Dalle mie parti si dice che il Santo dura 7 giorni, eh già dalle mie parti ce la prendiamo comoda, amiamo i festeggiamenti lunghi e, diciamolo pure, per colpa del traffico ci può capitare di essere in ritardo, quindi ci siamo arrogati il diritto di prolungare celebrazioni e onoranze, e fino a 7 giorni dopo dalle mie parti è consentito fare auguri e fare festa.
Questo detto in realtà nasce per gli onomastici che dalle mie parti sono quasi più sentiti dei compleanni, che come concetto non è poi così sbagliato se ci pensate bene.
Un nome è noto a tutti, so che se ti chiami Gennaro festeggi il 19 settembre, se ti chiami Lidia il tuo onomastico è il 3 di agosto, Santa Maria è celebrata il 12 settembre e Sant'Ambrogio il 7 dicembre.
Una data di nascita invece, per carità quanto esposto vale per l'era pre-facebook, era cosa ben più difficile da ricordare o da conoscere, bisognava andare all'ufficio dell'anagrafe, sbirciare nella carta di identità o conoscere a memoria il codice fiscale di una persona.
Decisamente più complesso.
Tutto questo sterile preambolo per dire che oggi, allo scadere del settimo giorno, sono ancora legittimamente autorizzata a festeggiare il compleanno dell'Italia, certo da napoletana sarei più incline a festeggiarne l'onomastico, ma una Santa Italia non mi risulta essere ancora stata canonizzata, quindi per ora mi accontento e contestualmente faccio richiesta ufficiale a chi di dovere di trovare un'Italia da fare Santa subito, così da poter rendere felici noi meridionali.
Per l'occasione carciofi violetti* da Castellammare di Stabia e provola affumicata da Agerola incontrano un riso carnaroli dalla bassa padana.
RISOTTO CON CARCIOFI E PROVOLA
per 2 persone
200 g di riso carnaroli
1 carciofo bello grande (io ho usato il violetto di Castellammare*)
1 scalogno
20 g di provola affumicata
20 g di parmigiano reggiano
brodo vegetale
olio extra vergine d'oliva
Pulire e affettare lo scalogno e farlo consumare in un tegame con un filo d'olio, se necessario aggiungere un po' di acqua per evitare che colorisca troppo.
Nel frattempo pulire i carciofi, affettarli, farli a pezzi e versarli nel tegame con lo scalogno, farli cuocere per qualche minuto.
A questo punto aggiungere il riso, farlo tostare, poi pian piano versare il brodo bollente e portare a cottura mescolando di tanto in tanto.
Mantecare con la provola affumicata fazza a pezzetti ed il parligiano grattugiato.
Non esagerate con la provola altrimenti il sapore affumicato prevarrà sul carciofo
* il carciofo violetto di Castellammare, che vedete in foto, ha la caratteristica di crescere alle pendici del Vesuvio sotto una coppetta di ceramica (pignatiello) che gli conferisce una particolare tenerezza ed intensità di sapore
Non ho capito ancora però se tu in questo incontri di gusti fai le veci di Garibaldi o di Vittorio Emanuele?! :P ahahahahahah
RispondiEliminaScherzi a parte ho pochissima dimestichezza di risotti ma quei carciofi li conosco moooolto bene...che dici mi lancio...non dalla finestra ovviamente ma nel risotto?! :PP
PS
Ci vediamo a Teano ovviamente :)))
PS2
Le foto sono bellissime...mai avrei detto una cosa del genere per dei carciofi!! ahahahah
Pignatiello, eh? Ne sapete una piu' del diavolo..... :)
RispondiEliminaInutile sottolineare che tali concetti sono a me noti e che il risotto con gli amati carciofi(anche se io uso un'altra varietà, ma l'Italia è bella anche per questo!), mi fa gola .....
RispondiEliminaLe foto sono bellissime :-D
@ Gambetto, io faccio il carciofo!!!
RispondiEliminaIo penso proprio che tu ti possa lanciare tranquillamente, tienilo bello morbido, all'onda e buon appetito
@ Corrado, è meglio tenersi alla larga da noi ;-))
@ Milena, le foto sono bellissime grazie alla macchina fotografica prestata in questi giorni da un amico
Ma che carciofo e carciofo....qui l'unico carciofo che dice castronerie sono io! ;P
RispondiEliminaPS
Si può avere timore di fare un risotto...ehm io si! :D ehehehehehehe
mmmhm!!! io adoro i carciofi, con il loro sapore così unico, ma odio pulirli!!! mi sporco tutte le mani, fatico e non sono capace! non è che la prossima volta mi inviti a pranzo???? ;)
RispondiEliminaCapperi Lydia, che belle foto che hai tirato fuori!!!! E che ricetta, dunque ti chiedo: ma non stavi a dieta??? E siccome ci sto pure io, hai un dottore molto più benevolo del mio?? Io c'ho fame solo a vederlo,questo risotto! W l'Italia!
RispondiElimina@ Gambetto, devo dirti una cosa nell'orecchio,il risotto non ti mangia, sei tu che devi mangiarlo ;-))
RispondiEliminaChiedo venia per labattuta idiota, ma me l'hai servita su un piatto d'argento
@ chechi, ecco allora non sono la sola a non saper pulire i carciofi, ne ho 4 nel frigo che mi stanno aspettando e che dovrei preparare per pranzo, se riesco a farlo hai un invito a pranzo
@ Caris, questo risotto e queste foto sono stati fatti poco più di una settimana fa a Napoli, quando non ero a dieta e quando avevo una luce migliore di quella di Milano.
