Quando, il mese scorso, io e Lydia siamo state ospiti di Roberto alle prese con il suo impastamento compulsivo accompagnato dal nostro compulsivo fotografare, tra le decine di lievitati dolci e salati ci è capitato di assaggiare anche questi simil-pandorini.
"Assaggiare" è un garbato eufemismo: diciamo pure che abbiamo cominciato sbocconcellandoli e abbiamo finito per divorarli. E quando, prese dall'euforia, abbiamo detto a Roberto che erano buonissimi, siamo state stroncate da lui che ci ha detto, in sintesi, che non capiamo niente.
Perché, dice lui, questi non sono veri pandorini.
Assomigliano solo vagamente a dei pandorini, dice.
Chiunque se ne accorgerebbe, dice.
Chiunque in grado di capirlo, dice.
E cita esempi. Cita comuni conoscenze che di fronte a questi non-pandorini comprenderebbero immediatamente la loro natura di non-pandorini.
Comuni conoscenze, ammettiamolo, che io e Lydia riteniamo non propriamente di palato buono.
Il che significa, sempre in sintesi, che io e Lydia siamo due scimunite, due incompetenti, occupiamo il gradino più basso della scala dell'umanità ruminante e ci dobbiamo solo vergognare di noi stesse.
E infatti, sempre vergognandoci, abbiamo deciso di pubblicarli, 'sti non-pandorini, perché comunque li vogliamo chiamare sono buonissimi. Checché ne dica Roberto.
Vi avvertiamo: Roberto dice che non sono pandori. Noi ne prendiamo atto. Fatelo anche voi. E, presone atto, decidiamo che non ce ne può fregare di meno.
Eccovi la ricetta, così come l'ha scritta Roberto, con le sue annotazioni.
Ma prima, vi ricordo che domani presso la Chiesa Valdese di Piazza Cavour a Roma si terrà il consueto mercatino di beneficenza. Devo supporre che i non-pandori non ce li troverete, ma ci sarà molta altra roba commestibile da acquistare.
INGREDIENTI:
500 grammi di farina forte (W superiore a 340)
220 grammi di zucchero a velo possibilmente non vanigliato
150 grammi di burro ammorbidito
140 grammi di tuorli di uovo
270 grammi di lievito naturale ben maturo ( deve raddoppiare in meno di tre ore)
oppure
una biga poolish preparata con 100 grammi di farina, 100 grammi di acqua a temperatura ambiente e 10 grammi di lievito di birra fresco.
vaniglia del Madagscar
ESECUZIONE
Se utilizzate il lievito di birra, preparate la biga poolish la sera precedente e fatela riposare in una terrina coperta da pellicola trasparente per una notte intera.
Il giorno successivo, riprendete la biga ed inseritela nella farina rimanente procedendo come previsto per il metodo con lievito naturale.
Se utilizzate il lievito naturale inseritelo direttamente nella farina, ed unitevi gradualmente il burro ammorbidito alternandolo con lo zucchero a velo ed i tuorli d'uovo.
Quando tutti gli ingredienti saranno stati adeguatamente inseriti, iniziate la fase di impastamento. lavorando il composto energicamente, con passione e sentimento fino a quando non avrete ottenuto un impasto morbido, ma molto ben incordato.
Quando l'impasto sarà quasi pronto, inseritevi la vaniglia e lavorate ancora per altri dieci minuti.
Ungete l'impasto oramai terminato con un po' di burro fuso, porzionatelo e ponetelo in piccoli stampini da Pandoro (sconsiglio vivamente il silicone).
Fate lievitare fino a quando l'impasto non supererà di circa 2 cm il bordo degli stampini.
Al termine del riposo, cuocere a circa 180° fino a completa doratura.
Attendete circa cinque minuti prima di sformarli e fateli raffreddare su di una grata consentendo in questo modo che l'acqua in eccesso possa evaporare.
Come potete notare, questa non è la ricetta del vero Pandoro, in quanto non prevede alcuna sfogliatura .
