stavolta tocca ai romani

mercoledì 30 novembre 2011

Pubblicato da Lydia 47 commenti

Oramai lo sanno anche le pietre: domenica siamo state a Milano sui Navigli, abbiamo venduto le nostre decorazioni natalizie commestibili, le borse di Stella, i bijoux di Francesca, i semini di basilico.
E' andata benissimo, le pietre sono a conoscenza anche di questo: abbiamo raccolto quasi € 1600 che sono stati già inviati ai bimbi di Rocchetta Vara.


Sabato 3 dicembre, forse questo le pietre non lo sanno ancora, tocca ai romani.
Come ogni anno si terrà il mercatino di beneficenza gestito da Roberto alla Chiesa Valdese in piazza Cavour.
Roberto sta già preparando i soliti panettoni, che vi consiglio di prenotare perchè vanno a ruba, mentre Maite, Ciboulette, Artemisia, Caris, Giovanna, Cinzia, Patrizia, Jacopo sono già tutte all'opera per preparare biscotti, zelten, taralli, pesto e dolcetti vari.
Una percentuale del ricavato andrà ai bambini di Rocchetta, il resto verrà utilizzato come al solito da Roberto per iniziative benefiche da lui stesso seguite.

Vi aspettiamo numerosi sabato 3 dicembre dalle 10,30, e per tutta la mattinata, alla Chiesa Valdese di piazza Cavour, con ingresso da via Marianna Dionigi.
Se vorrete potrete fermarvi anche a pranzo, verrà allestita una sorta di tavola calda home made.

P.S.
Vi preghiamo di diffondere la notizia, stavolta non saremo per strada ed avremo bisogno del vostro passaparola

Milanesi a rapporto

venerdì 25 novembre 2011

Pubblicato da Lydia 48 commenti

La rete ha un cuore grande, molto grande.
Può capitare che una foto su facebook o un post su un blog possano generare catene di solidarietà del tutto inaspettate.
E' capitato l'anno scorso con le 99 colombe, qualche settimana fa con L'Officina di cucina di Chiara e di Claudia, che per la cronaca martedì ha riaperto con grande emozione di tutti, ed è quello che sta accadendo in questi giorni per i bambini di Rocchetta Vara.


Tutto ha inizio con un post in cui Patrizia, una cara amica blogger genovese, racconta di due case famiglia distrutte dalla recente alluvione in Liguria, di 20 bambini rimasti senza casa, senza vestiti, senza libri, senza giochi, senza nulla di nulla, di una cooperativa, che di questi bambini si occupa, senza più neanche una sede. Tutto spazzato via dalla forza devastante dell'acqua e del fango, il 25 ottobre.
Nasce l'idea di raccogliere ricette e di farne un libro i cui proventi andranno alla Cooperativa sociale Gulliver per i bambini di Rocchetta Vara, così i foodblogger della rete si attivano e si mettono ai fornelli.
Ma non basta, servono fondi: i bambini hanno perso tutto. E' un susseguirsi di idee e di iniziative, così da un brainstorming su facebook nasce l'idea di un banco al mercatino sui Navigli a Milano, domenica 27 novembre.
Le foodblogger venderanno decorazioni natalizie commestibili, non hanno i permessi necessari per vendere alimenti preparati da loro, per cui si adattano e scatenano la loro fantasia: i biscotti saranno palline natalizie o decorazioni da attaccare all'albero, saranno alberelli o campanelli da mettere sulle tavole.
Ma credetemi è tutto roba assolutamente commestibile ed anche molto buona, con o senza permessi.
Andate a trovarle domenica sui navigli, le riconoscerete dal naso freddo e dal sorriso caldo, sul loro banchetto ci sarà scritto a caratteri cubitali "Un filo per...i bambini di Rocchetta", che è il filo della solidarietà che ha unito tutte loro, il filo sottile e resistente della speranza che i bambini di Rocchetta possano tornare quanto prima alla normalità.
E se non doveste trovarle sul ponte del naviglio grande (Ripa di Porta Ticinese, fronte Darsena) dalle 9,30 fino ad esaurimento scorte, andate direttamente a San Vittore probabilmente saranno state portate lì dai vigili con la forza.
Chi vi scrive è una di queste foodblogger e vi ringrazia sin d'ora per l'aiuto che potrete dar loro.

