festa a vico quest'anno

giovedì 9 giugno 2011

Pubblicato da Lydia


Quello che sopra ogni cosa mi piace della festa a Vico, che è poi anche quello che la rende unica nel suo genere e che mi auguro mai si perda, è l'atmosfera goliardica, complice e conviviale che si respira.
Arrivare al Bikini il lunedì pomeriggio intorno alle 18 e il giorno dopo alla stessa ora alle Axidie, prima che il sipario si alzi e lo spettacolo si animi, prima che il divismo abbia la meglio, prima che il sole tramonti, prima che la folla fastidiosamente incomba (quest'anno alle axidie decisamente troppa), e godersi l'allegra animazione dei preparativi, curiosare con tutta calma e scambiare 4 chiacchiere con gli chef e con chi normalmente lavora dietro le quinte lontano dai riflettori, è il modo migliore per godersi lo spirito amicale della Festa a Vico, anzi per me è proprio questa la Festa a Vico.
In fondo, come diceva qualcuno che amo molto, la felicità è nell'attesa che essa si compia.
Ma procediamo con ordine e spieghiamo ai pochi che non ne fossero a conoscenza, cos'è la festa a Vico, cosa avviene al Bikini e cosa alle Axidie.
La Festa a Vico, nata qualche anno fa un po' in sordina, oggi diventata un evento molto mondano forse un po' troppo, come dice la parola è una festa, che Gennaro Esposito, chef campano, per anni ambasciatore dei prodotti della sua e della mia terra, organizza nella sua Vico Equense, in cui gli invitati sono grandi chef che cucinano divisi in 2 serate, la prima, quella degli emergenti al Bikini, la seconda dei grandi alle Axidie, il cui ricavato viene devoluto al Santobono, ospedale pediatrico napoletano e da quest'anno anche a Marevivo.
Immaginatevi di trovarvi in una sagra di paese di livelli eccelsi, dove quando vi avvicinate ai banchi non trovare la sora Lella o Peppin 'o zuzzus con la grattachecca, 'o per' e muss' e i brigidini, ma Mauro Uliassi che vi serve un panino con la sua porchetta, Nino Di Costanzo con una sua versione della girella di quando eravamo bimbi o Tonino Cannavacciuolo con un piatto di lumache.
E potrei andare avanti facendovi un lungo elenco di più di un centinaio di chef tra i migliori in Italia, anche se quest'anno, sebbene annunciati, mancavano proprio i più grandi: Massimo Bottura, Niko Romito, Andrea Berton, Davide Scabin, Pino Cuttaia.
Se finora vi ho tessuto le lodi della festa a Vico non posso non fare qualche piccolo appunto, niente di grave per carità, ma mica si può sempre e solo parlare bene.
Quest'anno decisamente troppa confusione, il numero chiuso alle axidie non è stato troppo chiuso e ci sono stati dei momenti in cui camminare era praticamente impossibile.
Il pranzo del lunedì organizzato per gli ospiti, che l'anno scorso a Villa Cimbrone a Ravello era stato una vera chicca, quest'anno non è stato all'altezza della bellissima cornice dei Galli.



Menzioni d'onore per:
la perfetta organizzazione dello staff del bikini;
la cipolla caramellata con cui anche quest'anno Matias Perdomo del Pont de fer di Milano ci ha deliziato;
la testina di maiale ripieno di gamberi di Adriano Baldassarre;
il panino con salsiccia ai 3 fegati preparata da Gionata Rossi con la carne di Paolo Parisi;
il vitello oll'olio 2011 di Vittorio Fusari;
lo chiccosissimo tiramisù di Enrico Cerea;
i macarons di foie gras di Valeria Piccini

e soprattutto una menzione d'onore va a chi non c'era ma avrebbe dovuto esserci.

Quest'anno i miei inseparabili e splendidi compagni d'avventura sono stati, oltre naturalmente a Giovanna, Maite e Marie e Fabrizio, che ha ironicamente sopportato tutta da solo 4 donne.
Già mi mancano...

Qui festa a Vico 2010

15 commenti:

Gaia ha detto...

ma c'era pure Lisa!!
che soddisfazione deve essere!
;-)
baci

Unknown ha detto...

prossimo anno una settimana di ferie. per forza.

Lydia ha detto...

@ Gaia, l'anno scorso Lisa aiutava Paolo Parisi, quest'anno invece aiutava Gionata

@ Daniela, questa me la segno.
Bacioni

maite_i calycanti ha detto...

ma che non hai dormito Lydia? nemmeno stanotte?
Ti invio un po' "i compiti" già consegnati e soprattutto anche a me mancate già...

Lydia ha detto...

Maite, lo avevo in grandissima parte già scritto a Massa.
Stanotte ho dormito, ero stravolta.
Ci vediamno prestissimo

Gambetto ha detto...

Mi piace la trasparenza di certi resoconti, la soddisfazione, l'orgoglio, il giusto compiacimento senza mai cedere però alla facile onda canzonatoria che rende certe testimonianze leggermente zuccherose al palato. Questa è solo dolce di suo e registrata con occhi ed animo competenti:)))

Gambetto ha detto...

Anche sei hai sonno ed io sono contorto si capisce che per me è un gran bel complimento?! :P ahahahhahaah

Reb ha detto...

Meraviglia, e stupore.
Ma torna presto Lydiush, che qui ci manchi e anche di parecchio.

Fabrizio aka Artèteca ha detto...

Tu mari' mari' ...

Unknown ha detto...

che bello che deve essere partecipare a questi eventi..essere li prima delle calca..esserci davvero. Invidiosa un pochetto..però io la testina nn l'avrei mangiata e nemmeno il fegato..nè il fois gras..nè la cipolla caramellata..

Günther ha detto...

grazie del reportage, è po come se ci fossimo stati anche noi, in posti vicini è più facile farci un salto

Lydia ha detto...

@ Gambetto, si capisce, oramai ti conosco molto bene

@ Reb, non sai che voglia ho io di tornare...

@ Furio ;-))

@ Cleare, insomma avresti digiunato...

@ Gunther, uno dei pochi vantaggi dello stare da queste parti

Katia ha detto...

Lydia che bella la frase "la felicita' e' nell'attesa che essa si compia", questa la faccio mia :)
E che bel menu, di quello farei miei i macarons al foie gras, una favola!
A presto, K

virgikelian ha detto...

Ciao Lydia, molto interessante il tuo reportage. Della Festa a Vico ne hanno parlato anche oggi al TG.
Un bacio.

Gio ha detto...

...à demain chérie!