Pare che la serata del 21 dicembre 2010 per molti sia stata memorabile, causa una eclissi di luna totale durante il solstizio d’inverno, pare che una cosa del genere avvenga ogni 372 anni.
Io ricorderò la serata in questione per parecchio tempo e non perché sia un’astrofila.
E’ stata la mia prima volta da Gennaro Esposito.
Il mio rapporto con la cucina di Gennaro Esposito è un rapporto di grande amore, di un grande amore assolutamene platonico, però. Almeno sino al 21 dicembre.
Conoscevo Gennaro e mi era piaciuto subito: schietto, sincero e concreto, ho studiato la sua cucina, l’ho seguita, mi sono inebriata dei racconti degli amici che l’avevano mangiata, sono stata alla sua Festa a Vico.
Insomma, sulla fiducia era uno dei miei 2 chef del cuore, ventricolo destro e ventricolo sinistro equamente divisi tra Massimo Bottura e Gennaro Esposito, il sogno il primo e la realtà il secondo.
Gli amori platonici però sono molto pericolosi, tu puoi farti dei grandi film, immaginarti chissà cosa e poi può arrivarti una tegola in testa a farti drasticamente precipitare sulla terra.
Sappiate che la tegola in testa non è arrivata, anzi.
Tutte quelle che erano le mie aspettative sono state abbondantemente rispettate.
Alla Torre del Saracino di Seiano ho trovato i sapori della mia infanzia, della mia terra, che magistralmente accostati sono diventati qualcosa di assolutamente nuovo per me e di mai assaggiato prima.
Penso al sorprendente palamito con acqua di pomodoro, gelatina di ostriche e melanzane alla scapece, penso commossa alle tagliatelle con polpa di ricci, broccoli e calamari, penso al miglior babà della mia vita, quello di Vittoria, non so se riuscirò a mangiarne altri dopo aver assaporato questa piuma.
E poi ho trovato equilibrio ed armonia, sapori perfettamente combinati ed affiatati, sapori fusi in un tutt'uno armonico.
Penso all'uovo con la cipolla caramellata su fonduta di provolone del monaco e tartufo bianco d'Alba, forse in assoluto il mio piatto preferito nonostante non sia una grande appassionata di tartufi, penso alla passeggiata vicana, il famoso dessert a base di limoni, noci, olio e sale, l'ideatore di questo dessert non può che essere un poeta.
Potrei continuare elencandovi i piatti che ho mangiato ancora, sì, la mia cena è stata particolarmente ricca, invece vi elencherò tutti i piatti che vorrei ancora assaggiare: il risotto con cuore di bue, limone confit e calamari ripieni di provola, la sua famigerata minestra di pasta mista con crostacei e pesci di scoglio, la zeppola di coniglio, la pluri imitata parmigiana di pesce bandiera.
Insomma mi toccherà tornare più e più volte alla Torre del Saracino per placare tutte le mie curiosità.
Ma Gennaro non è solo un grande chef, è anche una persona affabile e simpatica, un curioso ed amabile conversatore che dopo una cena di livello eccelso sa accoglierti con grande semplicità e garbo nella sua sala da meditazione, la torre adiacente al ristorante, splendidamente restaurata, munita di grandioso impianto stereo, per continuare la serata sulle note di Ivano Fossati chiacchierando di panettoni, lievito madre e festa a Vico.
Ora non mi resta che attendere con ansia Identità Golose dove Gennaro sarà uno dei relatori
Leggo sempre con diffidenza le recensioni perchè so che sono da sempre influenzate dall'entusiasmo del momento e mancano di oggettività.
RispondiEliminaNel tuo caso come anche in quello di Giovanna invece faccio sempre eccezione prendendo appunti piuttosto che altro.
Insomma grazie dell'indicazione se non sbaglio mai una ricetta tua qualcosa vorrà anche dire no sulle tue qualità ;P eheheheheheh
PS
Ti stai divertendo in terra-madre eh?! :P ahahhahahahahah
Gambetto, devi sapere che io non amo le recensioni, e raramente parlo dei posti in cui mangio, non amo ergermi a giudice e penso di non avere le competenze per farlo.
RispondiEliminaCi sono però delle persone, dei posti, degli chef di cui ti viene voglia di parlare.
