mercoledì 21 aprile 2010

uso improprio di blog


Per 3 giorni e chissà per quanto ancora, una famigerata nuvola di cenere si è presa gioco del mondo intero, pare abbia fatto ai trasporti più danni che l’11 settembre.
Come milioni di altre persone sono rimasta bloccata dal pericolo della cenere di quel vulcano islandese dal nome impronunciabile.
Forse io sono stata un po’ più fortunata di molti altri, visto che dal mio ingresso all’aeroporto di Madrid al mio arrivo su suolo milanese sono trascorse solo 24 ore, di cui ben 6 trascorse in un comodo letto in casa di un’amica romana, cheddevecamparecentanni, e considerando anche che non sono stata costretta a prendere un taxi dall'Artico nè tanto meno a sposarmi via webcam.
Però mi chiedo, cosa avranno fatto tutte quelle persone che, come me, sono arrivate la sera tardi in una città che non era la loro destinazione, che, come me, hanno chiesto invano informazioni ai punti enac dell’aeroporto di Fiumicino, che, come me, hanno cercato invano un treno o un pullman che le portasse lì dove avrebbero dovuto arrivare?
Hanno tutte, come me, un’amica romana, cheddevecamparecentanni, e tutte hanno a proprie spese pagato il loro mirabolante rientro a casa?
Io capisco bene che l’eruzione di un vulcano sia un qualcosa di imprevedibile ed inevitabile, ma fare in modo di poter dare informazioni ed assistenza ed evitare di lasciare migliaia di passeggeri in balia di se stessi è chiedere troppo?






23 commenti:

  1. Spiazzante.
    Spiazzante che almeno una volta si sia data priorità alla sicurezza delle persone infischiandosene delle logiche economiche.
    Spiazzante la disorganizzazione mostrata nel dare assistenza a chi avrebbe certamente accettato meglio i disagi se solo fosse stato informato ed assistito meglio.
    Spiazzante che non siamo qui a piangere le vittime accusando qualcuno di non aver fermato tutto.
    Spiazzante la nostra dipendenza dalla tecnologia.
    Lydia bentornata e grazie come sempre per lo spunto di riflessione! :)))

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  2. Credo che chi si sia trovato a dover vivere in prima persona questa esperienza incontrollabile sia giunto ad un punto fermo nelle sue riflessioni: MAI DARE NIENTE PER SCONTATO!
    bacibaci bentornata e grazie per il post di attualità (ogni tanto ci vuole)!!!

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  3. non è improprio per nulla , anzi ci voleva questo spunto di riflessione sulle difficoltà pratiche ed economiche delle persone che hanno vissuto il disagio in prima persona..dalla tv sembrerebbe che abbiano sofferto solo gli operatori turistici.....

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  4. Lydia, io sono rimasta per così dire "semi bloccata" nel senso che causa nube non sono riuscita rientrare per il week end e forse non riesco nemmeno questo...però poco male, qui sono comunque a casa e vabbeh, sposterò i volo persi ad altra data.
    Devo dire che fra i paesi europei l'England è forse quello che ha subito più di tutti visto che gli aereoporti sono stati chisi per quasi una settimana (ieri alle 22 hanno dato il via libera) e mi sono domandata che senso avesse tutto questo rigore quando non ci sono prove certe sui danni che la nube avrebbe potuto provocare (tutto è stata calcolato in via teorica) però poi leggendo qui e là sentivo parlare persone esperte di espandere i "limiti di tolleranza del rischio" visto che questa policy del rischio 0 ha portato tutti nel caos. Beh, io sono una che l'aereo lo prende come se fosse l'autobus ma mai avrei volato se non mi fossero state date delle certezze; quindi anche per me, in caso di dubbio, tutti a terra..anche con tutti i contro del caso tipo lo stop dei trapianti perchè non potevano arrivare gli organi...etc etc..

    Quello che a me ha stupito davvero è stata la mancanza di "unione" a livello europeo...questa cosa non è stata gestita a livello europeo ma ogni governo ha deciso per il proprio spazio aereo...creando forse ancora più caos per i viaggiatori come è successo a te...anzichè arrivare a roma, sei arrivata a Milano (che era chiuso) e da Roma a Milano ti sei dovuta attaccare....

    Un sorriso EU,
    D.

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  5. Protezione civile aerea... questo ci vorrebbe! Almeno per prevedere e così saper gestire queste emergenze. Mi hanno raccontato di gente partita regolarmente, arrivata a Milano, o meglio, sullo spazio aereo di Milano, al cui aereo è stato negato il permesso di atterrare.
    Al nome impronunciabile del vulcano si saranno certamente uniti cori di commenti altrettanto impronunciabili...

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  6. @ Gambetto, hai detto giusto, la dipendenza da tecnologia, questa è una delle cose che mi ha fatto più riflettere

    @ Annaferna, quella è una cosa da non dimenticare MAI!!!

