i misteri della seconda guerra di indipendenza (english version included)

giovedì 28 ottobre 2010

Pubblicato da Lydia


Uno dei più gravi dilemmi della mia infanzia riguarda gli esiti della Seconda Guerra di Indipendenza.
Il mio sussidiario di V elementare recitava così (parole testuali rimaste impresse nella mia mente per 30 anni): "l'avanzata dell'esercito austriaco fu astutamente bloccata dalla popolazione piemontese che allagò le risaie del vercellese".
Ora, immaginate voi di essere una bambina di 9 anni, del Sud, che non ha mai visto neanche un lago, cosa può capirne la malcapitata dell'allagamento di una risaia, e di come l'allagamento di una risaia possa aver bloccato un intero esercito, di austriaci per giunta? Se poi la ragazzina in questione è una di quelle che deve sempre capire tutto, immaginerete bene come la poverina non abbia mai compreso cosa accidenti fosse accaduto nel corso di quella benedetta seconda guerra di indipendenza.
A dire il vero lo ho capito realmente 3 anni fa, quando un caro amico, che ringrazio ancora di cuore, mosso a pietà e deciso a sciogliere il quasi trentennale dubbio, mi ha portato a vedere le oramai per me mitiche risaie del vercellese.
Questo per dirvi che ogni volta mi capita di preparare un risotto mi viene da sorridere immaginandomi bimba alle prese con l'arcano mistero della Seconda Guerra di Indipendenza e della diavoleria che Vittorio Emanuele II e il Conte Cavour potessero aver imbastito.

Questo risotto lo voglio dedicare ad un caro amico, ad un uomo del FUD, che è convinto che il riso faccia buon sangue ma che non si mangi ;-)





RISOTTO PORCINI, FINFERLI E CASTAGNE

per 2 persone
200 g. di riso carnaroli (dovrei dirvi del vercellese, ma in realtà ne usato uno del parco agricolo sud Milano, della cascina femegro)
1 scalogno piccolo
5 g di funghi porcini secchi
5 g di funghi finferli secchi
100 g di castagne già lessate e sbucciate
burro
parmigiano grattugiato

Mettere i funghi in un recipiente con acqua calda e fateli ammorbidire per una mezz'ora. Poi filtrate l'acqua e tenetela da parte.
Affettare lo scalogno e fatelo consumare in una noce burro, aggiungere i funghi tritati grossolanamente e le castagne sbriciolate altrettanto grossolanamente.
Versare il riso a farlo tostare, portatelo a cottura con l'acqua dei funghi e con acqua salata, entrambe bollenti.
Alla fine mantecare con una noce di burro ed un cucchiaio di parmigiano.
Fare riposare qualche minuto e servire


ENGLISH VERSION

One of the hardest dilema in my childhood consisted of the outcome of the Second Independence War in Italy.
My textbook used in primary school said ‘ the march of the Austrian Army was stopped by the Piedmontese people flooding the ricefields in Vercelli’.
Now, just figure out you were a 9 years old child always living in Southern Italy and who never saw neither lakes nor ricefields in her life. How on earth could the Piedmontese people have stopped others just by flooding ricefields?
This kind of a dilema has always been with me ever since I was a child. Finally, and a close friend of mine helped me out to solve the problem just three years ago.
He showed me on the spot what a ricefield was!!!
And now, whenever I cook risotto, I smile just thinking of me facing up with of Vittorio Emanuele and Cavour’s deeds and tricks!!!



Boletus, finferli mushrooms and chestnuts risotto

Serves 2

200 gr ‘Carnaroli’ rice (it should come from Vercelli, but I used one from Milan)
1 small shallot
5 gr. Dry boletus
5 gr. Dry finferli mushrooms
100 gr peeled and boiled chestnuts
Butter
Grated Parmesan cheese


Put the dry mushrooms in a bowl with hot water and let them soften up for half an hour.
Then strain the water and put it aside.
Slice the shallot and let it stew in a little butter, add the coarsely chopped mushrooms and the chestnuts (also coarsely scrumbled up).
Pour the rice and let it roast, and cook it with the mushrooms water and hot water.
Finally, blend it with a knob of butter and a spoonful of grated Parmesan.
Let it stand for some minutes and serve.

32 commenti:

Gambetto ha detto...

