Grazie a Dio, c'è Facebook.
Grazie a Dio ci sono, su Facebook, certi gruppi che ci aiutano a prendere consapevolezza di ciò che siamo, a dispetto delle nostre ridicole convinzioni su noi stessi.
Sarà che ieri ho rivisto "Vincitori e vinti". Amo quel film, soprattutto amo Montgomery Clift, la cui testimonianza ad uno dei processi di Norimberga, in qualità di vittima della sterlizzazione coatta da parte dei nazisti, è una delle cose più belle mai viste al cinema. Lui è un mostro, di una bravura paralizzante, roba che, casomai vi venisse in mente di darvi alla recitazione, vi farebbe passare le velleità nel tempo di un amen.
E poi, "Vincitori e vinti" ti ricorda tante belle cosine. Ti ricorda, per esempio, che al mondo c'è chi pensa di sapere meglio di te quanto vali e come sei fatto, chi pensa di poter decidere se sei degno di vivere oppure no.
Se il film non bastasse, ci pensa Facebook.
Fatte le debite proporzioni, s'intende; certo non ritengo equiparabili i crimini del nazismo a certe intolleranzucce da mentecatti che girano nel web.
Però.
Ho scoperto tanto di me, grazie a certi gruppi su Facebook.
Di me in quanto napoletana.
Sissignori. Grazie a questi benefattori, ai quali va tutta la mia gratitudine per la consapevolezza che mi hanno aiutata a raggiungere, guidandomi come un accecante faro sulla via dell'illuminazione, ho scoperto che:
- sono napoletana, perciò attraverso tutti gli incroci col semaforo rosso. Curioso che io sia ancora viva e non spiaccicata contro l'auto di un altro napoletano che arrivava dalla direzione opposta. Sono una miracolata. Accenderò un cero alla Madonna di Pompei, ora che lo so. Anzi, lo accenderò sotto la sacra icona di Cirino Pomicino che, ovviamente, tengo sul comodino.
- Sono napoletana, perciò lancio la spazzatura dalla finestra. Mi alleno ogni sera, non lo sapevate? Yes, ho certi bicipiti da far invidia a Schwarzenegger. Proporrò una petizione perché il lancio del sacchetto venga inserito tra le discipline olimpiche. Sempre che trovi qualcuno che me la scriva in un italiano corretto, visto che:
- sono napoletana, perciò non conosco l'idioma nazionale ma solo un vernacolo fatto di suoni gutturali, da subumani. Anzi, scusate un attimo... (jamm, guaglio', triccaballacche, scetavajasse e putipù, bell'e mammà, 'a pizza cu 'a pummarola 'ncoppa). Oh, mi sono sfogata; se non mi faccio sfuggire uno ue' paisà ogni tre parole mi prendono le crisi epilettiche e poi mi tocca sottopormi ad una terapia intensiva a base di film con Nino D'Angelo. Tre al giorno, durante i pasti. A base di casatielli, of course.
- Sono napoletana, perciò vivo al di fuori delle leggi, da sempre. E meno male che me l'hanno detto. Pensate che ho vissuto quarantasette anni nella convinzione che sfornare torte non fosse reato. Accidenti. Corro a costituirmi.
- Sono napoletana, perciò almeno trentatremila persone "non mi vogliono" (scrivono così...) in Italia. Vogliono spedirmi all'estero con tutta la regione e barattarmi. Ma davvero? Davvero davvero? Alleluja! Un affarone mica da niente: potrei ritrovarmi con Zapatero o con Obama, anziché con il liftato-lampadato!
- Sono napoletana, perciò non sono una persona. 'Azzarola, questo mi spiazza. Cosa sarò mai? Un minollo? Un rostocco? Uno dei nei di Bruno Vespa? Una corda vocale della Iervolino? E adesso chi glielo dice a mio marito?
- Sono napoletana, perciò abitualmente non mi lavo. Vorrei vedere una corda vocale che si lava. Ma che pretendete?
- Sono napoletana, perciò mi piace la sceneggiata e la interpreto pure, quotidianamente. E' impossibile che io ascolti i Pink Floyd. Davvero, giuro: su FB scrivono così. Se lo dicono deve essere vero. Acc... e adesso chi mi restituisce tutte le lire e poi gli euro che ho speso in dischi? Ah, no, dimenticavo: sono napoletana, perciò ascolto solo musica scaricata illegalmente...
