in valigia

lunedì 28 marzo 2011

Pubblicato da Lydia


Premesso che quando torno da Napoli nelle mie valigie mancano solo i polli vivi di malafemmeniana memoria, stavolta però penso proprio di aver un po' esagerato, anzi ne sono certa, ho decisamente esagerato.
Non bastavano la pasta, sì perchè io all'esselunga i vermicelli non li trovo, i fagioli, quelli di Controne, l'olio, come se al mondo esistesse solo l'ortice, le varie acqua millefiori e d'arancio, anche se io la pastiera non la mangio e non la preparo.
Stavolta nella valigia c'era anche il baccalà, per carità impacchettato per bene in doppia busta, e sono certa mi crederete se vi dico che il mio viaggio in treno non è stato propriamente rilassante, il mio pensiero era fisso su quel che sarebbe potuto accadere se quel pacchetto si fosse aperto, ho tremato per 5 ore all'idea della fine che avrebbe potuto fare la giacca nuova dello stilista giapponese di tendenza pagata un patrimonio, o il cappottino grande affare fatto all'outlet, e le collane, e lo smalto turbofigo...
Oddio, non mi ci fate ripensare che mi si rizzano i pelli delle braccia.
Però la tentazione di andare dal baccalaro di fiducia di mia madre e portarne un po' con me era stata troppo grande, devo ringraziare solo il cielo se nessuno dei terribili incubi fatti in treno si è poi realizzato, altrimenti me la sarei potuta prendere solo con me stessa e con la mia sindrome da emigrante patologica.
Quindi con un ottimo filetto di baccalà arrivato direttamente da Napoli Centrale al binario 8 di Milano Centrale con il frecciarossa 9626, ecco a voi un gustosissimo sformatino di baccalà e carciofi.



SFORMATINI DI BACCALA' E CARCIOFI

per ogni sformatino di alluminio

per il baccalà
100 g di baccalà (messo in ammollo per 3 giorni cambiando l'acqua almeno 2 volte al giorno)
1/2 cipolla piccola
olio extra vergine d'oliva
una quindicina di capperi piccoli sotto sale
300 ml di latte
1 spolverata di parmigiano

Lessare il baccalà in acqua per 5 minuti circa, nel frattempo tagliare a pezzettini piccoli la cipolla e fatela consumare in un tegame con dell'olio, aggiungendo se necessario dell'acqua per evitare che colorisca troppo, aggiungere i capperi dissaltai, e il baccalà lessato a cui avrete eliminato spine e pelle, versarvi il latte sopra e lasciate cuocere fino a che il latte non si sarà ridotto manon del tutto consumato.
Frullare con il parmigiano e tenere da parte.

per i carciofi
1 carciofo
1/2 cipollina
olio extra vergine
qualche cappero piccolo sotto sale
qualche oliva nera denocciolata
sale

In un tegame con dell'olio far consumare la cipolla aggiungendo se necessario dell'acqua, pulire i carciofi, tagliarli a fette sottili, aggiungere capperi dissalati ed olive a pezzetti e farli stufare aggiungendo un po' d'acqua.

Oleare e spolverare con del pangrattato gli stampini di alluminio, riempirli con metà del composto di baccalà, con 1 cucchiano di carciofi, ricoprire con il restante baccalà ed infornare a 180° fino a che non si dorano.
Servire su un letto di carciofi

54 commenti:

Gambetto ha detto...

Ma a Milano Centrale malgrado i 18 gradi presenti in città sei arrivata con il colbacco e la pelliccia tipo Toto&Peppino?! :P ahahahahahahaha
In effetti ho poco da sfottere...io quando torno da casa in auto ho tante di quelle cibarie da poter aprire un negozio stesso su una piazzola di servizio dell'autostrada andando avanti senza ulteriori rifornimenti merce per almeno un mese! :D Mi manca solo il vesuvio disegnato sulla portiera e siamo a posto! :D ahahahahah
Scherzi a parte ottimi questi sformatini che prendo in toto per una prossima cena ;)
Buon inizio settimana...da uno dei fratelli Capone :P

Giovanna ha detto...

Mi unisco al club delle "Migranti patologiche" a gennaio di ritorno dalle festività natalizie ,sono riuscita a pagare in aereoporto più del biglietto per quanto avevo sforato con il peso della valigia, ahahahaha, non potevo rinunciare a tutto quel ben di Dio, che poi diciamo la verità e come se ci portassimo casa dietro è una terapia per la nostra anima, per non sentirci troppo lontane da i nostri affetti, mi hai fatto tanto sorridere e intenerire allo stesso modo con il tuo post, Un bacio e buon inizio settimana!!!!