Inoltre, la minore quantità di burro rispetto al Pandoro tradizionale rende il prodotto decisamente meno poroso e quindi meno predisposto ad assorbire adeguatamente lo zucchero a velo che verrà cosparso sulla sua superficie rendendolo leggermente impearmeabile.
Si avverte, inoltre, la mancanza della sfogliatura poiché la struttura finale di questo Pandoro non si svilupperà verticalmente, bensì prevalentemente in modo orizzontale, rendendo questa preparazione simile ad una brioche.
Tuttavia questa preparazione potrebbe rivelarsi utile se avete poco tempo a disposizione oppure poca dimestichezza con gli impasti a lunga lievitazione ricchi di proteine e grassi quali il Pandoro.
Una ottima ricetta per ottenere un eccellente Pandoro, a mio avviso, é quella di Adriano, alla quale vi rimando senza esitazione alcuna.
Della precisione e competenza di Roberto in merito ai lievitati non c'è dubbio...ma nemmeno della tua capacità con Lydia di farci venire l'acquolina in bocca pur condendo il post di sole negazioni (non-pandoro, non-sfogliato, non-poroso, non-.....)!!
RispondiEliminaIo la mattina adoro il cornetto pasta brioche crema&amarena...ma quasi quasi per Natale...sempre IO ehehehe che appartengo felicemente al genere 'gnurante ma consapevole di quello che fa quasi quasi...posso dedicarmi a questa NON-colazione con questa preparazione, non-fermandomi alla ricetta semplice ma aggiungendo della non-crema pasticcera con delle amarene non-prese direttamente dall'albero ma in barattolo...non-acquietandomi fino a quando non li ho finiti tutti!!
Ahahaha
Complimenti quindi a Roberto ed a te e Lydia che più che raccontarci una ricetta sembra abbiate agito in un moto di cospirazione avverso ai diktat del regime panificatorio del Potito ehehehe
ahahah mi hai fatto morire dal ridere :D
RispondiEliminama senti, pandorini o finti tale, apprentemente sembrano.. se poi ci metti che sono così buoni come dici (e non lo metto in dubbio) allora tant'è! chissene dei veri pandorini!! e sinceramente... se a uno non gli si dicesse nulla, dubito fortemente se ne accorgerebbe ;) (anche se Roberto dice il contraio!:)
pandorini o no....anche io li avrei divorati!!!!
RispondiEliminagrazie per la notzia del mercatino, mi piacerebbe andarci se trovo un attimo!!!
Bhè a vederli così immortalati, pandorini o non pandorini, li avrei divorati anche io!!!!
RispondiEliminaBuona giornata!
Laura
Io probabilmente non mi sarei minimamente accorta della differenza e poi concordo con le tue parole, se non sono veri pandorini non è poi così un grosso problema, no? Dall'aspetto sembrano sofficissimi e la maestria di Roberto con i lievitati è una garanzia :)
RispondiEliminami sa che invece io farò questi...!Grazie!!!
RispondiEliminaAllora facciamo che soì scimmunita pure io, ed una fetta del pandoro fake me la mangio proprio volentieri!
RispondiEliminaBacione
Pandoro o non sembrano davvero molto invitanti!
RispondiEliminaMi fido dell’'assaggio e continuo a considerarli pandorini, nonostante il rigido tecnicismo di Roberto:))
RispondiElimina@Gambetto: eh sì, di cospirazione si tratta! :-))) Diciamo che questi "cosi" si definiscono unicamente per negazione, sono ineffabili. ;-)
RispondiElimina@Fiordivanilla: appunto. Chissene! Roberto dice che tutti tranne noi se ne accorgerebbero :-( Ecco come ci considera...
@Polinnia: ti aspettiamo!
@Laura, meno male che tu ci capisci, a differenza di quel criticone di Roberto...
@Camomilla, non saranno porosi ma sono morbidi e profumati. Mi accontento :-)
@Marta, brava, così poi lo dici anche tu a Roberto che non siamo completamente deficienti...
@Saretta: benvenuta tra le scimunite! ;-)
@Gloria, sì, e sono proprio buoni.
