Sì ebbene sì...sono un uomo molto, ma molto fortunato.
A quanti di voi è capitato di trovarsi in un periodo di lavoro intenso e massacrante e nello stesso tempo di dovere organizzare un'iniziativa importante che vi vede alle prese con la preparazione casalinga di 60/70 panettoni, di temere di non potercela fare e di avere un paio di amiche intrepide che accorrono in vostro aiuto??
Non ho chiesto aiuto direttamente, ma i miei due angeli lo hanno capito e non hanno esitato.
Sono piombate con leggiadra eleganza a casa mia e per ben due giorni hanno impastato, steso sfoglie, fuso cioccolato, tostato mandorle e quant'altro producendo chili e chili di dolcetti, biscotti e madeleines salate: tutto squisito e tutto perfetto.
Al sottoscritto è stato amichevolmente ed amorevolmente consigliato di farsi da parte, di rilassarsi; al massimo di fumarsi una sigaretta.
E poi come se non bastasse, le mie due amiche hanno pensato bene di diffondere la notizia del mercatino di Natale presso la Chiesa valdese di Roma in piazza Cavour in tutto il web, ed hanno pensato ancora meglio quando hanno deciso che una parte potesse essere devoluta ai bambini di Rocchetta Vara.
Numerosi bloggers e non hanno aderito all' appello, inviando pacchi di autentiche meraviglie che troneggiavano sul mio banchetto di vendita.
Allora, sono o non sono un uomo fortunato??
Avrei voluto pubblicare un paio di foto che ritraevano i miei dolci angeli all'opera, ma non hanno voluto.
Se non l'aveste ancora capito si tratta di Lydia (dal fascino inquietante) e di Giovanna (dall'inquietante fascino).
Che dire? Grazie a tutti coloro che hanno generosamente pubblicizzato l'evento, che hanno partecipato direttamente ed indirettamente al mercatino di Natale alla Chiesa Valdese.
L'incasso del nostro banco è stato di circa 1200 euro ed una parte (600 euro) è stata devoluta alla comunità alloggio di Rocchetta Vara, il resto ad opere che seguo personalmente, in particolare case di riposo e opere per l'infanzia
Un ringraziamento particolare va a Jajo, a Cindystar, a Patrizia, a Maite e Marie, ad Artemisia, a Caris, a Cristina
PANDOLCE GENOVESE
600 G di farina forte (W superiore a 320)
12 g di lievito di birra
150 g di zucchero semolato
140 g di burro morbido
50 g di uvetta
25 g di arancia candita
60 g di pinoli leggermente tostati in forno
1 cucchiaino di semi di finocchio
1 cucchiaino raso di sale fino
acqua a temperatura ambiente q.b.
qualche mandorla per decorare
ESECUZIONE
Il giorno precedente, preparate una piccola biga poolish con 100 grammi di farina, 100 grammi di acqua a temperatura ambiente ed il lievito di birra sbriciolato.
Lavorate il tutto non troppo a lungo. Coprite la ciotola con della pellicola e fate fermentare.
Il giorno successivo, riprendete la poolish alla quale aggiungerete la rimanente farina assieme allo zucchero ed iniziate ad aggiungere poca acqua fino a quando non avrete intriso la farina, la biga e lo zucchero.
Lasciate riposare l'impasto molto, ma molto granuloso per circa un quarto d'ora.
Riprendetelo ed unite l'acqua necessaria ad ottenere un impasto alquanto sodo.
A questo punto, incorporate il burro in almeno un paio di riprese: non aggiungetene altro se il precedente non sarà stato ben assorbito dal vostro impasto.
Alla fine della lavorazione, otterrete un impasto morbido ed elastico.
Ungetelo con del burro, copritelo con della pellicola e fatelo riposare per circa un paio di ore (dovrà raddoppiare il proprio volume).
Riprendete l'impasto ed incorporatevi con delicatezza l'uvetta, l'arancia candita, i pinoli e per ultimo i semi di finocchio.