- Sono napoletana, perciò considero Gigi D'Alessio il mio maestro di vita. Custodisco gelosamente la sua opera omnia per consultarla quando un dubbio esistenziale mi attanaglia. Sono ancora qui che mi chiedo "le domeniche d'agosto quanta neve che cadrà"?
- Sono napoletana, perciò quando gioco a carte, baro. Non sarebbe grave, se non fosse perché baro pure male. Altrimenti come si spiega che perdo sempre?
- Sono napoletana, perciò sono una scroccona, o, in alternativa, una parcheggiatrice abusiva o una bagarina. Se a 'sti tizi di FB serve un biglietto per andare a farsi un giro a quel paese, sì, proprio quello lì, ne ho quanti ne vogliono. Glieli fornisco pure gratis. Tanta generosità non è da napoletana, lo so. Ma che volete? Sono impulsi incontrollabili. Persino gli orologi fermi segnano l'ora giusta, due volte al giorno.
- Sono napoletana, perciò costoro si augurano che il Vesuvio mi seppellisca con tutta la mia città. Una nuova Pompei, dicono. Be', certe volte quasi me lo auguro, così non mi toccherà più sopportare la mia manifesta inferiorità rispetto a loro. Perché, Santi Numi, a tale culmine di imbecillità non potrei pervenire nemmeno dopo una lobotomia e una vagonata di elettroshock. C'è chi può e chi non può. Io non può. (Contenti? Dai, su, grupparoli di FB, sorridete: ho fatto un bell'errore sintattico proprio per farvi contenti. Anzi: squola, ho andato, sparizzione, prociutto e parmiggiano... Va meglio, ora?).
Però, però... mi viene un dubbio: che io sia oriunda? Che in realtà venga da Brembate di Sopra o da Forni di Sotto? Perché non mi chiamo né Chantal né Jessica né Sasha né Brooke. A sentir loro dovrei chiamarmi così. Non è strano? Come si spiega? Vale se mi faccio cambiare il nome all'anagrafe?
Comunque, mi sento in dovere di avvertire i venticinque lettori di questo blog.
Siete in pericolo.
Io sono napoletana. Lydia pure. Se n'è andata a Milano ma questo non la rende più degna. Roberto proviene da una famiglia campana. Daniela è mezza sarda. E Lisa, l'unica che abbia qualcosa di umano, è fiorentina, ma dice di sentirsi terrona.
Io vi ho avvisati. Poi fate come vi pare.
Quasi dimenticavo: ho in tasca i documenti della vecchietta che ho appena scippato, e pure un coltello, un machete e mezzo chilo di cocaina. Serve niente?
Grazie a Dio ci sono, su Facebook, certi gruppi che ci aiutano a prendere consapevolezza di ciò che siamo, a dispetto delle nostre ridicole convinzioni su noi stessi.
Sarà che ieri ho rivisto "Vincitori e vinti". Amo quel film, soprattutto amo Montgomery Clift, la cui testimonianza ad uno dei processi di Norimberga, in qualità di vittima della sterlizzazione coatta da parte dei nazisti, è una delle cose più belle mai viste al cinema. Lui è un mostro, di una bravura paralizzante, roba che, casomai vi venisse in mente di darvi alla recitazione, vi farebbe passare le velleità nel tempo di un amen.
E poi, "Vincitori e vinti" ti ricorda tante belle cosine. Ti ricorda, per esempio, che al mondo c'è chi pensa di sapere meglio di te quanto vali e come sei fatto, chi pensa di poter decidere se sei degno di vivere oppure no.
Se il film non bastasse, ci pensa Facebook.
Fatte le debite proporzioni, s'intende; certo non ritengo equiparabili i crimini del nazismo a certe intolleranzucce da mentecatti che girano nel web.
Però.
Ho scoperto tanto di me, grazie a certi gruppi su Facebook.
Di me in quanto napoletana.
Sissignori. Grazie a questi benefattori, ai quali va tutta la mia gratitudine per la consapevolezza che mi hanno aiutata a raggiungere, guidandomi come un accecante faro sulla via dell'illuminazione, ho scoperto che:
- sono napoletana, perciò attraverso tutti gli incroci col semaforo rosso. Curioso che io sia ancora viva e non spiaccicata contro l'auto di un altro napoletano che arrivava dalla direzione opposta. Sono una miracolata. Accenderò un cero alla Madonna di Pompei, ora che lo so. Anzi, lo accenderò sotto la sacra icona di Cirino Pomicino che, ovviamente, tengo sul comodino.
