mercoledì 25 novembre 2009

il cippo a forcella

Si direbbe a Napoli che questa ricetta si ricorda il cippo a Forcella, a Milano si direbbe che risale ai tempi de Carlo Codega, nel resto d’Italia si direbbe che è vecchia e basta.
La portai ad un raduno di cucinait a Roma (Daniela e Roberto forse si ricorderanno per lo meno l’anno), e questi strani pasticcini suscitarono lo stesso clamore e stupore che mi immagino abbia suscitato la vista degli elefanti sulle Alpi ai tempi di Annibale e dei romani.
E’ importante sapere che per questi dolci, tipici della pasticceria secca napoletana, servono degli stampini cilindrici e delle cartine di carta forno rettangolari con cui si foderano gli stampini.
Ho tirato questa ricetta fuori dal cilindro perché, come vi ho già accennato, sto facendo un po’ di prove per il mercatino di beneficenza che, in occasione di ogni Natale, Roberto organizza a Roma alla Chiesa Valdese di piazza Cavour.
Quest’anno si terrà il 19 dicembre.
Noi saremo lì


Cartucce di Lydia

500 gr burro
250 gr farina di mandorle
450 gr zucchero
8 uova
600 gr farina
estratto di vaniglia
qualche goccia di essenza di mandorle (assolutamente facoltativa)


OCCORRENTE:

tasca da pasticceria
stampini cilindrici
cartine apposite per le cartucce o carta da forno


Cominciare a lavorare il burro ammorbidito con la farina di mandorle, aggiungere le uova una alla volta e poi gli altri ingredienti. Foderare gli stampini con la carta forno e riempirli per 2/3.Infornare a 180 gradi per 15-20 minuti
Tenete presente che con questa dose ne vengono circa 80, quindi regolatevi

P.S.
Per la foto ho utilizzato la bomboniera del matrimonio di mio fratello e di mia cognata.
A mio fratello, come a me, questi dolcetti piacciono da morire, idealmente glieli mando ;-))

E non si dica che le bomboniere non servono a nulla

43 commenti:

  1. Quando c'era la pasticceria secca a casa tra me e mia sorella era una gara a chi prendeva prima le cartucce...e quello fortunato riusciva anche a rubarne l'ultima...
    La cartuccia desta curiosità da subito, non passa indifferente nel vassoio...riesce a contendere la scena anche alle altre paste di mandorle più colorate e con golosi canditi...insomma per me un sorriso in più quando ne ho alcune a portata di mano...perchè una non basta mai!
    Grazie per questa bella ricetta che prevede tra gli ingredienti anche la pazienza...e vai a sfornare 80 cartucce ahahaha....oppure hai 80 stampini :P ?!
    Dimmi di no ti prego...altrimenti è veramente grave...
    Complimenti comunque e buonissima giornata

    RispondiElimina
  2. Grazie crepi il lupo!
    Seguo sempre il tuo blog e quello di senza panna, siete state spesso di ispirazione per me!
    Ti potrei chiedere perchè il mio blog non appare su google?
    Grazie cmq e ancora complimenti!
    -Lorenzo-

    RispondiElimina
  3. Che buoni che devono essere! Sai che avevo riconosciuto la bomboniera?! é uguale a quella che conteneva i confetti che hanno ispirato i miei biscotti burrosi!

    RispondiElimina
  4. Appena le ho viste mi sono detta, caspita quelle sono le cartucce! Ho avuto il piacere di assaggiarle a casa di un parente napoletano del mio ragazzo che vive a Bologna, che se le era fatte portare proprio da Napoli e mi hanno conquistata al primo assaggio. Interessante il riutilizzo della bomboniera, che a casa mia dopo qualche mese fa una brutta fine ;)
    Buona giornata!

    RispondiElimina
  5. Non le conoscevo e ne sono ammaliata .....
    Gli stampini si dispongono in orizzontale?
    Per quanto riguarda le bomboniere, è anche vero che non tutti hanno la tua stessa abilità e creatività ........