Tra le altre cose troverete:
gli alberelli di pane di Cindystar


Le campanelle di Reb


I biscottini di panpepato di Diletta


gli alberelli glassati di Sarah



lebkuchen, paste di meliga, frolle al cioccolato di Daniela, di Patrizia, di Benedetta, di Alice, di Simona

P.S.
Oltre alle decorazioni commestibili, potrete trovare anche portatorte e borse di Stella


i bijoux di Francesca



le splendide corone di Virginia



P.S.2
il 3 dicembre toccherà ai romani, saremo al mercatino alla Chiesa Valdese in piazza Cavour, una parte del ricavato andrà ai bambini di Rocchetta.
Lì troverete anche i panettoni di Roberto

senza cappello

martedì 22 novembre 2011

Pubblicato da Lydia 32 commenti

Chi mi conosce e chi segue tzatziki sa che non amo pubblicare ricette nude e crude, senza un racconto seppur stupido o banale ad introdurle, senza una storiella o qualche riga che dica anche un po' di me.
Oggi ho il vuoto, il blocco dello "scrittore" ha avuto il sopravvento.
La ricetta però è davvero buona, fidatevi, anche senza un cappello di presentazione o 4 parole stupide.



CALLE SU CREMA DI CIPOLLA CON TONNO SCOTTATO, OLIVE, PINOLI E CAPPERI

per 500 g di pasta (io ho usato le calle del pastificio dei campi, ma questo condimento si sposa bene anche con un mezzo pacchero o un pacchero)

3 cipolle bianche di media grandezza
300 g di filetto di tonno
una ventina di olive nere di gaeta
una manciata di capperi piccoli sotto sale
50 g di pinoli tostati
olio extra vergine d'oliva
1 bicchiere di vino bianco

Tagliare le cipolle a fette sottili, metterle in un tegame con un filo d'olio, scottarle a fuoco vivo, aggiungere un bicchiere d'acqua e lasciare che si consumino a fuoco lento per un paio d'ore. Aggiungere un po' d'acqua quando necessario.
Per questa operazione io ho usato la pentola a pressione per abbreviare i tempi (20 minuti a partire dal fischio).
Sfumare con 1 bicchiere di vino bianco secco.
Quando il vino sarà evaporato salare e frullare con 1 frullatore ad immersione.
Mentre la pasta cuoce in abbondante acqua bollente e salata, tagliare a cubetti il filetto di tonno e scottarlo su una padella antiaderente ben calda (mi raccomando a far scaldare bene la padella prima di mettere il tonno, che non dovrà essere eccessivamente cotto).
Scolare la pasta al dente, condirla con la crema di cipolle, i capperi dissalati, le olive denocciolate e i pinoli tostati e completare con i cubetti di tonno.

3 da festeggiare

venerdì 18 novembre 2011

Pubblicato da Lydia 42 commenti


Caro blog ti scrivo,
da un bel po' pensavo di farlo, quale migliore occasione del tuo compleanno?
Conosci bene la mia grafomania (o forse davanti ad una tastiera si è tastieromani e non grafomani?), non so resistere alla tentazione di dispensare in giro missive, un paio di anni fa avevo proprio su questi lidi pubblicamente deliziato persino Massimo Bottura, neotristellato del mio cuore, a cui per inciso vanno i miei più affettuosi complimenti. Si vede che questo è l'anno dei 3, 3 anni a te e 3 stelle a lui, ognuno ha il 3 che si merita...
Bando alle ciance tzatziki caro, come ben sai 3 anni fa nascesti a Roma, attorno ad un tavolo, la tua vera madre è Giovanna, Roberto ed io ti abbiamo solo adottato e cresciuto. In questi 3 anni sei stato testimone dei nostri deliri, delle nostre crisi e dei nostri spassi, sei stato silenzioso ma partecipe, hai assistito ed hai sopportato, ed io per ringraziarti ho deciso di festeggiarti, i 3 anni si possono ancora festeggiare, sono i 40 che è meglio passino sotto silenzio.
Non ho trovato niente di meglio da fare che regalarti il meglio o il peggio, giudica tu, di questi ultimi 3 anni insieme, 10 post scelti da me per te, spero ti piacciano.