- Sono napoletana, perciò lancio la spazzatura dalla finestra. Mi alleno ogni sera, non lo sapevate? Yes, ho certi bicipiti da far invidia a Schwarzenegger. Proporrò una petizione perché il lancio del sacchetto venga inserito tra le discipline olimpiche. Sempre che trovi qualcuno che me la scriva in un italiano corretto, visto che:
- sono napoletana, perciò non conosco l'idioma nazionale ma solo un vernacolo fatto di suoni gutturali, da subumani. Anzi, scusate un attimo... (jamm, guaglio', triccaballacche, scetavajasse e putipù, bell'e mammà, 'a pizza cu 'a pummarola 'ncoppa). Oh, mi sono sfogata; se non mi faccio sfuggire uno ue' paisà ogni tre parole mi prendono le crisi epilettiche e poi mi tocca sottopormi ad una terapia intensiva a base di film con Nino D'Angelo. Tre al giorno, durante i pasti. A base di casatielli, of course.
- Sono napoletana, perciò vivo al di fuori delle leggi, da sempre. E meno male che me l'hanno detto. Pensate che ho vissuto quarantasette anni nella convinzione che sfornare torte non fosse reato. Accidenti. Corro a costituirmi.
- Sono napoletana, perciò almeno trentatremila persone "non mi vogliono" (scrivono così...) in Italia. Vogliono spedirmi all'estero con tutta la regione e barattarmi. Ma davvero? Davvero davvero? Alleluja! Un affarone mica da niente: potrei ritrovarmi con Zapatero o con Obama, anziché con il liftato-lampadato!
- Sono napoletana, perciò non sono una persona. 'Azzarola, questo mi spiazza. Cosa sarò mai? Un minollo? Un rostocco? Uno dei nei di Bruno Vespa? Una corda vocale della Iervolino? E adesso chi glielo dice a mio marito?
- Sono napoletana, perciò abitualmente non mi lavo. Vorrei vedere una corda vocale che si lava. Ma che pretendete?
- Sono napoletana, perciò mi piace la sceneggiata e la interpreto pure, quotidianamente. E' impossibile che io ascolti i Pink Floyd. Davvero, giuro: su FB scrivono così. Se lo dicono deve essere vero. Acc... e adesso chi mi restituisce tutte le lire e poi gli euro che ho speso in dischi? Ah, no, dimenticavo: sono napoletana, perciò ascolto solo musica scaricata illegalmente...
- Sono napoletana, perciò considero Gigi D'Alessio il mio maestro di vita. Custodisco gelosamente la sua opera omnia per consultarla quando un dubbio esistenziale mi attanaglia. Sono ancora qui che mi chiedo "le domeniche d'agosto quanta neve che cadrà"?
- Sono napoletana, perciò quando gioco a carte, baro. Non sarebbe grave, se non fosse perché baro pure male. Altrimenti come si spiega che perdo sempre?
- Sono napoletana, perciò sono una scroccona, o, in alternativa, una parcheggiatrice abusiva o una bagarina. Se a 'sti tizi di FB serve un biglietto per andare a farsi un giro a quel paese, sì, proprio quello lì, ne ho quanti ne vogliono. Glieli fornisco pure gratis. Tanta generosità non è da napoletana, lo so. Ma che volete? Sono impulsi incontrollabili. Persino gli orologi fermi segnano l'ora giusta, due volte al giorno.
- Sono napoletana, perciò costoro si augurano che il Vesuvio mi seppellisca con tutta la mia città. Una nuova Pompei, dicono. Be', certe volte quasi me lo auguro, così non mi toccherà più sopportare la mia manifesta inferiorità rispetto a loro. Perché, Santi Numi, a tale culmine di imbecillità non potrei pervenire nemmeno dopo una lobotomia e una vagonata di elettroshock. C'è chi può e chi non può. Io non può. (Contenti? Dai, su, grupparoli di FB, sorridete: ho fatto un bell'errore sintattico proprio per farvi contenti. Anzi: squola, ho andato, sparizzione, prociutto e parmiggiano... Va meglio, ora?).