    RispondiElimina
  6. @ Gambetto, sono più che grave, penso di averne un centinaio!!!!

    @ Lorenzo, io non so come mai il tuo blog non appaia su google, di roba informatica io sono completamente a digiuno, mi dispiace non poterti aiutare.

    @ Gloria, in effetti è diventata una bomboniera abbastanza diffusa...

    @ Camomilla, certo per le bomboniere brutte non c'è nulla da fare, quelle finiscono nella spazzatura!!!

    @ Lenny, i cannoli vengono infornati in verticale.
    Tu sei sempre troppo buona.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  7. ce l'ho ce l'ho ce lo'ho!!!
    LE ho fatte pochi mesi fa seguendo la tua ricetta e devo dire che vengono benissimo al primo colpo!!!
    L'importante è riempirle fino al bordo della cartina e non oltre dico bene?
    Trovo la fotografia assolutamente stupenda !!

    RispondiElimina
  8. Calzante sia il paragone con l'episodio di Annibaliana memoria che il fatto di "averli tirati fuori dal cilindro" :-) Mi affascina sempre conoscere nuove ricette, specie se si tratta di ricette della tradizione...sarei ancora più contenta di poterle assaggiare a dire il vero...ma vedrò di accontentarmi di questa languida visione mattutina!
    Bacioni!

    RispondiElimina
  9. quando mio padre la domenica mattina andava da Carraturo a comprare i dolci io gli chiedevo sempre i dessert (per me i pasticcini alle mandorle) e in particolare le cartucce che adoravo!
    una domanda: per la cottura devono stare in piedi? immagino di sì!
    ciao

    RispondiElimina
  10. Le avevo già viste da qualche parte in rete (non ricordo dove) e mi erano subito piaciute. Trovo che le cartine originali siano bellissime, molto vintage.
    A questo punto spero proprio di trovarle al mercatino del 19.
    Baci
    Alex

    RispondiElimina
  11. aspetta che smetto di ridere per carlo codega...pensavo lo dicesse solo la mia nonna!:DDDD

    RispondiElimina
  12. Lydia, ma la carta forno che va inserita dentro lo stampo del cannolo deve essere chiusa sul fondo o basta che il cannolo sia appoggiato in verticale sulla teglia (chiaramente coperta da cartaforno)?
    Baci da tutta la famiglia

    RispondiElimina
  13. è sempre un piacere venirti a trovare si impara sempre qualcosa, non conoscevo nulla di questa ricetta, complimenti anche per la foto

    RispondiElimina
  14. Non li avevo mai visti questi pasticcini, li provo sicuramente perche' mi hai incuriosita, non i cilindri devo invetarmi qualcosa. Sono molto belli e sicuramente anche buoni.

    RispondiElimina
  15. @ Cibou, felice di risolvere i tuoi dubbi, e sempre a disposizione

    @ Roberto, se arrivi alla cartina fuoriesce tutto, devi arrivare alla fine del cannello di metallo più o meno

    @ Arietta, te le mando, se vuoi...

    @ Pinar, si devono stare in piedi

    @ Alex, non so se riuscirò a portarle, arrivo a Roma qualche giorno prima e non so se reggono.
    Sto cercando una soluzione

    @ Genny, tua nonna deve essera una tipa figa!!!

    @ Sandra, le cartine sono rettangolari ed il fondo quindi non ce l'hanno, basta, come dici tu, metterle in piedi sulla teglia.
    Se ti divertono posso spedirti il tutto

    @ Gunther, grazie per i complimenti, sempre graditi

    @ Barbara, se vuoi cannelli &co te li mando

    RispondiElimina
  16. Se penso che ci abbiamo messo un anno per farti aprire questo blog.... me vie' voglia de menàtte !!!! E forse il 19 lo faccio davvero !!! hahahahaha
    Strepitose !!!
    A questo punto dimmi dove posso trovare una decina di cannelli (non sono matto quanto te e mi accontento hahahahaha)

    P.s.: si possono fare anche con farina di cocco o simili ? Che dici ?