Io ho sempre avuto il mito di Annibale e dei suoi elefanti che invece che per qualche zoo o per il circo venivano a bastonare il potere romano direttamente in casa loro...quando si dice ci vuole coraggio :)
Questo è più difficilmente abbinabile ad un piatto...motivo per il quale mi dedico volentieri al tuo risotto anche se non ne ho capito la dedica...se fa buon sangue perchè non mangiarlo...forse meglio la pasta?! :PP
Buondì :))))

lucy ha detto...

invece per me ilriso fa molto parte della mia tradizione e da noi il piatto considerato "delle feste" è sempre stato il riso.per cui sotto sotto gongolo a vedere nuovi piatti con il riso e quanti abbinamenti stagionali si possono fare!buona giornata

Araba Felice ha detto...

Strano amico, il tuo!
E complimenti per il bellissimo accostamento di questo risotto...anche se ancora non ho azzeccato che santo pregare per trovare due castagne :-(

Ciao Lydia!

Diletta ha detto...

Lydiuzz...io mi sa che son dalla parte del tuo amico....perchè con il riso ho un rapporto strano: mi piace e lo mangio ma non lo cucino mai. Infatti a casa nostra è P. che cucina il riso...fosse per me rimarrebbe sempre nella scatola.

Detto questo, la tua ricettina mi piace un tot perchè mi ha dato l'idea per il pranzo visto che in casa ho tutto e vedrò di mettercela tutta!

Un sorriso allagato,
D.

Unknown ha detto...

ciao io che vivo nella patria del riso, e delle zanzare, la lomellina, lo amo in modo spassionato e mi piace utilizzare il riso giusto per il piatto giusto. Il tuo risotto è un'insieme di sapori autunnali che riempiono la cucina durante la preparazione... Buona giornata

Patrizia ha detto...

Buonissimo questo risottino! Anche io che sono (quasi) del Nord ricordo bene quelle pagine di storia e l'impressione della prima volta che ho visto una risaia!
Gambetto, mai dire mai! Dopo il canguro e il bisonte, ci arrivasse pure una braciolina d'elefante??

Giulia Pignatelli ha detto...

Risotto con funghi... che meraviglia... Poi, porcini e finferli insieme, chissà che buono!! Vuoi sapere una cosa? Tu l'hai risolto il dilemma della seconda guerra d'indipendenza e in me, invece, hai insinuato il dubbio...!

Lydia ha detto...

@ gambetto, però forse ad uno spezzatino, chissà...

@ lucy, il riso secondo me si presta anche ad abbinamenti più azzardati rispetto alla pasta, frutta ad esempio.

@ arabafelice, se vuoi un po' di castagne te le mando

@ Dile, ma come non cucini il riso. Non l'avrei mai detto

@ bassottina, per fortuna ho superato l'esame di una vera intenditrice. Io ho sempre un po' paura a prsentare ricette a base di riso

@ patrizia, sono felice a non essere l'unica ad aver rimugianato su quelle pagine di storia....

@ giulia, per fortuna oggi c'è san google che risolve tutti i nostri problemi

dede leoncedis ha detto...

però è confortante sapere che anche un uomo del Fud può sbagliare

Teresa Balzano ha detto...

L'accostamento del tuo risotto è perfetto! Che bontà deve essere!!!

La tua storia mi ha strappato un sorriso!
Io l'unica cosa che ricordo dei miei dubbi amletici di bimba è di quando facevo la prima elementare e leggevo la parola "dattifera" come "battifèra" e cercavo di capire come si leggeva la "gobba" della b e della d! Meno male che è arrivata la mamma ad aiutarmi!!

Diletta ha detto...

ahahha Lydiuzz, non lo cucino quasi mai anche perchè credo di essere fra le poche persone a cui non piace il riso all'onda e lo faccio sempre asciutto secondo il gusto della maggioranza..quindi lo lascio cucinare a P. o a mia mamma (ai quali piace all'ondissima)e dopo che gli altri hanno finito di mangiarlo io mi servo!!! :)

emidiomansi ha detto...

