Questo post nasce grazie ad una telefonata con Virginia.
Neanche ci pensavo io a pubblicare la ricetta delle freselle, che mi capita di preparare quando il lievito madre straborda nel mio frigo, il che accade abbastanza spesso.
Vabbè, in questi giorni, ad esser sincera, è moribondo, ma fa nulla, con un paio di rinfreschi tornerà ad essere quello di prima, spero.
Pensavo fosse un banale metodo di smaltimento lievito madre e che non valesse tanto la pena di renderlo pubblico.
Poi ieri mi è capitato di regalare queste freselle a Virginia e lei mi ha spinto a parlarne, quindi per questo bel pippozzo ringraziate lei, e già che ci siete ringraziatela pure per la foto, perché a me non erano rimasti che rottami di fresella da immortalare.
Le freselle sono pane biscottato, io le preparo con uno pseudo impasto di pane cafone, ispirato a Daniela.
La mia ricetta è con farina 00 e lievito madre, qui trovate, invece, quella di Roberto che le prepara con farina integrale e con biga.
In periodo estivo costituiscono il mio pasto principale, una fresella leggermente inumidita, 2 pomodori, un po’ d’origano, un filo di olio buono e il pranzo è servito
FRESELLE
200 gr di lievito madre
600 gr farina 00
300 gr di acqua circa
1 cucchiaino di sale
La sera prima impastate 200 gr di lievito madre con 300 gr di farina e circa 150 gr di acqua, vaporizzate con acqua l’impasto e lasciate riposare tutta la notte.
La mattina dopo sgonfiate l’impasto, aggiungete 300 gr di farina, 150 gr circa di acqua ed 1 cucchiaino di sale ed impastare a lungo (ci pensa il Kenwood). Vaporizzate l’impasto.
Lasciate lievitare per circa 4 ore, il tempo di riposo naturalmente dipende dalla stagione, e con questo caldo diminuisce notevolmente.
A questo punto sgonfiate ancora una volta l’impasto e dividetelo in pezzi da 150 gr circa, formate dei salami, lasciateli riposare per 5 minuti e poi allungateli fino ad una lunghezza di 20-25 cm circa e formare delle ciambelline.
Vaporizzate e lasciate lievitare per circa 3 ore (anche qui naturalmente i tempi sono inversamente proporzionali alle temperature).
Infornare a 200 gradi per 10-12 minuti (fate attenzione che le freselle non si colorino troppo), fate raffreddare completamente, dividete le ciambelle in 2 e rimettetele in forno con il taglio rivolto verso l’alto a 160 gradi per una mezz’ora circa e abbassando a 140 ancora per una mezz’ora.
Le freselle devono essere perfettamente biscottate
Ringrazio ancora la spilucchina per la bellissima e preziosissima foto
Etichette: amici, cucina napoletana, Lievitati, lievito madre
25 commenti:
proprio molto belle e sicuramente ottime queste freselle.Si vede che il lievito che hai utilizzato è di ottima qualità considerati i belli alveoli che ha formato l'impasto.
Un bacione!
Grazie di questa "dritta" sull'uso del LM, ce l'ho da poco e lo adopero volentieri, spesso "improvvisando", leggendo qua e là i vostri consigli preziosi migliorerò senz'altro la qualità delle mie preparazioni!!
Complimenti ancora.
Ma perchè dovevo uccidere il mio LM proprio adesso???
Che belle Lydia e che buone le friselle!!!
Ricetta da tenere assolutamente in considerazione!!!! :)
Lazzaro e' ancora sotto forma di polvere....e' bene che mi decida a riattivarlo!!
Un sorriso croccante,
D.