    RispondiElimina
  17. Le ho mangiate a Ischia ma non oserei mai riprodurlo, ero indecisa anche sull'acquisto delle cartine, poi ho desistito!! Complimenti a te!!!

    RispondiElimina
  18. A parte il fatto che imparo sempre da te e con allegria, queste cartucce (nel senso che ricaricano?) sono dei gioielli, complimenti! Baci e buona giornata

    RispondiElimina
  19. Un centinaio???
    ...non trovo parole...ahahaha

    RispondiElimina
  20. Lydia, io ho tutto...thanks to you!!...e dimmi un po', ma quanto si conservano e dove?
    Un sorriso a cartuccia,
    D.

    RispondiElimina
  21. Sono stata diverse volte a Napoli ma questi mi sono sfuggiti...e quando torno peso sempre qualche chilo in più, tutto buonissimo...
    Grazie per la ricetta!
    Francesca

    RispondiElimina
  22. Lydia, non ho mai avuto il piacere di conoscere le "cartucce"..., ma il detto di Carlo Codega, si che lo conosco !!!

    RispondiElimina
  23. Belli questi dolcetti, la prima volta li avevo visti nel blog "la ciliegina sulla torta" e mi avevano incuriosito parecchio, ed ora che li rivedo qui la curiosità aumenta... la mia migliore amica è napoletana e non me ne ha mai parlato, la prossima volta che la sento sarò implacabile... privarmi di certe delizie... Comunque comlimenti, alla faccia della dieta prenatalizia!

    RispondiElimina
  24. @ Jajo, ma te ne do volentieri una parte dei miei, solo 10??? Secondo me, ce ne vogliono per lo meno una ventina.
    Basta che non mi meni...

    @ Solema, grazie per i complimenti.
    Un abbraccio

    @ Dada, tu impari da me?
    ma se ogni volta che entro da te mi sembra di essere a lezione da Hermè!!!!!

    @ Gambetto, ti prego, non dire nulla..

    @ Dile, la consistenza è come quella di un plumcake, quindi in scatole di latta, ma non durano molti giorni, poi si seccano troppo a mio avviso

    @ Acquolina, in effetti ora non si vedono più tanto in giro, è un tipo di dolce che sta sparendo

    @ Virginia, ora conosci anche il cippo a forcella...

    @ morgana, dieta prenatalizia? Cosa essere???...

    RispondiElimina
  25. Lydia mi divertono, sì, perché è una cosa nuova che non ho mai visto ma prima di recarti disturbo, pensi che sia fattibile provare con la carta forno? Sono già un paio di domeniche che Francesca ed io giochiamo "a biscotti" (prove di Natale). Indovina che è l'assaggiatore ufficiale?

    RispondiElimina
  26. Sandra, secondo me, senza il sostegno del cannello di metallo, si spatascia tutto.
    Non avete i cannelli per minicannoli?.
    Se biscottate, fate i chocolate crinckles e le margherite di stresa

    RispondiElimina
  27. appena li ho visti mi sono incollata allo schermo pensando:devo assolutamente farli!quindi mi permetto di chiedere la misura dei cilindri, base e altezza, venerdì vado in uno spaccio di cucina anche professional e sia mai che li trovo!

    RispondiElimina
  28. come non sai come fare per il 19??? a roma avresti non si sa quanti forni in prestito per fare queste meraviglie!! quanto alla bomboniera....e pensare che io smisto puntualmente a mia mamma malata di gadget piuttosto kitch, ma questa scatolina è fantastica.

    RispondiElimina
  29. Vabbè.....:(
    Buonissima giornata :))
    PS
    Ci sarai anche tu con Roberto il 19 in quel di p.za Cavour?
    Sono previste altre date pubbliche, mezzi pomeriggi da Castroni etc etc?
    Ok, ok...mi fermo qui con le domande... hehehe

    RispondiElimina
  30. non ho mai assaggiato una cartuccia in vita mia, e mò stanno pure per sparire...