    @ Giò, mi immagino per quante persone trascorrere una notte in albergo di tasca loro o pagare 90 euro di treno, non siano proprio una bazzecola

    @ Dile, la cosa che mi ha colpito è stata la presenza a Fiumicino di autobus danesi o svedesi che portavano i passeggeri in Svezia o Danimarca e la totale assenza di autobus che collegassero Roma a Milano, Torino o Venezia.

    P.S.
    L'importante è che tu ci sia il 30...

    @ Nanà, l'aereo che ho preso da Madrid a Roma, era rientrato da Milano senza poter atterrare...

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  7. personalmente trovo del tutto avvilente la mancanza totale di qualsiasi forma di politica (non voliamo così alto) o quantomeno di decisione omogenea fra i differenti paesi dell'Unione che si rivela sempre più un fantoccio di cartapesta.
    L'Unione Europea è solo monetaria e basta purtroppo.
    Bentornata Lydia!!!

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  8. Lydia, non lo volevo dire perchè un giorno o l'altro temo che mi si mandi a quel paese perchè l'england qui e l'england lì....però hai ragione nel caos generale gestito malamente a livello europeo c'è stata organizzazione o organizzazione...tu pensa, l'università ha mandato ogni giorno email di aggiornamento sulla situazione aereoporti perchè gli studenti devono tornare next week dopo la pausa pasquale..negli aereoporti inglesi non c'era anima viva perchè non ti facevano avvicinare e hanno ampliato i servizi eurostar e dei traghetti...solo che c'è stato l'assalto e quasi vanno in tilt anche le ferrovie!!!
    Ecco quello che fa riflettere è che..da parte di molti paesi non c'è stata l'organizzazione di mezzi alternativi veloce e concreta...caspita non si vola?? Allora sotto con i treni o gli autobus! E invece mi è sembrato che si stesse troppo ad aspettare di vedere cosa diavolo facesse la nube.

    Per il 30 cascasse il mondo! Ora qui si vola....ma sembra che stia arrivando un'altra nuvola....nel week end controllo la situazione e al massimo prenoto l'eurostar.

    Un sorriso con il sole,
    D.

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  9. be' non e' che si possa organizzare molto, di solito chi si sposta in aereo copre distanze piuttosto grandi quindi tanto valeva aspettare che la nube si diradasse o quanto meno facessero dei test con aerei vuoti. Ci sono stati casi in passato che le particelle di cenere in alta quota causassero lo spengnimento dei motori e non è una cosa molto piacevole! :-D Se la tratta era piccola, magari potevano organizzare qualcosa tramite bus o treni...

    ciao

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  10. Davanti a sto casino ho pensato solo ad una cosa:l'uomo èp arrivato a livelli di tecnologia avanzatissima in tantissimi campi, riuscendo a fare cose pazzesche.Davanti alla potenza della natura, tuttavia, talvolta deve inchinarsi e fermarsi.Per me è una lezione di vita questa:l'uomo deve smettere di credersi onnipotente e ricominciare invecea rispettare la natura ed i suoi tempi.

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  11. @ Roberto e Diletta, vi quoto in tutto e per tutto

    @ elviripper, per le grosse distanze posso darti ragione, ma un pullman Roma-Milano o Roma-Torino avrebbe potuto diminuire di gran lunga i disagi di molte persone

    @ Saretta, speriamo che il vulcano si fermi qui

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  12. Evilripper, scusa ma dissento...si potevano organizzare eccome!
    Si viaggia in aereo perche' e' piu' comodo e a volte piu' veloce ma se le distanze da coprire sono europee si puo' usare anche treno e autobus. E in situazioni come queste, piuttosto che rimanere bloccato giorni (e non ore) in un aereoporto o in un'altra citta' tutti avrebbero preferito e scelto di potersi muovere forse con un mezzo piu' scomodo ma comunque di muoversi!
    Tanto e' vero che c'e' stato l'assalto alle ferrovie...
    Per la sicurezza...sono la prima a dire che in caso di dubbio, si sta a terra. Ma non e' che se non si puo' prendere l'aereo, allora ci si muove e si paralizza tutto anche perche' non e' durato un poche ore ma giorni interi. E dopo il primo momento di caos...ci si poteva organizzare con mezzi alternativi.

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  13. Scusa Lydia, se sto invadendo il blog!

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  14. benvenuti in Italia a godere dellla tipica (?) accoglienza tutta italiana!!!!