Le freselle, come già accennato in altre occasioni, sono il pranzo dell'estate...mentre la parmigiana (che ho in forno oggi) la cena...che completa l'approccio 'mangereccio' ai periodi più caldi. Bellissime le tue freselle, Lydia. Io il LM non l'ho mai fatto nascere un pò per pigrizia un pò per reale mancanza di tempo...ti dispiace se uso quindi la ricetta di Roberto Potito?| :-P
PS
Ti riporto quello che scrivevo pochi gg fa sulle freselle:"Pensa che quando eravamo piccoli e le portavamo in qualche gita in barca vicino lembi di terra desolati all'epoca raggiunti solo da gabbiani, qualche capretta persa e noi, mio zio le bagnava velocemente nell'acqua di mare e poi ci metteva sopra i pomodori con l'olio. Non so quanto sia stato incosciente ma sono le più belle 'merende che ricordo' :-P"
"nu vulevùm savuar... per andare dove vogliamoandare, da dove dobbiamo andare???" ahahahah... troppo da ridere 'sta cosa... le friselle napoletane di Lydia a Milano da Virginia, come Totò e Peppino! Lydia, non te la prendere, sai che mi piace scherzare, però le friselle per i pugliesi sono una cosa serissima, proprio come il babà per i napoletani, quindi vanno trattate con il dovuto "rispetto" ahahah... E' vero, è un impasto povero e semplicissimo ma non dovrebbe essere eccessivamente alveolato, anzi...forse meglio il lievito madre meno arzillo... un po' "rinco":D
Si, ha ragione Gamberetto, bagnate nell'acqua di mare sono l'deale, non sotto l'acqua corrente!!! La preparazione delle friselle è un rito... NON ME LE DISSACRATE, vi prego!!! Bacioni grandissimi a te Lydia ed a tutti gli amici delle friselle... ahahahah
Ornella
@ Roby, "begli alveoli" detto da te vale doppio, anzi triplo!!
@ Solidea, se cominci con il lievito madre non lo lasci più.
In bocca al lupo
@ Virgi, dopo l'estate ti do un pezzetto di tuo nipote, sperando sopravviva
@ Diletta, guarda che un pò di freselle sono nel tuo pacco dono
@ Gambetto, sei un poeta!!!!!
Fai pure quelle di Roberto, non mi offendo
@ Ornella, mi hai fatto ridere.
Da noi a Napoli le freselle si fanno con l'impasto del pane, del cafone in genere, che è abbastanza alveolato, e poi si biscottano.
Delle friselle so poco a dire il vero, quindi non posso pronunciarmi.
Riguardo all'acqua mio padre le preferisce a secco, ma io una passatina sotto l'acqua, lo ammetto, la faccio
@ Cibou, i complimenti da una pugliese doc come te mi commuovono.
Un bacio
Bone le freselle! Io ci metto sopra un monte di roba: pomodorini, basilico, olio a fiumi, olive, tonno, cipollina e chi più ne ha più ne metta. E le bagno pure io (ma che razza di denti ha tuo padre???).
Quanto alla questione alveoli, credo che le friselle pugliesi siano una cosa diversa dalle freselle napoletane (anzi: campane. Vedi i cosiddetti biscotti di Agerola) che si preparano, appunto, con l'impasto del pane cafone. Infatti io uso la ricetta delle Simili per il pane cafone, che nel loro libro è seguita, appunto dalle indicazioni per preparare, con lo stesso impasto, le freselle.
Solo per la cronaca...ma anche il pollo croccante è il tuo?!:-)
Ho intravisto anche dei cestini di pane...per la serie ma quanti "scheletri" di questo tipo ci sono nella tua cabina armadio di food-blogger?? :-PP
C'è veramente da restare senza parole
Però la cosa non mi sorprende più di tanto...
Sicuramente, la dolce e stupenda Lydiuccia era ben lungi dal dissacrare alcunché...la sua, come la mia qualche mesetto fa, è solo una delle tante, svariate, infinite ricette di friselle/freselle.
Di ricette di freselle/friselle ne esistono tantissime e ciascuno degli esecutori giura e spergiura che la sua è quella originale come d'altronde anche per il babà napoletano, per la parmigiana di melanzane, per il ragù napoletano,per la pasta alla carbonara e quant'altro.
Tuttavia, per ciò che riguarda gli alveoli più o meno pronunciati all'interno delle friselle,sinceramente non ho mai visto in vita mia una frisella senza alveoli, mentre concordo pienamente sul fatto che quest'ultimi non debbano essere eccessivamente dilatati poiché ciò non consentirebbe una diffusione uniforme del condimento e della eventuale(più che facoltativa) bagnatura con acqua.
Adoro la cucina italiana, proprio perchè ci offre una considerevole varietà di interpretazioni di una singola ricetta a seconda delle differenti zone nell'ambito addirittura della medesima regione di provenienza della ricetta stessa.
Queste freselle sono davvero bellissime, peccato non ho LM, per poterle provare, copio la ricetta...magari in autunno provo a rifarlo!!!