Arrotondate bene l'impasto e fatelo riposare in una teglia un pò alta fino a completo sviluppo.
Ungete di tanto in tanto la superficie con del burro molto morbido per evitare la disidratazione.
Al momento della cottura, praticate un taglio a croce ed infornate a 190° per circa 1 ora e trenta.
Personalmente non ho utilizzato alcuna teglia ed ho lasciato il pandolce che si sviluppasse liberamente.
Non ho chiesto aiuto direttamente, ma i miei due angeli lo hanno capito e non hanno esitato.
Sono piombate con leggiadra eleganza a casa mia e per ben due giorni hanno impastato, steso sfoglie, fuso cioccolato, tostato mandorle e quant'altro producendo chili e chili di dolcetti, biscotti e madeleines salate: tutto squisito e tutto perfetto.
Al sottoscritto è stato amichevolmente ed amorevolmente consigliato di farsi da parte, di rilassarsi; al massimo di fumarsi una sigaretta.
E poi come se non bastasse, le mie due amiche hanno pensato bene di diffondere la notizia del mercatino di Natale presso la Chiesa valdese di Roma in piazza Cavour in tutto il web, ed hanno pensato ancora meglio quando hanno deciso che una parte potesse essere devoluta ai bambini di Rocchetta Vara.
Numerosi bloggers e non hanno aderito all' appello, inviando pacchi di autentiche meraviglie che troneggiavano sul mio banchetto di vendita.
Allora, sono o non sono un uomo fortunato??
Avrei voluto pubblicare un paio di foto che ritraevano i miei dolci angeli all'opera, ma non hanno voluto.
Se non l'aveste ancora capito si tratta di Lydia (dal fascino inquietante) e di Giovanna (dall'inquietante fascino).
Che dire? Grazie a tutti coloro che hanno generosamente pubblicizzato l'evento, che hanno partecipato direttamente ed indirettamente al mercatino di Natale alla Chiesa Valdese.
L'incasso del nostro banco è stato di circa 1200 euro ed una parte (600 euro) è stata devoluta alla comunità alloggio di Rocchetta Vara, il resto ad opere che seguo personalmente, in particolare case di riposo e opere per l'infanzia
Un ringraziamento particolare va a Jajo, a Cindystar, a Patrizia, a Maite e Marie, ad Artemisia, a Caris, a Cristina
PANDOLCE GENOVESE
600 G di farina forte (W superiore a 320)
12 g di lievito di birra
150 g di zucchero semolato
140 g di burro morbido
50 g di uvetta
25 g di arancia candita
60 g di pinoli leggermente tostati in forno
1 cucchiaino di semi di finocchio
1 cucchiaino raso di sale fino
acqua a temperatura ambiente q.b.
qualche mandorla per decorare
ESECUZIONE
Il giorno precedente, preparate una piccola biga poolish con 100 grammi di farina, 100 grammi di acqua a temperatura ambiente ed il lievito di birra sbriciolato.
Lavorate il tutto non troppo a lungo. Coprite la ciotola con della pellicola e fate fermentare.
Il giorno successivo, riprendete la poolish alla quale aggiungerete la rimanente farina assieme allo zucchero ed iniziate ad aggiungere poca acqua fino a quando non avrete intriso la farina, la biga e lo zucchero.
Lasciate riposare l'impasto molto, ma molto granuloso per circa un quarto d'ora.
Riprendetelo ed unite l'acqua necessaria ad ottenere un impasto alquanto sodo.
A questo punto, incorporate il burro in almeno un paio di riprese: non aggiungetene altro se il precedente non sarà stato ben assorbito dal vostro impasto.
Alla fine della lavorazione, otterrete un impasto morbido ed elastico.
Ungetelo con del burro, copritelo con della pellicola e fatelo riposare per circa un paio di ore (dovrà raddoppiare il proprio volume).
Riprendete l'impasto ed incorporatevi con delicatezza l'uvetta, l'arancia candita, i pinoli e per ultimo i semi di finocchio.
