non si vive di solo pane

giovedì 6 ottobre 2011

Pubblicato da Lydia

Questo blog è nato nel 2008, sta per spegnere le 3 candeline, ed in questi 3 anni quella di queste ultime ore è almeno la terza emergenza "antibavaglio" che si trova a dover affrontare.
E' almeno la terza volta, infatti, che provano ad imbavagliare i blog.
Ora, che imbavaglino noi che scriviamo stupidaggini ed imbrattiamo pentole, poco importa, importa molto invece per tutti quei blog che esprimono idee, opinioni politiche, religiose, sociali e svolgono un ruolo di diffusione libera delle notizie.

Questi in breve i fatti:

In questi giorni in Parlamento si discute alquanto animatamente del disegno di legge sulle intercettazioni dove la lettera a) del comma 29 recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Questo significa che se io scrivo qualcosa che Pinco Pallo ritiene essere lesivo della sua immagine, Pinco Pallo può farmi richiesta di rettifica di quanto ho scritto ed io devo farlo entro 48 ore pena forti sanzioni pecunarie.
L'assurdità della vicenda è che a giudicare la lesività dell'immagine non è un Giudice imparziale ma il diretto interessato, chi si ritiene offeso e leso nella sua immagine.

La protesta mediatica è cominciata da Wikipedia, l'enciclopedia scritta dai suoi utenti, quella che ognuno di noi utilizza più e più volte al giorno e senza cui io sarei persa, che ha deciso di oscurare i suoi contenuti giudicando, giustamente, l'obbligo di rettifica una "inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza".
Nel giro di poche ore tutte le bacheche di facebook si sono riempite di messaggi di indignazione e sono nati numerosi gruppi "antibavaglio", ma la protesta non è stata solo virtuale, in molti si sono radunati al Pantheon in attesa di una manifestazione nazionale.

E' di poche ore fa la notizia di un accordo salva blog secondo cui l'obbligo di rettifica si applica solo alle testate giornalistiche e non ai siti amatoriali, ragion per cui almeno i blog dovrebbero essere salvi: una magra consolazione.

Non so voi, ma io mi sento in uno stato di regime, è possibile che nel 2011 in Italia si stia a discutere di un principio che dovrebbe essere oramai acquisito da tempo: la libertà di stampa e di opinione?
Vi prego, ditemi che non ho capito nulla e che quanto ho scritto in questo post è frutto di un fraintendimento o della mia immensa stupidaggine.

Dell'argomento hanno parlato: Elvira, Mariachiara, Stella, Sara

16 commenti:

Giulia Pignatelli ha detto...

Lydia, purtroppo hai capito bene...! Spero che le proteste servano, altrimenti siamo veramente in dittatura! L'unica cosa che io credo è che, anzichè protestare, gridare, manifestare... la vera protesta sia spegnere i computer e non usarli più

Lydia ha detto...

Il fatto è, cara Giulia, che le informaxzioni e le notizie al giorno d'oggi girano sul web, spegnere i computer potrebbe significare non sapere quello che avviene realmente.
Ci troviamo davvero in una bruttta situazione

jane fonda ha detto...

ed è giusto ed importante far circolare le informazioni e sollecitare quanta più gente possibile. anche wikipedia si è mobilitata ed è giusto che nel nostro piccolo (o grande) lo si faccia anche noi!!!

annaferna ha detto...

Lydia,purtroppo abbiamo capito benissimo!!!!
Posso aggiungere la stupida frase che ho esclamato quando ho sentito la notizia?
"eh no, per carità, le mani in tasca si , ma nei nostri pensieri NO!"
sono delusa e in****ta e preoccupata per il nostro Belpaese
baci

Lydia ha detto...

@ janefonda, sarebbe ai limiti immorale tacere e non mobilitarsi in questa situazione

@ annaferna, mai pensiero è stato più azzeccato!! Lo farò mio

Babs ha detto...

possibile, fattibile, ignobile.
come il nostro governo.
poi si domandano perchè vogliamo tutti scappare all'estero...
giorno Lydia!

Teresa Balzano ha detto...

Mi sento frustrata. Siamo in un paese in cui recentemente è stato messo un limite ai libri, il web è in continua discussione, l'economia è ferma e sembra si faccia di tutto per arrestarla ancora di più (ovvio, tanto ci soffre solo la classe bassa), e la cosa triste che tutte queste cose nascono da gente che non vive nulla di tutto ciò.
Vasco Rossi (mi sembra una barzelletta) che minaccia la nonciclopedia, i politici che si diffamano semplicemente con la loro stessa vita e hanno paura di cosa viene detto in rete... Va bè, potrei andare avanti per ore.
E oggi muore anche un genio del web che ci ha aiutato ad essere connessi con il mondo (nonostante le filosofie molto commerciali e di chiusura della apple).
L'unica parola che mi viene in mente oggi è "frustrazione".

maite_i calycanti ha detto...

l'hai detto bene Lydia, aggiungo solo (e non per vanteria che proprio in questo caso non ha senso) che certo noi nel nostro piccolo imbrattiamo "solo" pentole ma se ci pensiamo anche questo piccolo ha il suo peso nel pensare e nell'agire. Quanti di noi si spendono per una spesa consapevole, per prodotti non omologati, per far sapere cosa sta dietro un prodotto e un produttore e anche per sconsigliare l'aqcuisto di prodotti o marchi con molte cose sporche sotto il tappeto! sì certo noi siamo blogger amatoriali e non testate giornalistiche , dunque come ricordi tu in magra consolazione siamo "salvi", ma in un mondo dove l'informazione si reperisce sempre più in modo tattico e le distinzioni tra "giornali" e "diari" si fanno fluide siamo davvero al sicuro sia come fruitori che come produttori di informazione?

Lydia ha detto...

@ Babs, buongiorno a te, si fa per dire...

@ Tery, chissà cosa ne penserebbe Steve Jobs

@ Cibou, l'ho sentito ieri e devo averlo anche scritto nel post, ma è ugualmente scandaloso, le testate giornalistiche, e tra i blog che seguiamo ce ne sono vari, saranno alla mercè di chiunque

Saretta ha detto...

Grazie Lydia!Un bacione a te

Lydia ha detto...

@ Maite, condivido tutto quello che hai scritto.
Io non so davvero più cosa fare: protestare, scendere in piazza, stare sempre in guardia, alla fine mi sembra sempre tutto vano

robertopotito ha detto...

questa è l'Italietta piccola, piccola in cui i nostri governanti non più legittimati vorrebbero tanto rinchiuderci. Oramai in questa Italietta non ci entreremmo più, perchè siamo cresciuti e loro non se ne sono ancora accorti.

Giulia Pignatelli ha detto...

Hai ragione, è un circolo vizioso...

Lydia ha detto...

@ Saretta, riricambio il bacione ;-))

@ Roby, io mi sento una condannata, credimi

@ Giulia, oramai ci è rimasta solo la rete e vogliono toglierci anche quella

Gio ha detto...

che vergogna!
faccio davvero fatica a cercare di sentirmi libero!
un bacio

voyance gratuite ha detto...

Si può sicuramente vedere la tua esperienza nel lavoro che si scrive. Il mondo spera per gli scrittori più appassionati come voi che non hanno paura di dire come credono. Seguire sempre il tuo cuore.