è davvero il massimo, non c'è che dire...

lunedì 26 aprile 2010

Pubblicato da Lydia


Quando si hanno delle grandi aspettative il rischio di una cocente delusione può essere molto elevato.
Questo è il motivo per cui, pur avendo aderito sin dall’inizio con grande entusiasmo a "Il massimo del massimo da Massimo", ero un po’ preoccupata.
Di Massimo Bottura, uno dei più grandi chef italiani, se non il più grande, vi avevo già parlato dopo Identità Golose, vi avevo già detto quanto mi avessero colpito l’entusiasmo e la passione che infonde in quello che fa, il suo carisma, la sua energia, la sua coerenza, la sua professionalità e la sua umiltà , ma forse non vi avevo detto che io non avevo mai mangiato da lui all’Osteria Francescana di Modena.
Sabato 24 l’allegra brigata della Francescana ha visto il locale invaso da un’orda pacifica quanto affamata di persone che ha festosamente occupato la sala in 3 turni, io non potevo non farne parte.
Posso onestamente dire che quest’esperienza rimarrà impressa nella mia mente per un bel po’.
Non starò qui ad elencarvi i piatti assaggiati e a parlarvi della tecnica, degli accostamenti, degli equilibri e delle consistenze, non starò qui a raccontarvi del sacro silenzio calato nella sala all’arrivo del cremino di foie gras, come non vi parlerò dello stupore innanzi al sorbetto modenese o della lacrimuccia di commozione al cospetto della compressione di pasta e fagioli.
E neanche ho foto da mostrarvi, la macchina fotografica è stato l’ultimo dei miei pensieri sabato.
Qui voglio solo parlarvi dell’atmosfera piacevole e rilassata, della convivialità e dell’allegria di questa giornata.
Non sono una frequentatrice di grandi ristoranti, ma la paura di entrare in un freddo e asettico locale ristrutturato dall’architetto di grido e di rimanere ingessata ed impacciata per tutta la durata del pasto, era in me molto forte.
Nulla di tutto questo alla Francescana.
Mangiare alla Francescana è stato come mangiare a casa di Massimo circondata dal calore suo e di tutta la sua brigata, è stato come passare un pomeriggio festoso in casa di vecchi amici, con naturalezza, come se fosse normale essere lì, come se la nostra presenza lì fosse una consuetudine consolidata, come se emozionarsi assaporando "una patata in attesa di diventare tartufo", fosse una cosa da tutti i giorni.
Tutto merito della cucina e del lavoro svolto dai ragazzi in sala, di un’orchestra armoniosa magistralmente diretta da un grandissimo Massimo Bottura.
Con grande dispiacere sono andata via dopo più di 4 ore trascorse in compagnia di amici vecchi e nuovi, sarei rimasta lì ancora un po’ a godermi il posto, a godermi le persone, a sbocconcellare pane caldo con pancetta modenese invecchiata 2 anni e piadina con peperoni e salsiccia.
Davvero grazie a chi ha dato il massimo perché il massimo del massimo da Massimo fosse il massimo.




Ho preso in prestito le foto della 12 ore di le max dall'evento su facebook

21 commenti:

Gambetto ha detto...

Guardo sempre con una patina di sospetto certi "fenomeni" ma non precludo nulla senza raffronto diretto. In questo caso terrò molto da conto il commento di chi stimo ;)
Buon inizio settimana ;)

enza ha detto...

leggendo il tuo post ho pensato: "lo vedi a che servono i blog?"
e mi sarebbe piaciuto essere lì piuttosto che qui.

genny ha detto...

io così finalmente ho capito un po' di più che cosa è successo sabato:D

MilenaSt ha detto...

E' interessante conoscere la tua opinione in merito: non avendo conoscenza diretta del "fenomeno" nutro anch'io una serie di preconcetti ....

FrancescaV ha detto...

sei riuscita dopo IG a concretizzare l'impressione che Massimo Bottura ti aveva fatto andando a mangiare da lui, immagino sia stato veramente il massimo. Che dire, mi sono vista le foto su FB, anche un video che è stato postato, ma mi fa ancor più piacere leggere le tue impressioni. Spero che una volta me ne parlerai pure a voce. Un bacio e buon lunedì!

Lydia ha detto...

@ Gambetto, verso certi fenomeni, ti dico che sono scettica e sospettosa anch'io.
Potrei parlarti di pasticceri che spopolano in tv e che secondo me sono un grande bluff, come anche di chef. Qui a Milano ce ne sono un bel pò.
Ma Bottura è stata la conferma alle impressioni che avevo già avuto sentendolo parlare: davvero un grande

@ Enza, hai ragione, in qualche modo attraverso il mondo del blog ho avuto quest'occasione unica.
A qualcosa tutto sommato servono

@ Genny, mi immagino, subissata di foto su facebook senza capire un granchè.
Guardati le immagini dei piatti: sono dei capolavoro

@ Milena, come ho detto a Gambetto, questo è un mondo pieno di fenomeni senza sostanza, ma bisogna poi dare onore a chi lavora seriamente, tiene alto il nome delle cucina italiana nel mondo e la diffonde

@ Cibou, forse ti sembrerò esagerata, ma mi considero una privilegiata ad aver vissuto una giornata così.
Un bacione e a presto

@ Francesca, spero di parlartene presto a voce.
Ad identità golose abbiamo avuto la stessa impressione su Bottura e sono ceta ti sarebbe piaciuta molto la giornata di sabato.
Fai un fischio quando capiti in Italia

Vitelotte ha detto...