Arrotondate bene l'impasto e fatelo riposare in una teglia un pò alta fino a completo sviluppo.
Ungete di tanto in tanto la superficie con del burro molto morbido per evitare la disidratazione.
Al momento della cottura, praticate un taglio a croce ed infornate a 190° per circa 1 ora e trenta.
Personalmente non ho utilizzato alcuna teglia ed ho lasciato il pandolce che si sviluppasse liberamente.
33 commenti:
Topoli per me e liberi tutti!!!
Dopo un sacco di tempo, riconquisto il primo commento!
Ora che ho lasciato la bandierina, leggo delle meraviglia che ho visto.
Un sorriso primo,
D.
Roberto, ho letto 60/70 panettoni e son caduta dalla sedia!
Bravissimi tutti...a te e ai tuoi due angeli e alle altre girls.
Il pandolce genovese A noi piace molto e rappresenta una tradizione di casa perchè i miei zii ce ne portavano sempre uno da genova quando venivano per Natale. Da quando sono granle lo faccio io ma nell'altra versione, quella senza lievito di birra.
Un sorriso secondo,
D.
Un post "inquietante"! :P ahahahahahahaha
Scherzo! C'è da dire che iniziative del genere meriterebbero anche un risalto maggiore ma va da se che è già bello sapere che hanno avuto un ottimo riscontro!
Complimenti davvero e non appeno apro quel panettone ti fo' sapere :))))
PS
Commento in anonimo per un momento di relax di blogger non per evitare le 'mazzate' :P ehehhehehe
Gambetto...:)
E'proprio un post inquietante...senza essermi autenticato ho appena visto di essere stato riconosciuto...voi tre mi fate paura! :P ahahahahaha
Roberto, il dolce è magnifico e sa di tradizione; ma soprattutto complimenti per quest'iniziativa, prima o poi riuscirò ad esserci ;)
60/70 panettoni?? complimenti! anche ai due angeli che ti hanno aiutato e a tutti gli altri :-)
Tu e i due angeli (inquietanti) sono un trio d'eccezione: complimenti :D
Mi spifferarono, inquiete, di 'cupole' che alla volta celeste farebbero un baffo, una barba ed un taglio di capelli..invidia, ed ammirazione, somme.
Ciao, Roberto. E' stato un vero piacere conoscerti e riuscire a portar via uno di quei 70 panettoni (al mio arrivo ne erano rimasti si e no 6-7).
@Gambetto: sbrigati ad aprirlo...mica vorrai aspettare natale?!?!?! :D :D :D
grande invenzione gli amici!
Caro Roby, l'angelo numero due (che il fascino inquietante vorrebbe tanto averlo ma di inquietante ha ormai solo le rughe) ringrazia te per le tre belle giornate e per averlo aiutato a tenere a freno l'attivismo esasperato dell'angelo numero uno (fosse stato per lei, non avremmo potuto nemmeno sederci a fumare mezza sigaretta).
Intanto il coniuge ha aperto e distrutto il primo panettone, e ti manda a dire che hai superato te stesso :).
Non voglio vedere biscotti per un paio d'anni, sappilo e regolati :D
P.S.: Mi sento IO una donna fortunata, perché tu sei un amico fantastico, e lo dico molto seriamente, per una volta.
Sono d'accordo, Lydia e Giovanna sono dei tesori (e molto competenti) ma tu sei da meno anzi. Sono impressionata dalla mole di lavoro, che trio incredibile.
Grazie per questa bellissima ricetta, sei sempre una garanzia Roberto :-)
Ciaoo!!! Il mio blog si è spostato qui
http://blog.giallozafferano.it/lacuocapergioco/
Se ti va passa e continua a seguirmi li!
Un abbraccio!!
Davvero complimenti a tutti...e un plauso all'amicizia. Quella vera.