    RispondiElimina
  31. @ Giò, i cannoli hanno la base con un diam di 2 e sono alti 5 cm, le cartine misurano 6 x 10.
    In bocca al lupi e fammi sapere

    @ Enza, farò di tutto per organizzarmi per farle, promesso.
    Bacioni alla pancia

    @ Gambetto, si ci sarò anch'io, e cisarà Giovanna, Daniela. Sono previste visite di Jajo, di Enza, di Alex cuoche dell'altro mondo, di Artemisia. Mi perdoni chi ho omesso.
    Castroni è a 2 passi da lì.

    @ Artemisia, ora che mi hai detto questo devo assolutamente portarle il 19

    RispondiElimina
  32. Se dovessi vedere qualcuno con la ragazza, lei normale, lui con atteggiamento da 007, occhiali scuri e guardingo...allora quello sarò io ahahaha

    RispondiElimina
  33. @ gambetto: ci piacerebbe moltissimo conoscerti...perchè non fai un salto il 19 dicembre??

    RispondiElimina
  34. Così almeno se ho qualche domanda la faccio dal vivo senza rischiare via web qualche casino ahahaha
    Serio.
    Grazie Roberto, confesso che la cosa farebbe piacere anche a me in primis per la stima maturata nei vostri confronti ed ovviamente per la naturale curiosità di capire chi si cela dietro certe preparazione :-P Se vinco un naturale timidezza (non si direbbe eh!)e riesco ad incastrare un pò di cose...passo volentieri ;-)

    RispondiElimina
  35. Già accordato con la "socera": teniamo minicannelli e carta forno..diamo spazio alla creatività (che mica ci manca a noi eh!) e mettiamoci a tagliare 'ste cartine di 6x10 con lo smerlino.
    In programma ci sono anche i white chocolate crinckles (che dovevamo fare domenica scorsa, ma non ci eravamo accorte che dovevano stare 3 ore in frigo ed era ormai tardi).
    Le margherite di Stresa non sono uguali alla frolla ovis molis?

    RispondiElimina
  36. Che belli!! sonos fiziosissimi! è vero che anche l'occhio vuole la sua parte, vogliamo dire di no!? e se vedo dei pasticcini così.. li prenderei già innanzitutto per la loro particolare forma.. poi sicuramnete rimarrei soddisfdatta per la loro sicura bontà

    RispondiElimina
  37. ...quest'anno ci sarai allora? 4 su 4...tutto tzatziki al completo!!!

    RispondiElimina
  38. @ Sandra, sì, le margheritine sono fatte con la pasta ovis.
    Per quanto riguarda i chocolate crinckles, fate quelli fondenti, secondo me sono più goduriosi...
    E i biscotti vetrata, li avete mai fatti?
    Si fa una frolla normale, si taglia con lo stampino, si toglie un pò di pasta frolla con uno stampino molto piccolo dal biscotto crudo, al posto della frolla rimossa si mette una caramella che in forno fonde e crea l'effetto vetro.
    Ho scritto malissimo ma spero di essermi fatta capire

    @ Fiordivanilla, si, sono molto sfiziosi, e3d anche buoni devo dire

    @ Alex, quest'anno 5 su 5!!!

    RispondiElimina
  39. @ Lydia: prepari i biscotti vetrata per il mercatino??

    RispondiElimina
  40. noi a sorrento le chiamiamo sigarette...
    con questa ricetta mi avete fatto venire nostalgia...al positivo ovviamente!
    grazie per la ricetta!

    RispondiElimina
  41. 5 su 5?...ma non eravate 4 amici al bar?...

    RispondiElimina
  42. Alex, aspetto che ci conto: 1) Roberto 2) lisa 3) Giovanna 4) Daniela e 5) io, ok, non mi sono rimbecillita del tutto ;-))

    RispondiElimina
  43. cercavo da una vita questa ricetta che piace tanto al mio lui!!

    RispondiElimina