Lydia, peccato non esserci incontrate, io facevo parte della terza tornata. Condivido tutto quanto hai detto. E' stata una grande giornata e mi sento onorata di aver potuto partecipare. Siamo stati tutti insieme ad ascoltare Audio Divino, a chiacchierare ben oltre la mezzanotte e la gentilezza di tutta la brigata, provata dalla lunga giornata, non ha mai dato cenno di caduta. Né la cortesia ed il sorriso di Massimo Bottura. Che dire... memorabile!

robertopotito ha detto...

spero solo che Bottura continui in questo modo e che non si monti la testa come accaduto a molti.

Diletta ha detto...

Io invece sono fra quelle che si e' fatta sfuggire l'occasione senza nemmeno accorgersene...causa rincoglionimento puro!
Comunque Lydiuzz, meno male che ci sei tu a farci assaporare con le tue parole queste esperienzone!!!
Un sorriso ancora un pochino calimero,
D.

Vincenzo Pagano ha detto...

Grande, grande Massimo che ogni volta mi stupisce sempre. L'aspetto più sorprendente di Massimo è che sa adattarsi ad ogni situazione offrendo ai commensali sempre il massimo. Ho avuto il piacere di nutrire anima e corpo in molte occasioni e "salse": da solo, al tavolo con qualcuno, durante un set, con 400 invitati e una cucina straniera (alla presentazione londinese di scattidigusto) e infine ieri in un bellissimo "circo" in cui tanti nomi elettronici si sono fatti vivi per lasciarsi appassionare dal nostro grande interprete della cucina. Penso che la 12 Ore di Le Max sia stato un esperimento riuscito di un flusso continuo e di alta qualità. Un concept che ha reso il cibo una replicazione industriale in cui questo termine assume il concetto nobile e mi riporta all'industria manuale e quindi all'arte.
Ho preso io la macchina fotografica di Lydia che di tutto aveva voglia all'infuori di scattare foto! Ma anche io non ero da meno e devo ancora controllare se è uscito qualcosa. Ma con quelle meraviglie distrarsi dal piatto era impossibile...

Ora la nostra Lydia potrebbe proporci, che so, uno scoglio o un croccantino.

Dai Lydia che infondo come ci raccontava massimo che ci vuole....

Nanninanni ha detto...

Provo un po' di sana invidia per la tua gita...
Pensa che Bottura io l'ho conosciuto grazie a te.
Buona giornata!

Sara @ Fiordifrolla ha detto...

Lydia mi hai galvanizzata. Io ero titubante ad andare all'Osteria Francescana proprio per paura di trovare un ambiente rigido, freddo e troppo formale. Leggere queste tue parole non ha fatto altro che aumentare la mia curiosità. Abito troppo vicina per non andare, tu che dici? :)

Anonimo ha detto...

Cara Lydia,
t'ho beccata in una foto di teresa de Masi :o))
Comunque a te e tutti gli altri partecipanti va la mia più sana e sincera invidia.
Spero di poter essere ricambiato quando a Luglio parteciperò - in quel di Roma - ad una mattinata di scuola di cucina on Bottura (e cena alla sera).
;oPPPPPPP
Fabrizio

Saretta ha detto...

Leggo questo bel racconto e non possso far altro che dire" che fortuna!"

Mafaldina ha detto...

Dev'essere stata davvero una bella esperienza. Massimo è davvero fantastico.

Lydia ha detto...

@ Nanà, speravo anch'io di incontrarti!!!

@ Roberto, chi arriva ad un successo in maniera improvvisa ed immeritata può montarsi la testa, a mio avviso, non chi lavora seriamente da anni

@ Dile, chettepossinoooo

@ Vincenzo, mannaggia a te alla macchina, al rav e al croccantinooo

@ nanni, felice di averi fatto conoscere Bottura allora

@ Camo, secondo me è una di quelle esperienze da fare

@ Fabrizio, non puoi lanciare la pietrina e non approfondire.
Dove lo fai questo corso, voglio venire anch'iooo

@ Saretta, in effetti sono stata fortunata

@ Mafaldina, Bottura sarà anche alla festa a Vico, vero?

Anonimo ha detto...

Petrella + manella ... se ti trovi a Roma il 13 Luglio ...
Fab

Riccette&Cucina ha detto...

Ciao che turno hai fatto? magari ci siamo incontrati.
Noi alle 12.30.
Luca e Laura

fiOrdivanilla ha detto...

Lydia con la risp data a Gennny mi hai fatto ridere. In effetti immagino che chi non ha compreso sin dall'inizio bene l'evento, sia andato un po' in confusione con tutto quel tam tam di Il massimo del massimo da massimo, le 12 ore di Max, SABATO 24 APRILE, La patata in attesa di......... e insomma, un casino! Ma ora finalmente qualcuno come te delucida un po' :D

... è stato emozionante ma ne abbiamo parlato a lungo già di persona... e sono proprio felice di aver condiviso questa esperienza con te.
Un bacione

Anonimo ha detto...

Ciao Lydia dopo aver letto il tuo post su Bottura,mi è venuta ancor più voglia diprenotare al più presto ,per vivere le stesse emozioni che hai provato tu. Un abbraccio e a presto Lorenzo.

Mafaldina ha detto...

@Lydia, credo proprio di sì!