Un saluto e buona settimana
simona
Diletta: mia cara, in effetti di pandolce genovese ne esistono due versioni: una con lievito di birra o ancora meglio con lievito madre e la seconda con lievito chimico; entrambe molto buone. Per ciò che riguarda il numero di panettoni non bisogna lasciarsi impressionare; basta solo organizzarsi. Un bacio
Gambetto: non ti ho gambizzato solo perché mi hai omaggiato di quelle farine stupende…Un abbraccio
Giulia: già è uno dei dolci della nostra tradizione, anche se non lo conosco molto bene, ma a Lydia piace moltissimo ed ogni anno glielo preparo.
Stella: gli angeli che ho avuto accanto quest’anno sono stati veramente tanti
Milena: non sai quanto siano inquietanti questi angeli!!!
Reb: le cupole dei miei panettoni sono imperfette e non hanno nulla, ma proprio nulla a che vedere con la perfezione della volta celeste (meglio così)
Zio Piero: piacere reciproco!! Grazie per aver partecipato. A presto spero!
Dede: un abbraccione grandissimo!
Giovanna: …
Edda: sei adorabile, grazie!
Ilaria: passeremo senz’altro.Grazie per la segnalazione
L’albero della carambola: L’amicizia è il sale della vita.
Di Lydia ormai conosco l'entusiasmo e la generosità, Di Giovanna la voce morbida e sommessa e la capacità di fare grandi cose con vero understatement. Tu sei davvero la persona meravigliosa, che tutti i tuoi amici descrivono: grazie!
Un giorno o l'altro riuscirò a far capolino anche io al tuo giustamente famoso Mercatino Natalizio!
Ciao Roby!
se ne trovi un altro di angeli potete fare Charlie's Angels eh eh eh :)
davvero fortunato ad avere Lydia e Gio in cucina!
buona giornata
Mi dispiace molto non aver saputo dell'iniziativa...probabilmente è colpa mia, non giro abbastanza per i blog....perchè ho letto solo il giorno stesso qui e da Cindystar anche del banchetto sui Navigli!! Essì che sono della zona, avrei partecipato così volentieri!!!..E a te avrei mandato sicuramente una caterva di biscotti...mi dispiace!!
Ciao Roberto, siamo noi ad essere fortunati: perchè abbiamo te e i tuoi due angeli (anche se io li chiamo "totem" :-D) e perchè ci dai la possibilità ogni anno di poter fare un po' di beneficienza "gratuita", farcita dal piacere di incontrarsi e stare insieme a chiacchierare fino a pomeriggio inoltrato...
Mi fa piacere aver partecipato potendo acquistare dei dolci deliziosi (quei plum CANE al cioccolato erano strepitosi... una nuvola di sofficità :-P) e portandoti i miei due pangialli (quest'anno ho dovuto fare un po' in fretta ma per il prossimo mi organizzo meglio, promesso.)
Alla prossima !!!
@ Patrizia: quando puoi, sarai sempre la benvenuta.
@Gio: sono un privilegiato
@franci e vale: grazie del pensiero
@jajo: in effetti quei dolcetti alo cioccolato e caffé hanno riscosso un buon esito e molte persone che li hanno acquistati vorrebbero la ricetta, nonostante l'aspetto "leggermente depresso" dopo la cottura. Il tuo panpepato era ottimo!!!
Tu sarai anche un uomo fortunato ma ti assicuro che chi ha assaggiato il tuo panettone lo è altrettanto!
Complimenti davvero: concorrenziale a quello dei migliori forni!
Arrivo moooolto in ritardo ma ... meglio tardi che mai! :-)
Ti/vi rinnovo i miei complimenti per la vostra iniziativa e solo ora leggo che erano 70 panettoni! cose da far invidia ad un vero forno artigianale! :-)
Sono stata molto contenta (e fiera) di essere riuscita a far parte, anche se in piccolo piccolo, di questa tua lodevole iniziativa.
Roberto, non ci conosciamo ancora personalmente ma spero capiti presto un'occasione per incontrarci, per il momento posso solo aiugurarti che il 2012 ti porti ancora più serenità e prosperità e ... sempre più voglia di panettoni! :-) ... ne prenoto già uno :-)
Un abbraccio forte.
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