Questo è il caso di Gennaro che è, evvivaddio, un'eccellenza della nostra terra, non potevo non spendere 2 parole su di lui e sulla sua cucina.
Sei ancora alle prese con grandi mangiate?
Un abbraccio
Un rave è stato...ho cucinato per tre giorni ininterrotti...e ieri sono stramazzato con la testa sul tavolo suggellando con un gran botto il mio raggiunto limite fisico! :D ahahaahahahahahahah
RispondiEliminaNe ho sentito parlare. Sai se ha anche un menu vegetariano?
RispondiEliminaciao
Alessandra
Meraviglia delle meraviglie...
RispondiEliminaGrande serata, grande cibo, grandi risate. Il bello di Gennaro è che è un genio senza nessuna spocchia, semplice e di travolgente simpatia, e sono proprio contenta che tu abbia finalmente provato la sua cucina che, hai ragione, è un vanto della nostra terra.
RispondiEliminaTra le cose che dovresti assaggiare hai dimenticato il famoso tortello con gamberi e limone confit. Chiedi ad Anna Maria: sballo assoluto. Da tagliarsi le vene :-)
Conoscendoti(vi), Gennaro avrà mollato anche qualche ricettina e/o qualche segretuccio dello chef che attenderò pazientemenete ;o)
RispondiEliminaBaci
F
Non ho idea di dove si trovino questi posti, ma mi sta venendo una grande curiosità per questi piatti
RispondiEliminaA leggere queste "recensioni" provo una sana e profonda invidia.
RispondiEliminaGennaro Esposito lo seguo spesso in tv quando gioca a fare il cuoco, mi piace molto la sua cucina. Provare di persona quando invece fa sul serio mi manca e a giudicare da quanto dici è una lacuna che va colmata.
ciao!
...ma tu pensa, ho frequentato Seiano per diversi anni ma non ci sono mai stato!!! Vabbe', ero "giovane".
RispondiEliminaOttima scusa per tornarci!!!
Indubbiamente un bel regalo di Natale. Che dirti? >Ti avevo già invidiata dopo la festa a Vico... :-D
RispondiElimina@ Alessandra, sul sito c'è il menu, non so dirti se faccia un menu prettamente vegetariano, comunque cucina molta verdura e naturalmente tanto pesce
RispondiElimina@ Ele, ti piacerebbe molto, ne sono certa
@ Gio, volevo scriverlo perchè è tra i miei desiderata, ma non ricordavo cosa ci fosse nel tortello
@ Fabri, il lievito madre ti aspetta!!!
@ Mario, devi colmare la lacuna
@ Federico, quando vuoi andiamo insieme.
Un abbraccio
@ ziopiero, non oso chiederti quanti anni fa frequentavi quei luoghi... ;-))
@ Jajo, sai qual è il tema della prossima festa a Vico? 2011 odissea dello sfizio
Davvero una grande cena! E un bellissimo racconto il tuo. Un bacione e ancora Buone Feste. A presto!
RispondiEliminaWow! Cena raffinatissima e splendida location ... serata perfetta!
RispondiElimina@ Mafaldina, dobbiamo bissare!!!
RispondiElimina@ Sara, si davvero una bellissima cena
...e mica tanti...una decina di anni fa!
RispondiEliminaIl fatto è che io misento ancora giovane...aahahahahah
;-)
letto con grande piacere, ma segno l'indirizzo super prezioso!
RispondiEliminae chi se lo fa scappare!
Buone Feste! un abbraccio
Bella cena...ma quando porti anche me??? Scherzo!
RispondiEliminaHo letto i post che mi ero persa e anche per farti gli auguri di un buon anno.
Un abbraccio grande
@ ma seiancora giovane, siamo ancora giovani!!!
RispondiElimina@ Gio,buone feste ed un abbraccio a te
@ Anna, quando vuoi!!
Buon anno, io dal primo al 9 sarò in Marocco.
Bacioni
che meraviglia le foto, la rece e... il menù!! con un po' di (sana) invidia, ti auguro un felicissimo 2011 e buone vacanze
RispondiElimina...e soprattutto...teniamo "la capa fresca" !!!
RispondiElimina:)))
Effettivamente! Buon testo, molto informativo ed esplicito! Grazie per aver condiviso i tuoi suggerimenti.
RispondiEliminaExcelente registro, continúa de esta manera.
RispondiEliminaVoyance gratuite en ligne