Araba Felice ha detto...

Tu lo immagini, si, cosa si celi dentro i miei bagagli ad ogni viaggio, mentre mi aggiro per l'aeroporto con fare distaccato?
Solo al pesce non sono mai arrivata, già una volta mi hanno perso la valigia con dentro con un pezzo di gorgonzola che al ritrovamento era un fossile nonostante il sottovuoto ed aveva contaminato tutto il resto!!!

Ammiro il tuo sformatino, sapendo che manca qualche mese a che potrò mangiare qualcosa del genere.
Buona giornata!

ilcucchiaiodoro ha detto...

Sembra di vedere noi quando ripartiamo da casa dei miei... E non mi dire che non ti porti i limoni...!
Donatella

Diletta ha detto...

Lydiuzz altra migrante patologica al rapporto; in questi mesi sono stata in pausa ma da maggio si ricomincia..

Le tue ricette sono sempre super! Questa te la copio di brutto per la cena di una delle prossime sere.

Un sorriso bello e buono,

PS. Week end di fuochissimo, ti chiamo appena fra una mezz'oretta!

Lydia ha detto...

@ Gambetto, stavolta ho fatto il fratello Capone al contrario, ero scesa, un mesetto fa circa, che qui a Milano c'erano 18 gradi, quindi ero arrivata a Napoli tutta figa con le ballerine di camoscio e vestitini leggeri, mi sono cioncata dal freddo e la pioggia ha rovinato le ballerine di camoscio...

@ Giovanna, hai detto bene, è una terapia per la nostra anima, solo questo dovevi dirmi, ora non mi farò più scrupoli

@ Araba, da te mi aspetto qualunque cosa dopo lo strutto nel vasetto della cremada viso ;-))

@ Donatella, quelli li porto solo ed esclusivamente perchè mi profumano la biancheria in valigia ;-)

@ Dile, quando vuoi, bacioni

CorradoT ha detto...

Sformatino molto interessante. Com'era l'equilibrio capperi-baccala'? Ma forse io penso a dei capperi prepotenti....
Non c'e' bisogno di essere migranti per apprezzare certe cose: io Mercoledi saro' a Napoli per lavoro e ho gia' tormentato Giovanna per avere un indirizzo dove gustare baba' VERI :)

Mirtilla ha detto...

particolarissimi questi tortini :)

FrancescaV ha detto...

io per forza di cose mi devo francesizzare per alcuni ingredienti(lo dico con la mente non col cuore ovvio, non potro mai rassegnarmi alla mancanza dei miei adorati carciofi sob), quindi ti invido il treno Napoli-Milano che ti permette di portarti ttto questo ben di Dio. Mi piace moltissimo lo sformatino di baccalà, mi semnra perfetto.

Lydia ha detto...

@ Corrado, qualche capperino piccolino (sotto sale, non sotto aceto) ben dissalato, ci sta davvero bene

@ Mirtilla, sono felice ti piacciano

@ Francesca, in effetti con l'aereo certi "traffici" sonomolto più complicati, questo è il motivo per cui a volte prediligo il treno

Unknown ha detto...

ahahahah oddio il baccalà in valigia! io + che altro avrei temuto si sentisse l'odore! cmq anche io con la mia famiglia quando espatriamo al di là del PO abbiam la macchina carica di provviste..salsa, pane, verdure varie, occorrente per la pastiera etc.

Anonimo ha detto...

Fantastico questo sformatino... Forse in questo modo riesco a far mangiare i carciofi a mia filgia. Ciao Silvia

Pasqualina in cucina ha detto...

Lydia come ti capisco!
Io faccio il contrario, quando sono fuori cerco tutti i prodotti tipici, le cose che qui non trovo e mi carico come un mulo.
Al salone del gusto sono partita con la valigia vuota e non ti dico cosa sono riuscita a portarmi, invadendo anche i bagagli dei compagni di viaggio!!!
Questa ricetta mi ispira tanto, c'è tutto ciò che mi piace quindi...copiata al volo!
Quando torni giù visto che sono "proprio" delle tue parti che ne dici di prendere un caffè??
Baci e buona giornata!

caris ha detto...

Lydia, ufficialmente: mi fai morire!!! Sto ancora ridendo!!! un pò ce l'ho anche io, questa cosa di portarmi i prodotti tipici 8a proposto..ma la mozzarella non l'hai portata?) solo che le volte che ho portato il pesc, non l'ho mai messo in valigia (va beh..con la macchina ero facilitata!).
A proposito: sto morendo dalla voglia di sapere dello stilista giapponese (Kenzo?????) edel cappottino all'aoutlet! non è che uno scrive queste notizie così e poi non dice altro....
bello lo sformatino!!