Oggi a pranzo mi tocca il baccalà ma sogno il risotto.
W l'Italia!!!
Orpo Lydiuzz che bel risotto e soprattuttto che bei carciofi!
RispondiEliminaLa prossima volta voglio una foto del pignatiello!!
Un sorriso senza spine,
D.
Ecco... non sei più quella di una volta: una napoletana verace che ci butta dentro pure sant'Ambrogio :-( hehehehehehe
RispondiEliminaHo proprio voglia di un bel risotto, è un sacco di tempo che non lo faccio e in frigo ho proprio una bella provoletta affumicata (certo, purtroppo non è di quello splendido affaccio sulla Costiera Amalfitana che è Agerola (il paese di mia zia), dove spero di poter tornare al più presto :-D).
Bacioni !!!
Diciamolo, che ogni pretesto è buono per far festa. E diciamo pure che, alla fine, quest'immagine un pò scansonata e festosa è quella che spesso ci rappresenta. E non so perchè mi vengono in mente le gite al mare, dove altro che insalatine! Tutt'alpiù una frittata di pasta (perchè la pasta al forno è pesante!!).
RispondiEliminaQuesto cosa c'entra con il risotto? Niente...ma, che ci vuoi fare, la mente vaga!
Ps riuscissero i nostri politici a conciliare così bene i due poli della penisolsa!
@ Dile, cel'ho, ce l'ho la foto del pignatiello, ma la tirerò fuori a momento opportuno... ;-))
RispondiElimina@ Jajo, però San Gennaro è in pole position, questo devi riconoscermelo
@ Dora, ora mi è venuta voglia di una bella e sana frittata di maccheroni!!!!
Un abbraccio forte, conterranea
Mi fai morire!!!!! Da non volerlo festeggiare affatto il compleanno dell'Italia, adesso gli dedichi due post!!!!! Che donna ragazzi!!!
RispondiEliminaComunque.. buono il risotto ;))
nn sapevo che questi carciofi venissero fatti crescere sotto un pignatello! Interessante! Il risotto è un incontro tra nord e sud ;)
RispondiEliminaEd è vero gli onomastici son meglio..io il mio l'o sempre festeggiati molto più del compleanno..anche perchè son nata un giorno un po sfigato!
un vero idillio questo risotto!!
RispondiEliminaIo in genere sono per il "passato lo giorno passato lo santo" ma, con sto risotti farei un'eccezione mica da poco!Che splendore, a me il bio porta solo carciofi antipatici e spinosissimi :(
RispondiElimina@ Giulia, dì la verità, sono l'incongruenza fatta persona
RispondiElimina@ Cleare, invece il mio onomastico nessuno lo conosce, santa Lidia non è una santa molto nota
@ Mirtilla, grazie
@ Saretta, questi carciofi però a Milano non li trovo, sono un prodotto di nicchia ene producono molto pochi
che capolavoro di risotto!! e che cremosità.. ti giuro che non aspetterei l'ora di cena!!
RispondiEliminaFantastico! Il mix di prodotti regionali ci piace assai. Viva l'Italia :-)
RispondiEliminaPS: mi fai sentire in colpa per due giorni con le caccavelle, e poi te ne arrivi con un pentolino cosi'?
e sì qui si festeggia ancora l'onomastico, infatti quasi nessuno si ricorda del mio compleanno, ma meglio così :)
RispondiEliminaottimo questo risotto! ma sai che non ho ancora comprati i carciofi di castellammare? domani rimedio al mercato! per fortuna oggi è venerdì...
buon we!
@ Valeria, essendo attualmente a dieta, me lo sbranerei anch'io quel risotto
RispondiElimina@ Sara, non vale, quello mica è mio!!!
@ Gio, ti invidio, ho comprato ieri dei carciofi a Milano che non avevano nulla a che vedere con questi
Ti seguo pienamente sul ragionamento onomastico e adesso capisco perché mia nonna ci tiene tanto (però non so' se esiste Santa Edda ;-)))
RispondiEliminaChe dire di questo risotto che mi fa' venir l'acquolina?
Un abbraccio fortissimo anche se lontano
Il commento più sù è mio ovviamente ;-)
RispondiEliminaecco, torno a sentirmi terribilmente in colpa!
RispondiEliminaè stato proprio un cliente napoletano a farmi scoprire che il 3 novembre è santa silvia. e neanche in tutti i calendari: il risotto al carciofo mi manca. ne ho 5 di provenienza incerta. li testo. ciao bella!
RispondiEliminaDai però San Gennaro dovrebbe valere almeno 14 giorni, non credi? :P
RispondiEliminaCavolo quei carciofi sono spettacolari...
Io di solito il risotto lo faccio coi carciofi sardi (ho il pusher :P) ma questi mi incuriosiscono tantissimo!
@ Edduzza, se non dovesse sistere santa Edda allora potresti festeggiarti ad ognissanti.
RispondiEliminaUn bacione
@ Sara ;-))
@ Silvia, il 3 novembre avrai i miei auguri allora
@ Muscaria, hai proprio ragione, San Gennaro dovrebbe valere doppio, anzi triplo
Complimenti a tutti coloro che guardano per il successo di questo bellissimo blog !!
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