Con affetto
Lydia

La lettera aperta a Massimo Bottura in occasione di Identità Golose 2010


Le cartucce di quando ero bambina


I buondì di Roberto



L'assaggio alla cieca dell'uovo di Paolo Parisi insieme a Virginia


Gli struffoli e 4 generazioni con le mani in pasta


Al Salone del Gusto 2010: così nacquero Gente del Fud ed alcune importanti amicizie


I fusilli col ferretto con Ciboulette, pasta session con rimpianto



La mia prima mietitura del grano in Puglia



Il mitico panettone di Roberto



E dulcis in fundo il post più letto e commentato di questi 3 anni, quello in cui si parla dell'appropriazione indebita da parte di Anna Moroni della mia caprese bianca al limone e della crostata mandorle e limone di Adriano Continisio

Succede, purtroppo

mercoledì 16 novembre 2011

Pubblicato da Lydia 10 commenti


"Succede. Uno si fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta a giocarci insieme, e te li smonta, un attimo, una frase, e tutto si disfa. Succede."

Non è farina del mio sacco, queste parole sono di Alessandro Baricco, che ammetto di non amare molto, ma quando avevo letto Oceano Mare, avevo pensato che sì, è proprio così, a volte succede, spesso succede.
Chiara e Claudia 3 mesi fa avevano messo sù un ristorante, con cura, con dedizione, con amore, era il loro sogno, "Officina di cucina", a Genova. Poi la vita, nella fattispecie l'alluvione, in un attimo ha smontato tutto.
Chiara e Claudia non si sono perse d'animo, stanno lavorando sodo per poter riaprire, ma la solidarietà blogger sta dando loro una mano, sì Chiara è una blogger. Perchè è così quando la vita ti smonta i sogni che avevi costruito è bello non sentirsi soli.

L'altra sera ero davanti al pc, nel gruppo facebook aperto per scambiarsi idee, per cercare di trovare qualcosa da fare per poter dare loro una mano, e in poche ore c'è stato un susseguirsi di messaggi: Sigrid ha ottenuto un kitchen aid, la Alessi rifornisce di tazzine, alla pasta ci pensa Garofalo, Chiara ha reperito riso e zucchero....
Ma c'è ancora tanto da fare.

Queste sono le urgenze, come potrete vedere alcune sono risolte, ora c'è bisogno di liquidità per poter sistemare velocemente il locale e poter riaprire:

- Ripristino impianto elettrico (se ne fa carico il proprietario dei muri)
- Bancone cucina 160 x 100 x h.90
- Lavastoviglie (sono stati ordinati i pezzi di ricambio, molto costosi)
- Lavabicchieri
- 2 frigoriferi della prima sala ( non si sa ancora se funzioneranno, una volta asciutti)
- Frigorifero vetrinetta prima sala: c’è da cambiare almeno un pezzo, ma bisogna ancora chiamare il frigorista di riferimento)
- Lucidatura pavimento
- Porte del bagno (2 ) : sono gonfiate, il falegname deve riadattarle
- Verniciatura della porta del vano elettrico (prima sala) e dei banchi (sempre prima sala)
- Imbiancatura muri (tutti i vani) risolto!
- Arredi: tavoli, sedie: per ora potrebbe bastare una verniciatura ma alla lunga non reggeranno

Sono stati danneggiati, e devono essere ricomprati:
- Kenwood impastatrice (o similare) grazie a Sigrid e Kitchen Aid, habemus planetaria!
- Robot da cucina
- Bimby
- tazze caffè le abbiamo grazie alla Alessi!

Sono state irreparabilmente danneggiate:
- Farina (scorta del mulino Marino) grazie a Mariachiara e Fulvio Marino, la farina c'è!
- Pasta (scorte) grazie a Garofalo abbiamo risolto!
- Riso Riserva San Massimo ci ha offerto aiuto. E Alce Nero, con Chiara si è associato. Grazie!
- Zucchero Giulietta e Chiara, Cuneo Zuccheri, Alce Nero, grazie!
- altri generi alimentari, non immediatamente deperibili: formaggi, conserve, caffè etc, tutto serve!