@Lenny, per non urtare la suscettibilità di Roby chiamiamoli non-pandori, ma mangiamoli lo stesso :-)
si,confesso di essere l'ultima delle ignoranti e se avesi letto il post 4 giorni fa,invece di imbarcarmi nell'avventura del "vero" pandoro,avrei fatto sicuramente questi non-pandori,ma che a me paiono comunque perfetti!!
RispondiEliminail primo si è irrimediabilmente afflosciato prima di essere infornato,e il secondo sfornato stanotte alle 3,no dico..alle 3!!..non è lievitato a dovere!
per cui,viva il non-pandoro!!
Leggerti mi fa davvero sorridere...gran bel racconto!!!
RispondiEliminaCmq li vogliamo chiamare...io mi fido di te... se son così divorabili...non importa il nome ma la bontà!
A vederli, sembrano pandorini! :-))
RispondiEliminaComunque, mi fido di voi, l'importante che ci sia la ricetta!
Un abbraccio
Saranno quel che saranno,per i pignoli non pandorini perchè,il lievito il burro o la sfogliatura non li fanno essere... ma per i non pignoli diciamo la verità ma che forma hanno???? Io sono insieme ai secondi e dico loro che son fratelli ai pandorini!! Fantastica mi hai fatto crepare dalle risate!!!
RispondiEliminaMi autoscimunizzo, a me sembrano proprio dei buonissimi pandori!
RispondiEliminaRobertooooo, sono bellissimi 'sti PANDORINI !!!!
RispondiEliminaE la foto non la cambio, tanto oramai mi hai riconosciuto :-D
Scimunita numero 2 a rapporto!!!!
RispondiEliminaEvviva i pandorini non pandorini
Ok ne prendo atto anche se a me sembrano come dite voi e probabilmente avrei divorato tutto faccendo la figura della scimunita. Grazie per la ricetta e questo bel momento ridaiolo, la prossima volta vengo ad assaggiare senza paura delle osservazioni di Roberto ;-)
RispondiEliminaUn abbraccio forte forte (vi ho pensati ieri :-)
quando una cosa è buona, ognuno è libero di chiamarla come vuole, ma comunque rimane buona :-P
RispondiEliminachiamatelo pure come volete ma con la descrizione che ne hai fatto ormai non posso che sapere che sarà sicuramente buonissimo!!!!!
RispondiEliminaSimil-pandori e panettoni, è arrivato il momento della riscossa ;-)
RispondiEliminasembrano veamente eccezionali, bravi
RispondiEliminaCiao, bellissima ricetta. Vorrei farti un paio di domande. La prima, quasi ovvia: i 100g di farina per la biga NON sono presi dai 500g totali, vero?
RispondiEliminaLa seconda: con questa dose quanti pandorini vengono?
Grazie.
Ciao carissima Mela, i 100 grammi di farina per la biga sono a parte e dovrebbero venire circa 8 pandorini con questa dose. Un caro saluto
RispondiEliminadoh, avessi letto la domanda di Mela prima di cominciare! il dubbio mi è venuto solo quando mi sono ritrovata tra le mani un impasto mollissimo... infatti avevo dato per scontato che i 100 g di farina della biga andasse sottratta dai 5oo g totali. Al che ho rabboccato a vista.
RispondiEliminaMa ora faccio un'altra domanda: più o meno quante ore dovrebbero lievitare i pandorini, prima di infornarli? Perché i miei li ho porzionati e messi negli stampini più di un'ora fa e ancora non mostrano grandi movimenti, sigh! Francesca
Ecco, ormai li ho sfornati, e come volevasi dimostrare non hanno lievitato per niente. Sono proprio una ciofeca, ahimé!
RispondiEliminaNon capisco cosa è andato storto... Ma la biga poolish, che aspetto dovrebbe avere quando è pronta per questo uso? La mia (lascciata dodici ore circa) era piena di bollicine, ma sgonfia, concava. Potrebbe aver lievitato troppo a lungo, per così dire scaricandosi? Comunque grazie per la ricetta, in futuro magari riproverò. Francesca
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