E vabbe' e mi tiri dentro cosi'??????
Premesso che' e' insito che la Gente del Fud sbagli, ma che affronti in maniera autocritica gli errori, mi costringi ad una disquisizione filosofica, che non risparmio ai tuoi amici...
Innanzitutto la moglie dell'Uomo del Fud, ovviamente anch'ella Gente del Fud, scambierebbe tutti i giorni la pasta con il riso (pensa che sfiga...) e quindi in casa il riso lo mangiamo, spesso con molto piacere.
Pero' dovete sapere che verso l'inizio del 1800 il Regno di Napoli la cui alimentazione era centrata sulle verdure (i napoletani erano chiamati "mangiafoglie") fu fortemente provata da una grave malattia delle piantagioni che lascio' disponibile solo una enorme quantita' di grano duro. Tuttavia fino ad allora la pasta (frutto primario del grano duro) era mangiata scotta come condensante del brodo o contorno (come all'estero oggi) e quindi non dando la soddisfazione della masticazione non saziava. A questo punto venne fuori, dalla fame, l'arte pastaia che creo' il processo di produzione che usiamo ancora oggi per rendere la pasta tenace, o al dente se preferite.
Ecco secondo me nel mio dna la soddisfazione di quei pastai gragnanesi che inventarono questo processo non e' mai svanita e nella pasta apprezzo la "carnosita'" e la masticabilita'. Soddisfazione che non trovo nel riso, cosi' come nelle pastine, per esempio.
Questo per spiegare che anche io mi sveglio presto la mattina come Lydia, pur non essendo metodico come lei, che il giorno che hanno spiegato la seconda guerra di indipendenza probabilmente avevo saltato scuola per andare a giocare a pallone, ma che tuttavia il riso lo mangio ma non tanto con piacere... :-))))
Detto questo, come da manifesto della Gente del Fud il piu' grande piacere e' nel confrontare le proprie passioni!
Quindi Hasta siempre la Pasta (rigorosamente Garofalo)!

Lydia ha detto...

@ Dede, micasono perfetti gli uomini del fud!!!

@ Tery,quanto hanno influito dulla nostra psiche i dubbi di bambine.
Meno male che ci sono le mamme

@ Dile, dobbiamo andare tutte a lezione da Virginia

@emidiomansi, premesso che le tue dissertazioni dotte e filosofiche mi acculturano e accrescono, oltre ad essere molto piacevoli, che la tua adorabile signora è una buongustaia e l'ho toccato con mano, così come i tuoi figli, non vorrei deluderti ma io veramente ce l'avevo con giorgio... ;-))

emidiomansi ha detto...

VERGOGNA! mettere in mezzo Giorgino!
Preferisco risponderti professionalmente, come solo io so fare: GNE' GNE' GNE'!

Lydia ha detto...

Mi chiedo, ma che fine avranno mai fatto quei bei direttori marketing incravattati ed ingessati?
Questo w.e. andrò in barca sfoggiando la mia fantastica tshirt "gente del fud". So che farò l'invidia di molti

Ciboulette ha detto...

Mi sa che qualcosa deve averci ispirato il; contrappasso Lydiuzz, visto che anche io ieri sera ho risottato!

Un abbraccio grande (e non ci sono piu' i direttori incravattati di una volta :D)

PS: non ti ho mai confessato cosa ho fatto dei tuoi magnifici porcini...tutta contenta piuttosto che un riso mi preparai dei canederli che...si spatafasciarono nel brodo! Quindi mangiai una buonissima zuppetta di pane e porcini :)

La Gaia Celiaca ha detto...

meraviglia d'autunno!
oggi mi arrivano delle nuove castagne! W! W! W!
riuscirà la nostra eroina a salverne un po' dalle grinfie dei familiari, soprattutto marito e figlia, che le vogliono tutte caldarroste?
e il mont blanc di natale? e la zuppa ceci e castagne? e questo fantastico risotto? e il maiale arrosto?

mi sa che toccherà occultarle...

ma alla fine, la II guerra di indipendenza, chi l'ha vinta? le mondine del vercellese?

Nanninanni ha detto...

Come a Gambetto a me del sussidiario delle elementari è sempre sembrata incredibile la calata di Annibale con gli elefanti, con quel freddo povere bestie!
Questo risotto ha i colori ed i sapori dell'autunno, ben venga il riso!
Ciao

Unknown ha detto...

...ho letto con interesse questo post anche perchè del mio sussidiario di 30 anni fa appunto credo abbiamo saltato la lezione...;))
Amo i risotti lo stesso:)
Un caro saluto,
Babrara

Vero ha detto...