Chiunque di buon cuore volesse contribuire può fare un bonifico, anche di modesta identità, l'unione fa la forza


IBAN: IT86T0617501410000001648580
Intestato a: OFFICINA DI CUCINA S.N.C. FONDI ALLUVIONE 2011 NEGOZIO

Un ringraziamento particolare a Cobrizo per il banner, a Babs e a Mariachiara motori dell'organizzazione e a tutti coloro i quali hanno mosso e stanno muovendo mari e monti

la storia, interamente inventata, di nonna Fanette

lunedì 14 novembre 2011

Pubblicato da Lydia 28 commenti


Un giorno qualcuno mi arresterà per appropriazione indebita di parente altrui, ne sono quasi certa.
Ci avevo provato l'anno scorso con la mamma di Silvia ed il suo fantastico latte brulèe e mi era andata bene, nessun agente in divisa aveva bussato alla mia porta.
Stavolta la mia vittima è nientepopodimenochè l'illustre nonna del fotografo calycantho, la nonna Fanette.
Me ne sono innamorata appena ho letto di lei e del suo Quatre-quatrs su una delle ultime fatiche di Marie Ferrè e Maria Teresa Di Marco "Torte di mele" edito da Guido Tommasi: "Nonna Fanette, sbarcata a Roma con l'inganno e rimasta per amore, portava con sè le ricette dal cuore di burro della sua Bretagna".
E' incredibile come 24 parole in fila lette nell'introduzione ad una ricetta possano scatenare la fantasia perversa di una squilibrata come me.

E' il dicembre del '46, Italia e Francia sono da poco uscite dalla Guerra, la voglia di ritornare a vivere è tanta, Fanette, giovane e avvenente fanciulla bretone, riceve un misterioso invito al ballo di fine anno a Palazzo Farnese a Roma. Impossibile mancare ad un evento simile.
E così Fanette parte, il viaggio in treno è lungo, ma a Roma c'è ad attenderla la cugina Janette trasferitasi da Parigi prima della guerra e ben felice di ospitarla.
E' il 31 sera, sono le 20, Fanette in tutto il suo splendore e la sua avvenenza è davanti all'ingresso di Palazzo Farnese, con sommo disappunto si rende conto che Palazzo Farnese è chiuso, nessuna festa, nessun ballo è in programma per quella sera.
E' interdetta, è arrabbiata, chi può averle giocato un simile scherzo? Si volta di scatto, ha solo voglia di scappare via, quand'ecco apparire davanti ai suoi occhi Antonio, giovane musicista di belle speranze e di bella presenza, che avendo un giorno visto una foto di Fanette in casa di Janette ne era rimasto folgorato e non aveva trovato modo migliore per conoscere chi le aveva rubato il cuore che inviarle quell'invito ad un ballo inesistente.
E' inutile dire che per Fanette è amore a prima vista, lei e le sue ricette dal cuore di burro non hanno più fatto ritorno in Bretagna.

Ora sia ben chiaro, questa storia su Nonna Fanette è solo frutto della mia immaginazione solleticata dall'introduzione ad una ricetta che mi è piaciuta molto, come il libro che la contiene.
Chiedo venia a Maurizio Maurizi, fotografo calycantho nonchè nipote di nonna Fanette e naturalmente a nonna Fanette, la cui storia sarà sicuramente più bella di quella inventata da me.
Spero non me ne vogliano



QUATRE-QUARTS di nonna Fanette

per 8 persone
3 mele
2 uova
100 g di farina
100 g di zucchero + 5 cucchiai
100 g di burro
1 cucchiaino di lievito

Sciogliete il burro a bagnomaria, lavoratelo poi con lo zucchero, unite le uova, la farina e il lievito, un ingrediente alla volta, mescolando bene con un cucchiaio di legno.
Sbucciate le mele, privatele del torsolo, tagliatele a dadini e mettetele in uno stampo foderato di carta forno e imburrato.
Preparate un caramello con i 5 cucchiai di zucchero e appena si scurisce versatelo sopra le mele nello stampo, quindi ricoprite con l'impasto.
Infornate in forno già caldo a 200° C per 40-40 minuti