Lydia ha detto...

@ Cleare, io temevo che l'"odore" potesse rimanere indelebilemente accozzicato ai miei abiti, per fortuna tutto è andato per il meglio

@ Silvia, vuoi dire che tua figlia mangia più volentieri il baccalà che i carciofi? Incredibile, in genere è il baccalà che fa storcere il naso

@ Pasqualina,stendiamo un velopietoso su quello che ho portato a casa dal salone del Gusto, ero con la macchina e ci ho stivato qualunque cosa.
Molto volentieri per il caffè

@ caris, oddio, mi pare che lo stilista giapponese si chiami Issey Mijake o qualcosa del genere, sono gli "affaroni" che mi fa fare una mia amica questi.
Il cappottino invece me lo ricordo perchè è di una tal manila Grace, che io non conoscevo, e l'ho pagato 30 €, è blu un po' scampanato

MilenaSt ha detto...

Che temeraria che sei: io non avrei osato tanto ......
Intrufolo i carciofi ovunque, ma non li ho mai abbinati al baccalà:(

virgikelian ha detto...

Ciao Lydia, i tuoi racconti sono troppo divertenti !!!
Lo sformatino da copiare...
Un bacio e buona settimana.
Virginia

Patrizia ha detto...

io faccio peggio!!!! pero' devo dire che i carciofi qui li trovo anche se costano un'occhio dellla testa, sono proprio quelli italiani, forse per questo , le cose buone vengono proprio da li'...eheheheh!!! ;-)

(c'é qualche francese in giro?)

Giulia Pignatelli ha detto...

Questo tortino mi piace assaje, ma non so se avrei rischiato, come te, di viaggiare con un baccalà ;)))
Lo sai che sei pazza, vero?!?!

caris ha detto...

manila grace?????? a 30 euro??????????
ma ma....e dove, che ogni volta che passo a Via del Corso una magliettina leggera leggera non si trova a meno di 90 euro???ed è per questo che non ho nulla di manila grace!!!

Dora ha detto...

Ecco, la mia vita da emigrante patologica è finita pochi giorni fa. Riportando indietro tutto il commestibile presente in casa mi sono accorta che, effettivamente, non avrei mai potuto vivere senza tutte quelle cosette che "come le trovi a casa..."

Baccalà e carciofi credo di averne mangiati a bizzeffe a Roma. Connubio classico, e sempre di gran soddisfazione!

MarinaV ha detto...

Per una bottiglia di Ortice farei carte false. E nelle mie valige, quando torno dall'Italia, c'è tutto l'universo dei sapori che mi mancano e delle comodità alle quali non voglio rinunciare (ma lo sai che in Olanda il sapone intimo non esiste? vabbeh, non esistono i bidet, ma insomma! almeno il sapone!)
Baci da un'immigrata di lusso

Lydia ha detto...

@ Milena, penso che non rischierò un'altra volta, mai sfidare la sorte

@ Virginia, sono felice che ti divertano.
Buona settimana a te

@ Patrizia, un giorno ti racconterò in che condizioni torno dalla francia, anche il burro mi porto

@ Giulia, lo so

@ Caris, ma allora ero proprio l'unica che non conoscevo Manila Grace. Era il saldo di un outlet.
A caserta sud hanno aperto uno di quei paesi finti che sono outlet

@ Dora, sei tornata definitivamente a casa?
Ti mnancherà la vita da emigrante patologica

@ Marina, in effetti non saprebbero cosa farsene

Ale only kitchen ha detto...

Lydia, direi che ne è valsa decisamente la pena rischiare la contaminazione da baccalà... L'ultima volta che sono stata a Napoli, oltre alle sfogliatelle che mi porto sempre a casa, avevo comprato due meravigliose mozzarelle di bufala, senza pensare che avrei dovuto prendere l'aereo con bagaglio a mano... Ho supplicato un ragazzo ai controlli che mi ha fatto passare ugualmente... :-))) Per non parlare di quella volta che, di ritorno dalla Sicilia dove si era trasferita mia sorella anni fa, avevo 10 Kg di profumatissimi limoni in valigia...

Günther ha detto...

divertente arrivare a Milano con il baccalà, era speciale baccala di Napoli.. ma ti capisco io quando viaggio sembro un ambulante di cose buone, abbinamento è da manuale carciofi e pesce :-)

Oxana ha detto...