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  15. parlando sinceramente, la prima cosa che ho pensato sentendo le notizie al telegiornale è stata...fortuna che non avevo prenotato le vacanze...è stata sicuramente una cosa inattesa però secondo me le compagnie aeree e anche le FS avrebbero DOVUTO fare moooolto meglio. In questi casi (e lo so bene sullamia pelle di pendolare settimanale) non si riesce mai ad avere informazioni, si rimane nel limbo dell'incertezza per ore...e non è vero che loro non sanno cosa dirti, lo sanno benissimo è che non hanno il coraggio di dire chiaramente ai passeggeri some stanno le cose...e ti lasciano li a mettere radici sui pavimenti!!!
    Io uso spessissimo i treni e so bene cosa succede..ci sono treni stracolmi con la gente che deborda dai finestrini, ma le FS non aumentano i vagoni...avrebbero anche potuto mettere treni straordinari e pulman sostitutivi, ma non è stato fatto niente...come succede sempre in questo paese!!

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  16. Il problema è che l'Unione Europea esiste solo sulla carta o... in banca :-( (come ha ben detto Roberto)

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  17. io sono una delle poche che invece ringrazia la nube di cenere perchè mio marito che doveva rientrare a lavoro a Torino lunedì non è partito ed è rimasto fino a ieri sera con me poi ieri, poverino, ha preso un treno che lo ha portato su e io sono giù.
    Rosaria

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  18. Lydia sono contenta di sapere che sei arrivata a casa, mi stavo preoccupando.

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  19. Anch'io sono rassicurata. Altro che improprio è un buono spunto di riflessione, la capacità delle persone e delle organizzazioni si vede anche dalla loro reattività di fronte all'imprevisto.
    Pensa che qui in Francia c'era anche lo sciopero dei treni da più di dieci giorni e a Parigi non c'erano qausi più macchine da affittare, vedi tu. A me intanto hanno cancellato il volo.
    Un abbraccione!

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  20. Cara Lydia, tocchi una questione che a me è toccata da vicino ma in un altro senso, lavorando in aeroporto, in biglietteria!
    Non è stato davvero semplice per nessuno!... l'informazioni su cancellazioni e chiusure aeroporti venivano a spizzichi e bocconi... riprenotavamo passeggeri e poi anche i voli dove li avevamo riprotetti venvano cancellati...prima ci dicono che l'aeroporto era chiuso fino alle 14 dopo le 20 dopo per altri due giorni!!! ...i primi due giorni le compagnie (di linea e non low cost) anche pagavano l'albergo ma poi diventava insostenibile come costo anche per loro e cmq per legge son tenute e pagare le spese solo se la cancellazione o il disguido è causato dalla compagnia!
    Avevamo anche albergatori che venivano ad offrire assistenza e posti letto...che presto si sono esauriti cmq, così come le macchine a noleggio e i posti treno! Cercavamo di aiutare i passeggeri come potevamo ma non è stato facile per nessuno, in una situazione anomala, imprevista e che ha causato danni a tutti, dai passeggeri alle compagnie... tranne forse agli alberghi-treni-autonoleggi esauriti!!!
    Si è fermato il trasporto aereo e tutto è andato in tilt... questo si mi fa pensare... a come una situazione imprevista blocchi qualcosa che diamo per scontato e tutto salta e quello che resta non serve a tamponare, coprire o compensare!

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  21. Sono felice che questo post non gastronomico ricettifero sia stato fonte di una bella discussione.

    @ Dile, tu sei padrona di dire ciò che vuoi qui, sentiti pure a casa tua.

    @ Edda, mannaggia

    Leggo molto volentieri l'intervento di terry, che esprime un punto di vista diverso della vicenda

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  22. Ciao Lydia, ho subito anch'io lo stop aereo... ed ero anch'io a Roma, per lavoro. Ho pensato vado e torno in aereo da Milano, così riesco a rientrare sabato sera... ed invece sono rimasta a piedi. Il primo treno che ho trovato per rientrare a Milano, dopo una coda alla biglietteria di Fiumicino di almeno un'ora, è stato il giorno dopo alle 17,15. Sono tornata in albergo alle 21.30, dopo aver fatto avanti e indietro dall'aeroporto perchè mi avevano detto blocco solo fino alle 20: col cavolo! Ho pagato treno e albergo di tasca mia, ma almeno me lo rimborseranno!!! Magari ci siamo pure incrociate :-) Domenica ho fatto un tour de force per Roma, perchè non sapevo cosa fare.... sono tornata a recuperare il bagaglio in albergo e mi stavo addormentando sui divani della hall, sarebbe stato il colmo perdere l'agognato treno perchè mi ero addormentata!!! P.S. le ferrovie hanno messo treni supplementari, ma non erano sufficienti...
    Ale

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  23. accidenti! a rivedere queste immagini mi vengono i brividi... sì percè anch'io sono rimasto quasi 24 h nel (bel) terminal 4 in attesa di ripartire proprio lunedì scorso.

    Alla fine ho pensato due cose:
    1. quanto è fragile il sistema
    2. quanto è bello ritornare a casa

    Michelangelo

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