3 anni di gestazione

giovedì 10 novembre 2011

Pubblicato da Lydia 31 commenti

Ho impiegato ben 3 anni a scrivere questo post, da quando cioè questo blog è nato, 3 anni fa tra qualche giorno per l'appunto.
L'ho cominciato e messo da parte non so quante volte, l'ho scritto nella mia mente, poi l'ho buttato via, poi ci sono ritornata.
Non per la complessità della ricetta, decisamente no, ma perchè la zuppa di fagioli e castagne era uno dei piatti preferiti di mio nonno.
Non volevo scrivere un post melenso e sciancacore con lacrime, abbracci e fazzoletti alla Raffaella Carrà, ma neanche mi piaceva l'idea di sorvolare sull'argomento.
Allora lasciatemi ricordare di quando in un piovoso pomeriggio d'inverno di almeno 25 anni fa a bordo della sua 126 bianca targata NA 897019 girammo tutta la città alla ricerca disperata delle castagne secche e lasciatemi anche sorridere ricordando i suoi improperi quando volevano a tutti i costi rifilargli le castagne del prete, più umide e poco adatte alla zuppa di fagioli.
Allora castagne secche e castagne del prete mi sembravano assolutamente identiche e non riuscivo proprio a spiegarmi la sua ostinazione, mi ci sono voluti più di 25 anni per capire.


ZUPPA DI CASTAGNE E FAGIOLI
per 4 persone
300 g di fagioli secchi tipo borlotti
100 g di castagne secche
olio
sale
2 foglie di alloro
1 spicchio d'aglio
1 pezzetto di pancetta

Mettere i fagioli e le castagne ammollo in 2 recipienti separati per almeno 1 notte.
In 2 tegami separati lessare ben al dente le castagne ed i fagioli ciascuno con una foglia di alloro.
In un tegame abbastanza capiente mettere un filo d'olio un po' di pancetta a pezzetti piccoli e far rosolare insieme ad 1 spicchio d'aglio, eliminare l'aglio ed aggiungere le castagne ed i fagioli con i loro liquidi di cottura. Portare a cottura.
Se vi piace potete passare qualche fagiolo per ottenere una zuppa più cremosa.
Completare con un filo d'olio

Manzoni e peperoni

martedì 8 novembre 2011

Pubblicato da Lydia 37 commenti

Si sa, i gusti cambiano, cambiano le esigenze e cambiano le priorità, ce lo hanno insegnato a scuola: la vita è un continuo divenire.
Se il cambiamento è evoluzione, se si cambia per migliorare non si può che gioire, ma se ci si accorge che il cambiamento è involuzione, è imbarbarimento, è irrozzimento, che fare? come correre ai ripari?
Ero e sono una manzoniana convinta: i Promessi Sposi per me sono un capolavoro assoluto, li ho letti più e più volte e l'addio ai monti mi commuove ogni volta; mi hanno appassionato le vicende della famiglia Manzoni attraverso lo splendido romanzo della Ginzburg; "Sparsa le trecce morbide Sull'affannoso petto, Lenta le palme, e rorida Di morte il bianco aspetto, Giace la pia, col tremolo Sguardo cercando il ciel.": sognavo che alla maturità mi chiedessero il secondo coro dell'Adelchi solo per il piacere di poter declamare la morte della sventurata Ermengarda (si, lo so, non sono normale).
Eppure se oggi a bruciapelo mi dicessero "Carmagnola" la mia mente non correrebbe più al Signor Conte, al capitano di ventura Francesco Bussone, no, la mia mente andrebbe automaticamente ad un peperone. Vi rendete conto? Un peperone ha spodestato Alessandro Manzoni! Io lo so, lo sento: il Manzoni è lì che si rigira nella tomba e non sa farsene una ragione.
Che qualcuno mi dica come uscire da questo lento declino intellettuale che potrebbe portare a conseguenze irreversibili e disastrose.
Ma cosa avranno mai questi peperoni che il Manzoni non ha?
Intanto sono ancora di stagione, gli ultimi,certo, ma pur sempre di stagione: si raccolgono da fine luglio a fine ottobre



PEPERONI E PATATE
per 4 persone
2 peperoni di Carmagnola, in mancanza scegliete la varietà che più vi aggrada, ma non sarà la stessa cosa
2 patate di media grandezza
olio extra vergine d'oliva
2 acciughe salate (io ho usato quelle di menaica)
sale
In un tegame versare un filo d'olio ed aggiungere le patate sbucciate e tagliate a pezzi:fate rosolare per bene.
In un secondo tegame versare un filo d'olio e le acciughe dissalate e tritate, aggiungere i peperoni a pezzi e portare a cottura.
Unite le patate e i peperoni e fate insaporire