Che ridere, Lydia, come sempre sei mitica! Posso solo immaginare comè stato!
Bacione, dottoressa;))

monikaki ha detto...

Lydia sei troppo forte..mi sembra di vederti, con l'aria guardinga e la valigia...tipo agente segreto...
pensa che per circa 10 anni ho fatto stagioni all'estero e sia per me che per i colleghi ero abituata a importare illegalmente derrate alimentari made in Italy...una volta che ero portatrice di parmigiano in Messico (dove avevano l'incubo della vaca loca) ero pronta a mimare al'immigration un gesto che consisteva nel passarselo sotto l'ascella....asserendo con nonchalance che si trattava di un alternativo deodorante e non di formaggio......a qs idea folle mi sganascio ancora dal ridere!!!!
baci e a presto, MOnica

artemisia comina ha detto...

Io non porto mai niente (quasi mai:)) ma non superi il fagotto di sarde in saor con cui tempo fa mi avventurai :))))

ComidaDeMama ha detto...

OT complimenti per il ritratto alimentare!

Lydia ha detto...

@ Ale, ora tu mi dici come hai fatto a convincere quelli del controllo, non puoi lasciarci così

@ Gunther, doveva essere per forza buonissimo dopo il viaggio ansiogeno che ho fatto

@ Oxana, un bacione a te, ci vediamo presto spero

@ Monikaki, sei un genio, il deodorante al parmigiano, avrei proprio voluto vederti

@ Artemisia, me lo ricordo bene l'episodio delle sarde in saor, più pazza di me!!

@ Elena, grazie, ma i complimenti vanno fatti al fotografo e alle sue girls.
Un abbraccio

Virò ha detto...

Eccola la ricetta perfetta per continuare i festeggiamenti anche ben oltre i sette giorni!

Baccalà cotto con il latte, come in Veneto, carciofi un po' romani e fornitura di baccalà napoletana!

Gambetto ha detto...

Una domanda...hanno cotto per almeno 30'vero? :)

Lydia ha detto...

@ Virò, hai ragione, sai che non ci avevo pensato?
Io clicco sempre sul tuo nome per venirti a "trovare" ma blogger mi dice che il tuo profilo non è disponibile

@ Gambetto, dici in forno o il baccalà sul fuoco?
Vabbè tanto non me lo ricordo comunque, ma li hai fatti?
Racconta!!!

Gambetto ha detto...

Avrei intenzione di rifarli a breve veramente...forse con una alternativa ai carciofi perchè so che ad una persona non piacciono tanto. In ogni caso intendevo la cottura in forno...almeno una trentina di minuti mi immagino...poi li hai sformati ancora tiepidi vero? :P
Lo puoi dire senza ombra di dubbio...sono un rompibalLe! :DD

Lydia ha detto...

Se ricordo bene anche qualcosina in meno, si sformati tiepidi e si sformano benissimo.
Avevo pensato anche io a delle alternative con gli asparagi o con le classiche patate

Elisabetta ha detto...

mmm che goduria! da leccarsi i baffi

Anonimo ha detto...

non parliamo di questo "spinosissimo argomento"...
Quando torno da Ibiza o da qualsiasi altra località (è sufficiente anche un insignificante cambio di quartiere all'interno della stessa città) ed io mi carico all'inverosimile a tal punto che tu saresti senz'altro una dilettante!!!
bacioni
PS: ho dimenticato il mio account google...aiutooo
Puppolo

Lydia ha detto...

@ Elisabetta, grazie

@ Roberto, fammi capire non puoi più accedere al blog???????
Non ci credo, solo tu

Virò ha detto...

Non è che non sia disponibile è che non ho un blog: mi diverto a seguirne alcuni ben fatti, spontanei, con ricette interessanti (che spesso replico), e spunti di rifessione non banali.

Avere un blog così necessita di tempo e competenze che per il momento latitano!

Grazie, comunque, del pensiero...

Lydia ha detto...

@ Virò, pensa che io ero rimasta colpita dai tuoi commenti mai banali e sempre attenti.
Un abbraccio

Gambetto ha detto...

@Lydia
Hai visto giusto su Virò, è una persona speciale e sai che io difficilmente mi sbilancio in merito.
E'una ottima cuoca e questo lo posso testimoniare di fatto, e poi...ha grande sensibilità, ha il dono dell'ironia dal taglio intelligente, è incisiva ma sempre e solo con eleganza. Tutti quelli che la conoscono la invitano ad aprire un blog...se ci riesci tu....prometto che vengo a Milano con qualsiasi cosa che li non riesci a trovare e che ti secca portare in treno! :P eheheheheheheh

Lydia ha detto...

