le seppie ripiene: tutto è relativo

mercoledì 8 aprile 2009

Pubblicato da Lydia



Dicono che io sia napoletana, e giuro, lo sono.
Sulla mia carta di identità, emessa dal comune di Napoli, c’è scritto “nata a Napoli il….”
Anche i miei genitori lo sono.
Tutte le estati della mia vita le ho trascorse in costiera sorrentina, sul mare del golfo.
Eppure io so cucinare poco e male il pesce.
Per me uno spaghetto alle vongole non è la cosa più facile possa esserci.
Se mi chiedono di cucinare una pezzogna all’acqua pazza, tremo.
Per non parlare dell’insormontabilità di un’insalata di mare.
Eppure a casa mia il pesce si è sempre mangiato e cucinato molto.
Mio padre è il maestro, ma anche mia madre se la cava.
Come sia venuta fuori io, resta un mistero.
Capirete, quindi, quanto abbia dovuto combattere contro me stessa per preparare queste semplicissime seppioline ripiene.
Manco avessi preparato il guscio delle sfogliatelle ricce o chissà quale sfogliato lievitato, mi sono sentita un grande chef.

SEPPIE (O CALAMARI) RIPIENE

Per 4 persone
4 seppie (grandi quanto il palmo di una mano)
4 cucchiai circa di pangrattato
1 manciata di olive nere di Gaeta (ovvero per campanilismo avrei dovuto mettere quelle, invece ho usato delle ottime olive taggiasche sott’olio che mi ha fatto scoprire Lisa)
1 manciata di pinoli
1 cucchiaino di origano
Olio
Pomodorini (io ho usato dei pomodorini tondi pelati home made, non da me ma dai soliti clienti di mio padre)

Pulire le seppie e tagliare i tentacolini, sminuzzarli e cuocerli a fuoco vivo con un cucchiaio di olio in cui avrete sfrigolato uno spicchio d’aglio (che poi toglierete).
In un’altra padella far rosolare in un cucchiaio d’olio il pangrattato, spegnere, aggiungere in tentacolini, le olive a pezzetti i pinoli leggermente tostati, e l’origano.
Aggiungere un po’ d’olio fino a che il composto non sarà “pastoso”.
Lasciare raffreddare e riempire le seppie.
Chiudere con un paio di stuzzicadenti e mettere a cuocere in un tegame con un filo d’olio e i pomodori, per una mezz’ora circa

13 commenti:

Mirtilla ha detto...

ma dai!!!
anche io sono napoletana!!!
trapiantata a Palermo da quasi sei anni per amore ;)
buonissime queste seppioline,bella rivincita dire..

Virginia ha detto...

Che belle seppie ciccione...queste di certo non le hai prese a Milano (o sì? nèèè!).

Lydia ha detto...

@ ciao mirtilla, un saluto as una napoletana palermitana

@ Virgì, da mamma esselunga le presi

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao! eh..il cuore ed il sangue di napoli ti rimae dovunque tu viva...ed è un grandissimo pregio!Che bello e particolare questo ripieno! avevamo proprio volgia di farle anche noi..magari proprio così!
un bacione

Virginia ha detto...

Ma và??? Belle...

Sarah FragolaeLimone ha detto...

Bellissime e saporite, un piatto davvero invitante!

sciopina ha detto...

Sto appena sfornando una bella pezzogna all'acqua pazza..
ma le tue seppioline sono deliziose..certo che devi sentirti una grande chef..

JAJO ha detto...

Ma tu fai crostate e biscotti che a Napoli se li sognano :-))))

Ciboulette ha detto...

ueeee' Lydia, ma dove sei????
Io non ci credo che sei napoletana, devo verificare!!!!! :)

PS: ma anche voi fate le seppie ripiene la Domenica delle PAlme?? Anche noi a Bari, anche se io quest'anno ho infranto la tradizione :)

Un bacio!

Lydia ha detto...

@ Pupina, grazie mille

@ Sciopina, il prossimo passo sarà la pezzogna all'acqua pazza ;-))

@ Jajo, io sono incompresa, meno amle che ci sei tu a capite le mie crostate e i miei biscotti...

@ Cibou, ti chiamo oggi.
Non conoscevo questa tradizione barese,
Un bacio

Anonimo ha detto...

Lydia, per me e' proprio una ricetta da grande chef. Complimenti!
Buona Pasqua a te e a tutto il gruppo Tzatziki!

Lydia ha detto...

Maura, tu sei troppo buona!
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Gracias a su sitio, aprendí varias cosas. Continuar!

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