Però, però... mi viene un dubbio: che io sia oriunda? Che in realtà venga da Brembate di Sopra o da Forni di Sotto? Perché non mi chiamo né Chantal né Jessica né Sasha né Brooke. A sentir loro dovrei chiamarmi così. Non è strano? Come si spiega? Vale se mi faccio cambiare il nome all'anagrafe?
Comunque, mi sento in dovere di avvertire i venticinque lettori di questo blog.
Siete in pericolo.
Io sono napoletana. Lydia pure. Se n'è andata a Milano ma questo non la rende più degna. Roberto proviene da una famiglia campana. Daniela è mezza sarda. E Lisa, l'unica che abbia qualcosa di umano, è fiorentina, ma dice di sentirsi terrona.
Io vi ho avvisati. Poi fate come vi pare.
Quasi dimenticavo: ho in tasca i documenti della vecchietta che ho appena scippato, e pure un coltello, un machete e mezzo chilo di cocaina. Serve niente?
Troppo forte !!! V'ho scoperti solo oggi, ma questo post mi ha già conquistata. Vi verrò a trovare spessp... riguardo a FB è solo uno specchio dell'umanità e purtroppo ce ne sono parecchi in giro di imbecilli, solo che normalmente queste str... le dicono solo a casa loro e con gli amici e invece ora le dicono a tutto il mondo. Poveracci... Ciao !
RispondiEliminaE quando ne incontri uno e ti dice,grondando meraviglia: "Ma lo sai che non sembri affatto napoletana"???....Grrrrrrrr P.S. Qualcuno sa dirmi perchè, se provo ad usare il mio ID, non mi pubblica il commento??? Mariella
RispondiEliminaGiò, questo sketch di Troisi è splendido!!!!!!!!
RispondiEliminaLeggevo anch'io...che tristezza.
RispondiEliminaMa chiediamoci pure cosa di noi arriva altrove, come ci presentano i media. A volte non ci sono altri contatti, o ci sono con le persone sbagliate. Questo non per giustificare...
Giuva'...: se vede proprio che a
RispondiEliminaNapule nun tenìte niente a fa' che pierde tiempo su feisbùk !!! hahahahahahaha
Cosa vuoi farci: di cretini è pieno il mondo: a Napoli e altrove :-(
grazie Giovanna. il tuo articolo é divertente, ma nello stesso tempo, purtroppo, veritiero ed io, essendo figlio di una famiglia irpina,ed avendo vissuto in una città del nord Italia per un ventennio, posso raccontare episodi numerosi di discriminazione e razzismo a tal proposito che sebbene "velati" possono essere anche peggiori di esternazioni più immediate.
RispondiEliminaFrasi del tipo" ma Lei dove ha fatto le scuole?, non si direbbe proprio che Lei é campano, etc" feriscono e deludono moltissimo...é proprio vero che qualsiasi episodio di discriminazione racchiude il rifiuto degli altri di conoscere la storia del proprio prossimo...
Grazie Giovanna!!!!
Che questo sarebbe stato un post intelligente l'avevo già capito dal titolo...e dall'autore.
RispondiEliminaGiovanna, che ti dica che di cretini è pieno il mondo, è inutile (te l'ha già detto Jajo) e poi lo sai già.
La cosa però non consola. E soprattutto non produce migliorie cerebrali.
E trovo profondamente giusto il fatto di porre l'accento su queste tematiche.
Brava, riflettiamo.
GIOVANNINAAAA: io a Napoli ho mangiato SOLO PIZZA con UNA COPPIA DI POSTEGGIATORI CON CHITARRA E MANDOLINO davanti ma.... E' PIOVUTO 2 GIORNIII !!!!! (anzi, sentendomi "quaglione": HA chiuvut' du' juorn' !!!")
RispondiEliminaVirgì, che vuoi dire, che invece i post miei non sono intelligenti? ;-)))
RispondiEliminaC'è un grosso problema: io pur essendo napoletana e di conseguenza sporca, ladra, e parcheggiatrice abusiva, sono stonata peggio di una campana.
E mò????!!!
Lydiu', pensa che ho appena scoperto che uno che qui nel nostro palazzo ha 3 appartamenti come "lavoro" faceva..... il parcheggiatore abbbbusivoooooo !!!!!!