Mario, avere un blog significa anche volersi mettere un po' in vetrina, è una forma di narcisismo, più o meno evidente, più o meno marcata, più o meno sfacciata, ma alla fine questo è, oltre naturalmente alla gioia di voler condividere.
Tutto ciò per dire che esistono (evvivaddio) delle persone riservate, che preferiscono stare a guardare.
Non conosco Virò e non so se è questo genere di persona, ma sono certa che se ne sentirà l'esigenza entrerà a far parte del club e sarà la benvenuta.
Ed ora non mi porterai più nulla in treno???

Gambetto ha detto...

Per te anche con il side-car salgo a Milano....magari con il Potito al posto passeggero, entrambi con gli occhialoni il casco, guanti pelle traforati e dietro una piccola bagagliera con ogni ben-di-Dio delle nostre parti...altro che treno!! :P ahahahahahaha
Che ne pensi?! :P ahahahahahahaah

Lydia ha detto...

Gambetto, prima di portarlo qui,potresti dare una mano a Roberto a trovare la password per entrare nel blog?

Ale only kitchen ha detto...

Lydia, ho sbattutto un pò le ciglia e gli ho detto: "ma le vostre mozzarelle sono troppo buone... non posso non portarle a casa..." (con sorriso a 32 denti). Lui mi ha risposto: "passa dal quel controllo lì che ci penso io..." Si è avvicinato al collega e gli ha detto qualcosa tipo: "... lei è a posto..." ed io ero a posto sì, felice e contenta con il mio bottino!!!

la belle auberge ha detto...

be', io non ho fatto molta strada trasferendomi da Como a Milano, tuttavia certi prodotti fatico ancora a trovarli, per esempio le taccole o i missoltini (tanto per stare in tema ittico), cosi' quando vado a trovare mia madre ne approfitto per fare la scorta. La nostalgia dei luoghi natii e' sempre forte e per sentire il mio lago un po' piu' vicino, da molto tempo ho cominciato a trasportare piante e arbusti e a ricollocarli in queste nebbiose lande. Proprio venerdi' scorso abbiamo piantato uno splendido arbusto di calicanto proveniente da un giardino di Tremezzo e quest'estate rifioriranno ancora le dalie appartenute a mio padre.
Ottimo quel tortino; vado matta per il baccala' in tutte le declinazioni.

un abbraccio

Gio ha detto...

ti sei portata pure il baccalà??
tremo solo al pensiero di cosa potrai portare la prossima volta... :D
ottimo l'bbinamneto baccalà e carciofi, il baccalà mi piace tanto!

Gaia ha detto...

stupendi questi sformatini!

La Gaia Celiaca ha detto...

sei stata ardita, ma ne è valsa la pena!

Lydia ha detto...

@ Ale, accidenti, sei stata bravissima, io non avreimai avuto ilcoraggio

@ Eugenia, la verità è che siamo delle romantiche nostalgiche

@ Gio, anch'io sto già tremando all'idea di quello che potrebbe saltarmi in mente

@ Gaia, ti ringrazio

@ Gaia celiaca, sei stata carina ad usare il termine ardita e non il termine pazza

simonetta ha detto...

anche io emigrante professionista...nei miei viaggi sicilia - roma la valigia degli abiti poco più di una ventiquattr'ore e invece chili e chili di salsiccia con il finocchietto, ricotta infornata, olive in salamoia ( che altrimenti la 'gghiotta come la faccio??)salamini dei nebrodi e chi più ne ha più ne metta! dura la vita dell'emigrante, come se a roma non ci fosse niente da mangiare....
però mi sembra di essere in buona compagnia!

JAJO ha detto...

HAHAHAHAHA ti ci vedo con i Fratelli Caponi sbarcare a Milano con gli spaghetti lunghi un metro, le galline e il colbacco... immersi nella nebbia (perchè a Milano fa freddo e c'è sempre la nebbia, e quando c'è la nebbia... non si vede!) Per questo si segue l'aroma del baccalà partenopeo :-)))))

Se penso alla fatica fatta per convincerti a far nascere questo blog.... :-D

rosi ha detto...

Ciao, il tuo blog è troppo bello! Vengo ogni giorno e mi piace molto !!! Grazie e buona fortuna!

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Julia ha detto...

Thank you for those good times on your blog. I am often at the station to watch (again and again) those wonderful articles you shared. Really very interesting. All the best !

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