Ma che bello questo post! e anche le dissertazioni varie che ne sono seguite!
Il risotto è entrato nella mia vita culinaria non più di 10 anni fa. A casa mia, a Napoli, il riso era usato solo per fare gli arancini, dette propriamente “'e pall e ris” (beh so che esiste il sartù, ma non è che si preparasse una volta alla settimana, diciamo forse un paio di volte all’anno!) mentre qui a Milano il risotto non manca mai! Ed è pure una di quelle cose che cucino di cui la riuscita è certa al 100%! Ma del resto hai presente quel film "incantesimo napoletano" ecco io mi sento molto quella bambina...

Lydia ha detto...

@ cibou, ma hai fatto una fantastica zuppa di canederlo al porcino destrutturato. Questa è arte, altrochè

@ gaia, le castagne hanno un unico grande difetto: è una seccatura pulirle, ma sono una delle cose più buone del mondo!!!

@ Nanni, gli autori dei sussidiari dell'epoca nostra dovrebbero sapere quante fantasie e quanti dubbi hanno insinuato in noi giovani virgulti

@ Barbara, secondo me eri solo assente quanto la maestra ha spiegato la seconda guerra di indipendenza.
Meglio per te, hai potuto dormire sonni tranquilli in questi anni

@ Vero, secondo me abbiamo molte cose in comune noi 2

Elena Bruno ha detto...

:-D con il tuo racconto adesso ho scoperto il lato comico del riso ...
ti immagino come nei fumetti con una serie di punti esclamativi-interrogativi sulla testa durante la descrizione dell'allagamento delle risaie :-D

MilenaSt ha detto...

Quando ero bambina il riso si cucinava raramente a casa mia e sopratutto quando bisognava mantenersi "leggeri", mentre ora lo adoro e lo preparo spesso: questa ricetta era in lista tra quelle da provare ...

Günther ha detto...

comprendo che per una del sud non era facile immaginare una risaia ma neanche per me dell'oltre Nord, meno male che io le guerre di indipendeza non le avevo ma avevo guglielmo tell e la mela, tutti i pomeriggi via a provare a a colpire le mele in testa di malcapitati compagni. Mi piace questa ricetta per avere abbinato i funghi con le castagne, banale direi non mi era mai venuto in mente, sopratutto perchè le castagne aiutano come dire a legare anche il risotto :-))

Ciboulette ha detto...

il canederlo destrutturato, vedi, essere genio e non saperlo :D

Lydia ha detto...

@ twostella, mi mmaigini bene, e pensa che quella serie di punti interrogativi ed esclamativi me la sono portata indietro per 30 anni!!!

@ milena, c'è poco da fare anche tu fai parte della gente del fud

@ Gunther, io spero che il novello Guglielmo Tell non abbia mai beccato qualcuno dei suoi compagnucci

@ Cibou, ma i più grandi geni sono quelli inconsapevoli di esserlo

virgikelian ha detto...

Lydia, sempre fantastici i tuoi post. Ora li leggo anche in inglese per esercitarmi un po'.
Io sono un'amante degli spaghetti, ma da milanese amo anche il riso.
Il tuo con funghi e castagne l'ho sperimentato ed è ottimo!!!
Buon week end in barca !!!!!
Un bacio.

Gio ha detto...

ottimo questo risotto, mi piace tostare i cereali prima della cottura danno sempre un sapore particolare, brava Lydia! comme d'habitude... :)

Edda ha detto...

Belle queste digressioni e il riso che ti fa' sorridere. Sono sicura che riuscirai a convincere il simpaticissimo uomo del fud ;-) Un abbraccio grande

JAJO ha detto...

E noooooo, questo è un risotto delle 5 Giornate, allora !!!!! :-D
Comunque ottimo (adoro ogni tipo di risotto, ma con galletti è porcini è uno dei miei preferiti !)
Voto in Storia: bene, brava, 7+ !!! :-D

Lydia ha detto...

@ virgikelian, come me ami la pasta, ma anche i risotti hanno il loro perchè.
W.e.in barca molto piovoso...

@ Gio, grazie, sei sempre troppo carino

@ Edda, secondo me l'uomo del fud fa solo scena

@ Jajo, ma non potevi essere tu il mio professore di storia al liceo?

voyance gratuite mail ha detto...

Penso che sia molto interessante articolo i principi fondamentali che possono aiutare ..
Grazie alla persona.
Buona giornata !