RispondiEliminaE quel poraccio del vicino nostro c'ha due figlie un mutuo e un'officina da elettrauto...
Io però ho la madre di Torino, mi cancello o mi tenete?
RispondiElimina;-)))))
Allora, se sei napoletana sei anche: scroccona, bugiarda e inaffidabile, per lasciar perdere che sei anche : disordinata, trascurata e casinara....o no?
RispondiEliminaScherzi a parte, io, fb mi rifiuto anche solo di sapere che cos'è....
Che cos'è??
Ciao.
ciao Giovanna,
RispondiEliminasono allibita di quello che hai letto su fb, e hai fatto benissimo a pubblicarlo nel blog, INCREDIBILE!!!!!!!!!!!!!
baciiiiiiiiiiii!
E sì: facebook (per Massarosa: è un social network) non è altro che lo specchio della realtà che è fuori dal web, come molti di voi hanno scritto.
RispondiEliminaForse uno specchio un po' deformante (me lo auguro) perché il web attira anche tutti gli idioti che non avrebbero il coraggio di sostenere e propagare le proprie patetiche convinzioni faccia a faccia con un altro essere umano.
Comunque, visto ciò che ha scritto Jajo, quasi quasi mi metto davvero a fare la posteggiatrice abusiva...
Giovanniì, mi dispiace ma, visto che m'hanno fregato la macchina, come posteggiatrice non ti posso aiutare hahahahaha
RispondiEliminaNon ci posso credere... Non conosco Facebook se non perché se ne parla tanto e per esserci entrata qualche volta, per caso.
RispondiEliminaHai fatto bene a scrivere tutto quello che hai scritto! Per chi ti apprezza già, sarà un' ulteriore conferma.
Colpita dal tuo stile graffiante e dalla tua sagace ironia, ho invitato il figlio a leggere il tuo post. Ti faccio anche i suoi complimenti!
Baci
Jajo, ma come? Con la tua prossima auto nuova fiammante potrai essermi di grande aiuto: conosco pure marca e modello, comincio a cercare fin d'ora il mariuolo al quale serve un basista...
RispondiEliminaCibou, non è UN gruppo: sono tanti gruppi. Ma tanti! I nomi vanno da "Odio Napoli" a "Odio i napoletani", non è che la fantasia abbondi proprio, eh?
Anna, ti ringrazio, ma fare dell'ironia su questi qui è come sparare sulla Croce Rossa. A far ridere sono bravissimi da soli. Certo, qualche ceffone ben assestato farebbe ridere ancora di più, ma non si può avere tutto, dalla vita.
Giovanna, sei troppo forte!!!!
RispondiEliminaIo mi sono innamorata di Napoli, è una città stupenda abitata da gente meravigliosa.
Però io sono siciliana (benché trapiantata nel freddo nodd) e quindi probabilmente la mia opinione non conta perché sono peggio di te. Pazienza. Mi consolerò addentando un panzerotto preso nella friggitoria ai piedi della funicolare. E magari mi addento pure una pastiera di Scaturchio.
Maria Pia Bruscia
P.S.: come sono contenta di NON essere su FB!!!!
Ehilà, Maria Pia: chi si rivede!
RispondiEliminaE' vero, tu non fai testo: per quanto espatriata sei ancora più "sudica". Mi sa che a odiatori sei messa bene pure tu! ;-)
Brava Giovanna..bello sfogo qui nel blog. Ma a quel gruppetto infame di FB gliene hai dette quattro, o no?... forse non ne vale la pena...certi "cervellini" (ed è un grandissimo complimento)non riescono a mettere in moto un grammo di materia grigia per affrontare un dibattito o una discussione seria.
RispondiEliminaNon sono napoletana (e sicuramente mi manca qualcosa)...posso continuare a dialogare con voi?
Ho avuto tempo di leggermi tutto l'articolo solo ora...
RispondiEliminaGiovanna... sei napoletana? anche Lydia? e Roberto poi, chi l'avrebbe mai detto! Per non parlare poi della serpe in seno Lisa... Orrore! Sgomento! sono tutta percossa da brividi!
Ragazze, vi adoro da quando vi conosco (anche se solo virtualmente) e adesso un po' di più!
baci
Paola da Va