Il mio lievito madre ( dono di Solidea) sta dormendo in congelatore e così anch'io farò quelle di Roberto; anche se per la verità, ho giurato a mio marito che finchè dura "sto" caldo, il forno rimane spento.
Dimenticavo; foto e friselle bellissime.
@ Giovanna, me lo chiedo anch'io che denti abbia mio padre, anch'io un tempo facevo le freselle con la ricetta delle Simili, ora ho semplificato il tutto
@ Gambetto, devi sapere che pur essendo questo blog molto giovane, tra un frizzo e un lazzo sono quasi 10 anni che scrivo su forum di cucina.
Mamma mia quanto sono vecchia!!!!
@ Roby, come è vero quello che dici, l'Italia ha un patrimonio gastronomico talmente complesso, vario e vasto che ci sono differenze tra paese a paese.
Per quanto riguarda la parmigiana per esempio, a Napoli le melanzane si friggono solo, a Sorrento si passano nell'uovo.
Per non parlare della pastiera, a casa di mio padre si metteva assolutamente la crema, a casa di mia madre la crema era considerata un'eresia
@ Luciana, quando l'aria rinfrescherà, io il forno l'ho bandito fino a data da destinarsi
@ Solema, quello di Roberto sono fantastiche, ho mangiato le originali
belle e inarrivabili (per me) queste friselle: ho provato varie volte e far "nascere" un lievito madre, senza mai riuscirci! Mi "accontento" di prepararle con la ricetta di Roberto, ode al lievito di birra! Un bacione ed un buon fine settimana!
in questi giorni le freselle o friselle?? impazzano per il web, non sapevo che si potessero preparare con la pasta madre, ottima scoperta viste le quantità da smaltire. Ha fatto bene Virginia ad insistere, sono perfette!!
menomale che Virginia ti ha spinta a pubblicarle!!!Sono fantastiche!
!
BACIONI
CASTAGNA
Non ho mai fatto le freselle, mi sembrava troppo complicato. Però leggendoti ho avuto la sensazione che ce la posso fare, anche perché la mia pm si sta annoiando nel frigo!
Baci!
"Banale metodo di smaltimento lievito madre" con un risultato come questo?
Ma dico scherziamo?
Fortuna che ci sono le amiche!!!
Da noi si chiamano "frese" e per dare il mio modesto contributo alla question sollevato da ornella, non posso che concordare con roberto: difatti nella mia regione sono molto diffuse e vengano preparate con o senza alveolatura qui ne ho fotografate alcune preparate l'anno scorso in un paesino di montagna sull'Aspromonte, mentre nella mia provincia presentano un'alveolatura ben pronunciata come le tue :))
E qui si apre tutto un mondo...sulle varie frese(lle), la gradazione delle alveature, sulla possibilità di farle in casa e sugli umori del lievito madre (ancora nessun rapporto ravvicinato con codesto per me). Comunque sono fantastiche!
Non ti conosco ma non penso proprio per la vecchiaia :-P
Per i 10 anni di forum invece tanto di cappello perchè da quello che ho intravisto sempre a livelli notevoli :-)
Non mangion mai pomodori d'inverno, sono tristi ed è meglio alternare altre verdure, ma ora che sono nel loro massimo splendore li adoro sulle freselle, sale, olio e origano.
PS: ma accendi il forno anche d'estate?
Per colpa di Genny e del suo lievito madre, continuo a cercare ricette che mi aiutino a contenere la sua "esuberanza" questa fa decisamente al caso mio! tenterò di riprodurla.. se riesco, te lo racconto! Bacioni
Dani
Lydia, una domanda, anzi due:
Ma se uno il lievito madre non ce l'ha (purtroppo..) come sostituisce con quello di birra (se ce l'ha ovviamente!)?
Per vaporizzare intendi che mi prendo uno soruzzino tipo quello del vetril e ci spruzzo sopra l'acqua o ho capito male???
Caris, queste sono quelle di Roberto con il lievito di birra http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/2009/02/friselle-o-freselle.html
Per vaporizzare intendo proprio quello, uso un vaporizzatore comprato in un negozio di giardinaggio
questo me l'ero perso! Per fortuna che ci ha pensato qualcuno a ricordarmelo ;) Sarà il mio prossimo esperimento quando trona dalla mamma che ha l'impastatrice!!
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