..o sono meglio pucciati in una buona tazza di the??(mia colazione delle ultime settimane!)
Beh, proprio buoni ne' !
RispondiEliminaMa tanto lo sapevamo che ti sarebbero riusciti, per due motivi:
1 quando ti metti a fare una cosa... CI RIESCI
2 se non ti fossero venuti da 10 e lode non avresti fatto il post :-D
E adesso fila a fare riabilitazione motoria :-)))
P.s.: mi hai ricordato mia zia (di Materdei) che ogni volta che fa le pastiere (e l'ultima volta ne ha fatte VENTITRE !!!!) passa la notte davanti al forno...
Lydia, sei un vero eroe, una partigiana, una tosta... Io avrei ceduto ;)) non ho mai fatto i savoiardi e il motivo è proprio quello che dici tu: la paura di avere delle frittate visto l'impasto stile pan di spagna. Complimenti, sono venuti proprio bene!
RispondiEliminaSavoiardi nel sanguinaccio?!Sarà mica una tradizione risalente all'unità d'italia?Scusa eh, sto leggendo l'ultimo libro di Eco e sono un po' influenzata da esso...
RispondiEliminaCmq complimenti epr la stoicità, sono peffetti!Ah, aprliamo del mio agghiacciante abito da pesudo damina "de poveri" fucsia?!Ed il parruccone annesso?Mamma mia, ecco eprchè anch'io odio il carnevale( ma non i suoi dolci;))Vadoa citofonare ai miei amici napoletani, qualche anno fa ero annegata nel sanguinaccio divino(zero sangue eh..)
Savoiardi a parte, leggendo i comenti capisco che i miei traumi nn possono risalire al carnevale.,che i miei nn mi han mai costretto atravestirmi...il che pero' mi lascia perplessa su dove cercare :)
RispondiEliminaio sono stata principessa dei fiori (!!!)
RispondiEliminaComplimenti per i savoiardi Lydietta.
Mt
iassocio alle detestatrici del Carnevale: l'unico costume concesso, a me e mia sorella, erano i soliti jeans, camicia a quadri e baffi disegnati con il tappo di sughero. Mia sorella ha reagito in età adulta concedendosi feste mascherate con costumi appropriati, io con il rifiuto totale! Savoiardi sono anche la mia colazione, e pure la merenda! Buoni e senza lievito, che in questi ultimi mesi è stato indispensabilmente eliminato dai piatti che consumo! Bellissima ricetta, la proverò. Tanto più che ho il forno ad altezza occhi: niente piegamenti sulle ginocchia, che all'età mia potrebbero essere devastanti!!
RispondiElimina@ Caris, allora, il tiramisù non l'ho fatto, ma ho provato a pucciarlo nel latte e non si è sfatto, quindi direi che potrebbero reggere la crema la mascarpone
RispondiElimina@ Jajo, solidarietà, affetto e simpatia per la zia di materdei.
P.S.
Non è vero che tutto mi riesce, magari....
@ Giulia, sai perchè ho deciso di non rifarli? Perchè ho paura che mi si spatascino stavolta...
Quindi sono una gran vigliacca!!!
@ Saretta, ho come la sensazione che stiamo leggendo lo stesso libro
@ Genny, credimi, sei una ragazza fortunata, molto fortunata
@ Maite, allora dillo che vuoi farci morire dall'invidia.
Non è bello, sai ;-))
@ Patrizia, sappi che ti invidio molto il forno intelligente
però ti prego non dire pucciamo, noi li AZZUPPIAMO
RispondiEliminaio amo definire il savoiardo"il fratello bastardo delle lingue di gatto",quando devo prepararli,cosa che nn faccio spessissimo,mi viene su un'ansia...
RispondiElimina@ anonimo, certo a Napoli azzuppiamo, ma vivendo a Milano ed avendo vissuto a Firenze in passato, il mio napoletano si è imbastardito, diciamo che si è ampliato...
RispondiElimina@ Mirtilla, il fratello molto ma molto bastardo
Fecola? Naaah.
RispondiEliminaUn pizzichino di sale negli albumi e il risultato e' lo stesso.
Almeno cosi mi dicono, io non li ho mai fatti :))))
CIAO!!
Fecola yeah..togliamo un po'di glutine a ´sti biscotti !
RispondiElimina@ Corrado, scusa ma non vedo il nesso tra il sale negli albumi, che io non metto perchè tanto mi si montano bene ugualmente, e la fecola che sostituisce una parte di farina.
RispondiEliminaMa poi scusami, ma cosa hai contro la povera fecola???
Cosa ti ha mai fatto di male??? ;-))
@ Simonetta, meno male che ci sei tu a difendere la povera fecola
Lydia, mi sono espreso male: a me la fecola di patate non piace un granche' a prescindere, troppo amido per certe preparazioni. Ognuno ha le sue fisime, questa e' una delle (tante) mie.
RispondiEliminaIl pizzico di sale aiuta la monta (oddio che ho scritto...). C'e' chi lo usa e chi no.
CIAO :)
Uhhh, guai se non riesce una ricetta ... luuunga sequenza di prove e riprove, anzi è una caccia alla ricetta perfetta :-)
RispondiEliminaA proposito, mai fatte le madeleines ... che dici domani è sabato ...potrei tentare ...
Buon week end!
Complimenti soprattutto per l'ostinazione. Anche io come hanno gia' detto, avrei mollato alla prima infornata. Mi sembra che alla fine ti siano venuti benissimo! Hurrah!
RispondiEliminaMa Roberto l'avete sciolto nell'acido o nel lievito madre ???
RispondiEliminaRobertooooo !!!!!
@ twostella, le madeleines ti toccano assolutamente
RispondiElimina@ Sara, infatti per paura che non dovessero riuscirmi se li rifaccio, ho deciso di non farli più... ;-))
@ Jajo, non mettere il dito nella piaga per favore, quell'uomo mi fa tribolare
Posti delle ricette irresistibili! Ne ho già stampate una marea! Tra un po' scoppia il mio raccoglitore!!!!
RispondiEliminacimentarmi con i savoiardi mi fa paura quasi come con il famigerato sformato della signora adele. però l'idea di stare in ginocchio davanti al forno non è male, quella la rubo subito
RispondiElimina