Adoro la Svizzera: i suoi paesaggi., il rispetto che ha la gente per l'ambiente e l'amore profondo ed autentico che hanno nei confronti del pane.
Non a caso, la migliore scuola di panificazione risiede in Svizzera; di tipi di pane ce ne sono tantissimi e si riesce a reperire con molta facilità il lievito madre che viene venduto comunemente anche disidratato addirittura in molti supermercati...
Insomma...un paradiso per coloro che come me adorano panificare in modo casalingo e con ingredienti semplici!!!!
Quella che vi propongo é la ricetta di una delle svariate tipologie di pane: la preparazione è stata da me ridenominata (ed anche la ricetta rielaborata) come "pane di Heidi".
Per la realizzazione di questo buon pane é necessaria la farina "bigia" che credo sia una mescolanza di farina integrale di frumento con farina di frumento possibilmente 0 poiché meno raffinata (almeno teoricamente).
Credo proprio che sia un pane adatto a questa stagione particolarmente fredda vista la presenza non trascurabile di burro fuso salato.
L'aspetto esteriore potrebbe non essere particolarmente invitante, ma provatelo: é fragrante e molto saporito.
Passiamo alla sua realizzazione:
INGREDIENTI
250 gr di farina di frumento integrale
600 gr di farina comune di frumento 0 (comune nel senso senza una particolare forza)
180 gr di burro salato fuso
15 gr di lievito di birra fresco
400 gr di acqua a temperatura ambiente
un cucchiaino raso di sale fino marino.
ESECUZIONE
Miscelare molto bene le due farine e preparare con 150 grammi di questa miscela, il lievito di birra ed un po' di acqua un lievitino che lascerete riposare al coperto in una capiente ciotola per almeno 4 ore.
Riprendere il lievitino e spezzettarlo nella stessa ciotola in cui lo avete preparato ed unirvi la rimanente farina senza impastare.
Coprite la ciotola con pellicola trasparente e fate riposare per una nottata intera.
Il mattino successivo, riprendete la ciotola e cominciate ad intridere la farina ed il lievitino assieme con un po' di acqua, aggiungere il sale ed impastate per almeno una ventina di minuti fino a quando otterrete un impasto piuttosto sodo( mi raccomando! sappiatevi regolare con la quantità dell'acqua).
Fate riposare l'impasto sulla tavola leggermente infarinata sulla quale avrete versato metà del burro fuso e lavorate fino a quando non sarà del tutto incorporato.
A questo punto, incorporate il rimanente burro e ripetete l'operazione precedente.
Alla fine della lavorazione, dovrete ottenere un impasto molto morbido, leggero e vellutato.
Dividete l'impasto in tanti panini oblunghi e poneteli su di una teglia uno a contatto con l'altro.
Spennellateli con un po' di burro fuso e lasciate riposare per almeno un'oretta o più fino a quando non si presenteranno ben gonfi.
Infornare a 180/190° in forno preriscaldato, ma non troppo, fino a quando non avranno assunto una bella colorazione bionda.
UN PIACEVOLE SALTO IN SVIZZERA...
domenica 1 febbraio 2009
Pubblicato da robertopotitoalle 19:00 |
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13 commenti:
e non mi dici niente che vieni in svizzera, si abbiamo molto farine in commercio, complimenti per il pane
Roby, scusa, ma quanto viene lungo più o meno, il "vermone"?
Se ho capito bene i panini poi si staccano con le mani, mi pare un'ottima idea per un buffet
Intanto segno...domando anche io posso farlo in panini o altra forma?
X LYDIA: il "vermone" viene alquanto lungo, ma ne puoi fare più di uno.
X MICHELA:farlo in altra forma, sarebbe fare un altro pane, però sappi che questo pane è composto, in relatà, da soli panini in forma oblunga.
baci
interessante, ma si ottiene un pane a crosta sottile, sembra.. ma non bianco, semintegrale?
La farina bigia ce l'ho, comprata in Svizzera naturalmente... Provo, grazie!
Ok Grazie.
Fichissimo il lombricone...
X LUVI: ciao carissima!!!
Si ottiene un pane a crosta non particolarmente spessa ed una mollica di colore leggermente scuro, data la prevalenza di farina di frumento 0.
un bacione
buono!
:D grazie , i tuoi pani mi affascinano sempre...
Deve essere ottimo, gustoso, rustico e come appare nella foto bello e docorativo...il che che non guasta mai!!!
Farina a parte, come consistenza sembra un po' il musichiere di Torino?
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